Energia11 Settembre 2024 16:54

Sogin, Giorgetti, alla guida del Mef azionista, preferisce non rispondere su nomina Artizzu con indagini Gdf in corso

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Roma - Giancarlo Giorgetti, il ministro alla guida del dicastero azionista al 100% della Sogin nonché responsabile della nomina del Cda e amministrazione cui spetta la designazione del Collegio dei sindaci, non risponde in merito alle notizie e ai documenti che mostrano come Gian Luca Artizzu sia stato nominato Amministratore delegato con indagini e attività di Polizia Giudiziaria in corso da parte della Guardia di Finanza.

LE DOMANDE AL MINISTRO MEF GIANCARLO GIORGETTI SU GESTIONE SOGIN

Alla luce delle ultime notizie, riportate come nostra consuetudine con l’afferente documentazione, sul conto dell’attuale gestione di Sogin SpA, più segnatamente sulla posizione dell’A.D. Gian Luca Artizzu all’attenzione della polizia giudiziaria delegata dalla Procura da qualche mese prima della sua nomina, AGEEI ha chiesto al MEF e al suo ministro Giancarlo Giorgetti, di sapere:

  • se il ministro del dicastero azionista Giancarlo Giorgetti fosse a conoscenza dei fatti al momento della nomina di Artizzu;
  • quali valutazioni siano state operate in sede di designazione dell’odierno CdA e quali misure l’Autorità dicasteriale intenda adottare a fronte di diverse vicende che configurano un verosimile vuoto di legalità in relazione alla società pubblica preposta al decommissioning
MERCEDES CLASSE E220 SOGIN ARTIZZU

MERCEDES CLASSE E220 SOGIN ARTIZZU

Questa testata - confidente in una risposta a stretto giro - ha precisato che avrebbe proceduto a pubblicazione entro le ore 15:30 di mercoledì anche nel caso in cui non avesse ricevuto alcuna risposta. Riportando il no comment del ministro competente nel titolo come nel testo.

I FATTI: ARTIZZU NOMINATO DURANTE ATTIVITA' GDF IN CORSO

In merito all’attuale amministratore delegato della Sogin, AGEEI ha riferito e documentato che Gian Luca Artizzu risulta soggetto segnalato l’anno scorso dalla P.G. in quanto “animato dall’interesse, in collegamento con altre figure, ad ostacolare il ruolo e le iniziative all’interno della Sogin SpA” del dirigente che nel 2021 aveva coordinato il team delle verifiche interne sugli appalti affidati e gestiti dal 2010 per l’ambito del deposito nazionale scorie radioattive e oggetto delle censure di Autorità amministrative (ANAC compresa) e giudiziaria.

E’ quanto riportato nell’annotazione di polizia giudiziaria del 14 marzo 2023 - circa quattro mesi prima della nomina di Artizzu ad amministratore delegato della Sogin - che la Guardia di Finanza ha trasmesso alla Procura a fronte delle ipotesi di reato rilevate nelle diverse attività di indagine cui era stata delegata dall’Autorità Giudiziaria sul fronte della società pubblica responsabile del ‘decommissioning’.

GLI ATTI DELLA GDF: I LEGAMI ESTERNI A SOGIN DELL'AD ARTIZZU E LA MERCEDES 'DONATA' A CHI FU DENUNCIATO PER AVER FATTO PRESSIONI PER FARLO ASSUMERE

AGEEI ha inoltre documentato che la mattina del 3 aprile 2023, esattamente quattro mesi prima della sua nomina al vertice della società del nucleare, Artizzu fu interrogato dalla Guardia di Finanza in merito ai suoi legami esterni all’azienda.

Gli inquirenti avevano rilevato che nell’anno della sua assunzione in Sogin Artizzu ha comprato una Mercedes modello E220 diesel 4Matic 194 cavalli per poi darla ad un amico da lui aiutato economicamente e supportato in iniziative editoriali.

Si tratta della stessa figura denunciata nel 2023 da tutti i dipendenti che furono incaricati delle verifiche interne sugli appalti del deposito nazionale.

E, secondo quanto verificato da AGEEI, il “beneficiario” della Mercedes intestata ad Artizzu corrisponde al soggetto che nella denuncia-querela del 31 gennaio 2023 depositata alla Guardia di Finanza di Roma dall’ex amministratore delegato della Sogin per il mandato 2019-2022, Emanuele Fontani, risulta citato come colui che, mentre Fontani era alla guida della società pubblica del ‘decomissioning’, lo avrebbe pressato e reiteratamente sollecitato per riassumere in Sogin tre soggetti: Gian Luca Artizzu, Giuseppe Bono (che aveva militato in Sogin senza incarichi di responsabilità sino al 2014, riassunto e promosso direttore del Regolatorio da Artizzu poco dopo l’insediamento di quest’ultimo al vertice della società) e Vincenzo Ferrazzano (il dirigente che Artizzu ha voluto a capo della Direzione Legale).

LA RIASSUNZIONE DI BONO IN SOGIN

L’A.D. di Sogin Gian Luca Artizzu era già finito al centro di diverse querelle nazionali, come quella sulla contestata illegittimità della riassunzione e repentina promozione dell’ex dipendente Giuseppe Bono, cui si è da ultimo aggiunta, con l’ultima interrogazione parlamentare del PD, la questione delle due progressioni dirigenziali interne da lui disposte sempre a breve distanza dal proprio insediamento. Per cui - come documentato da AGEEI - lo stesso Artizzu aveva inviato al viceministro Mase Vannia Gava una lettera in vista della risposta in aula, le cui informazioni rese non corrispondevano ai fatti.

LE SANZIONI VERSUS I DIPENDENTI INCARICATI DELLE VERIFICHE SUGLI APPALTI

È il caso delle sanzioni disciplinari inflitte ai dipendenti che nel 2021 furono assegnati dalla stessa società alle verifiche sui contratti del deposito nazionale che contribuirono a una fase di self cleaning aziendale accreditata da Autorità amministrative e giudiziarie. Vicenda, questa, resa ancora più ridondante dalla circostanza - raccontata e documentata da AGEEI - che la Procura di Roma ha riconosciuto il reato ascritto ai soggetti che violarono il segreto d’ufficio relativo al dossier presentato dagli stessi dipendenti.

L'ANAC AVVIA PROCEDIMENTO CONTRO ARTIZZU

Contro Artizzu si è mossa anche l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che gli ha notificato l’avvio un procedimento sanzionatorio ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo n. 24 del 2023 (protezione dello Stato a favore dei whistleblowers) contestandogli l’ipotesi di plurimi atti ritorsivi contro il coordinatore di quelle verifiche interne, con cui furono segnalate criticità e irregolarità rivelatesi speculari alle censure formulate da ARERA, GDF, esperti terzi, dalla stessa ANAC e dalla Procura di Roma.

I DOCUMENTI NON CORRISPONDONO A QUANTO DICHIARATO DA GESTIONE SOGIN

Non solo. Sul piano politico, la posizione di Artizzu è venuta alla ribalta pubblica anche per gli elementi inveritieri forniti al Ministero vigilante di cui è a capo Pichetto Fratin e al MIC di Sangiuliano. In particolare per quanto riguarda il Mase, Artizzu ha prodotto e sottoscritto una informativa resa al viceministro Gava, al fine di replicare in Aula alle interrogazioni sulla illegittimità dell’assunzione e promozione di Giuseppe Bono, che è risultata riportare cose contrarie rispetto a quanto è emerso dalla documentazione interna e smentite dall'A.D. in carica all'epoca Emanuele Fontani che ha smentito che all’amministrazione 2019-22 fosse stato mai rilasciato un parere pro veritate esterno a favore dell’assunzione e evidenziato che Artizzu ha omesso l’indirizzo contrario che era stato invece acquisito da un blasonato studio legale romano.

IL CASO RECOVERY ART: SOGIN SI ACCORGE DI NON POTER RISPETTARE ACCORDI CON SANGIULIANO MA AVVERTE IL MIC SOLO 5 MESI DOPO MA NEL FRATTEMPO AVVIA APPALTATORE

Per quanto riguarda invece la questione attinente al Mic, Artizzu ha soprasseduto a due progetti relativi al Recovery Art del valore totale di 40 milioni di euro fornendo al ministro Sangiuliano una rappresentazione non fedele e completa delle problematiche organizzative e gestionali determinatesi sotto il suo mandato che hanno cagionato ritardi di parecchi mesi. E inviando una lettera al ministro per informarlo della impossibilità a procedere solo cinque mesi dopo che - come risulta in un verbale interno - che lo stato dei fatti era stato già verificato dall'attuale governance. Che si chiedeva invece cosa potesse dire al dicastero di Sangiuliano.

L'INCHIESTA

AGEEI è impegnata a ricostruire e raccontare fatti e vicende di interesse generale rendendo note modalità di governo e gestione delle risorse pubbliche - anche al fine di superare eventuali fake news diffuse sui temi oggetto di approfondimento - e evidenzia che Sogin SpA - società del nucleare partecipata dal Ministero dell’Economia retto da Giancarlo Giorgetti, vigilata dal Ministero dell’Ambiente retto da Gilberto Pichetto Fratin e sottoposta a rimborso dei costi dietro placet dell’ARERA presieduta da Stefano Besseghini - è soggetto giuridico autonomo rispetto alle persone fisiche che l’amministrano e/o a quelle che compongono la relativa dirigenza.

AGEEI ha chiesto alla Sogin - in maniera preventiva alla stesura di ogni articolo scritto - di avere chiarimenti e si è resa disponibile a pubblicare - all'insegna di una leale collaborazione - repliche, smentite o integrazioni sotto forma di note scritte e/o interviste. Ma Sogin ha preferito non rispondere limitandosi a far inviare diffide con le quali veniva chiesto di interrompere le pubblicazioni.

www.ageei.eu

www.sogin.it

ERA GIA' STATO SCRITTO:

Sogin, in atti Gdf: Artizzu compra una Mercedes e la dà a chi fece pressioni per sua assunzione. Lo stesso denunciato da dipendenti puniti

Sogin, nel 2023 Artizzu interrogato da GDF sui suoi legami esterni all’azienda. Poco dopo fu nominato AD. I DOCUMENTI

Sogin, nel 2023 ex AD Fontani denunciò a GDF pressioni subite per assumere Artizzu, Bono e Ferrazzano. Riserbo su indagini. I DOCUMENTI

Sogin, in informativa a Procura GDF segnalò ‘trame’ Artizzu contro whistleblower che aveva scardinato sistema appalti. I DOCUMENTI

Sogin, Anac avvia procedimento sanzionatorio contro A.D. Artizzu: contestate ritorsioni verso un whistleblower

Sogin, TAR Lazio: giù le mani dai whistleblowers. Ma attuale vertice ha disatteso punendo dipendenti. LA SENTENZA

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Sogin, ‘pasticcio Recovery Art’: progetti saltati ma attivato comunque appaltatore. Che ora va pagato

Sogin, Artizzu smentito da documenti e da ex Ad Fontani. MASE non ha vigilato: no comment di Pichetto Fratin

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