Roma - Sogin, dopo naufragio Recovery Art poi 'salvato' da Sangiuliano, Artizzu deve comunque pagare appaltatore che attivò.
Sogin a settembre 2023 avrebbe rilevato che non era nelle condizioni di dare seguito agli accordi sul Recovery Art con il Mic (come emerge dal verbale datato 6/09/2023) ma a novembre tenne comunque la riunione di avvio delle attività commissionate a un appaltatore (come emerge dal verbale datato 29/11/2023).
E avvertiva il dicastero di Sangiuliano - nonostante le numerose sollecitazioni - solo il 14 febbraio 2024 verbalmente e in seguito il 19 febbraio via missiva.
Il Recovery Art non si è più fatto nei depositi della Sogin, ma nonostante siano stati usate le caserme dei Carabinieri, la Sogin dovrebbe comunque pagare l'appaltatore che aveva già attivato.
L'ANTEFATTO
Sul Recovery Art il 'caso' Sogin non sembra essere finito. Dopo aver omesso al ministro Gennaro Sangiuliano - che nel frattempo inviava lettere di sollecito alla gestione Artizzu - le informazioni contenute nel verbale interno di settembre 2023 e rese note solo a febbraio 2024 a seguito della convocazione al Mic, emerge ora che la Società del Nucleare aveva già attivato un appaltatore che ora va pagato. Nonostante il Recovery sia stato salvato dal ministro dei Beni Culturali grazie a un accordo in corner con i Carabinieri escludendo quindi la Sogin.
SOGIN SOPRASSIEDE AGLI ACCORDI CON IL MIC
L’A.D. della Sogin S.p.A. Gian Luca Artizzu ha omesso di rendere noto al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano prima di “soprassedere” (questo è il termine che ha usato in atti) agli accordi che erano stati sottoscritti con il MiC il 9 marzo 2023 dal Commissario dell’azienda nominato da Draghi, il Prefetto Fiamma Spena, per la realizzazione di depositi di sicurezza per il ricovero di beni culturali, con annessi laboratori di restauro, presso i siti nucleari del Garigliano (CE) e di Bosco Marengo (AL), finanziati con gli investimenti nazionali assegnati ai progetti del c.d. “Recovery Art”.
SOGIN AVVERTE SANGIULIANO SOLO DOPO 5 MESI DAL VERBALE INTERNO DAL QUALE EMERGE CHE NON POTEVA DARE SEGUITO AGLI ACCORDI CON IL MIC
LETTERA SOGIN AL MIC 19 02 2024
Con una lettera del 19 febbraio 2024 di cui si è riferito in precedente articolo, inviata al Ministro oltre 5 mesi dopo l’insediamento dell’attuale vertice societario, il Dicastero di via del Collegio Romano si è visto restituire da Artizzu 40 milioni di euro di risorse PNRR già approvate nonché formalizzata la rinuncia da parte della governance della Sogin al ruolo di “soggetto attuatore” dei programmi di settore dell’Esecutivo presieduto dal Premier Giorgia Meloni.
SANGIULIANO SALVA IL RECOVERY GRAZIE AI CARABINIERI. SOGIN ESCLUSA
Soltanto il rapido intervento di Sangiuliano, che è riuscito in poco tempo a individuare due idonee caserme dell’Arma dei Carabinieri in luogo delle ex centrali nucleari, ha consentito di salvare in corsa l’assetto progettuale del “Recovery”.
Nel comunicare il proprio dietrofront all’Amministrazione responsabile per tutto il Governo dei progetti, Artizzu ha invocato problematiche legate a regimi autorizzativi e edifici non più disponibili senza però richiamare i vulnus organizzativi e gestionali nonché i ritardi operativi determinatisi sotto la sua gestione che hanno compromesso la capacità della Sogin di adempiere agli impegni assunti dai precedenti mandati con lo stesso Governo in carica.
Sembra apparire ancora più singolare la circostanza - già raccontata da AGEEI - che la Sogin di Artizzu abbia prima deciso di soprassedere all’esecuzione degli accordi e solo successivamente alla retromarcia con il MiC, dopo ben quattro mesi dalla decisione assunta e comunque dopo un anno dall’inizio dell’attuale mandato, ha inteso promuovere verifiche interne su “eventuali criticità”.
SOGIN AVEVA GIA’ ATTIVATO APPALTATORE: I DOCUMENTI
Dalla documentazione di cui AGEEI è venuta in possesso e da quanto appreso da fonti interne all’azienda emerge che, appena due mesi prima della lettera di Artizzu, in data 29 novembre 2023 la Sogin avrebbe tenuto, con i rappresentanti dell’appaltatore del contratto C0372S21, aggiudicato per i fabbisogni della centrale di Trino Vercellese, la riunione iniziale di avvio e coordinamento delle attività del “Recovery Art” da espletare in un differente luogo di esecuzione prestazionale (Bosco Marengo).
Alla seduta presero parte le figure aziendali coinvolte nelle attività, a cominciare dal RUP dei due progetti.
Come ricavabile dal verbale ufficiale della riunione, alla data del 21 novembre 2023 la Sogin aveva attivato due servizi (specifiche d’ordine nr. 4500007892 e 4500007893), dal valore rispettivamente di euro 46mila e 12mila, per lo sviluppo e redazione del progetto esecutivo e della documentazione di affidamento afferenti all’adeguamento e realizzazione dei locali necessari.
ARTIZZU AUTODESIGNATOSI RESPONSABILE DEI PROGETTI DEL RECOVERY ART
A quella seduta di avvio delle attività si era tuttavia giunti impiegando ben quattro mesi dopo il perfezionamento della richiesta di acquisto n. 1010001637 dell’8 agosto 2023 (data in cui Artizzu risultava, per auto-designazione, già responsabile di più direzioni - tra cui Legale, Appalti e Personale - compresa la struttura responsabile dei due progetti) formulata dal Gruppo di lavoro interno per i progetti del ‘Recovery’ con cui si richiedeva l’approvvigionamento dell’insieme dei servizi (ingegneria, direzione lavori, supporto a verifica e validazione progetti) necessari allo sviluppo dei due interventi promessi al MiC.
NON SOLO I 40 MLN RESTITUITI AL MIC, ANCHE LA PARCELLA DELL'APPALTATORE MAI UTILIZZATO
Dunque, ai 40 milioni di euro di risorse PNRR cui la Società ha soprasseduto con comunicazione di Artizzu del 19 febbraio 2024, è da aggiungere anche la posizione di un appaltatore che va comunque pagato dalla Sogin in quanto debitamente attivato per i medesimi progetti.
LA SOGIN, SOGGETTO GIURIDICO AUTONOMO RISPETTO AI SUOI AMMINISTRATORI
AGEEI è impegnata a ricostruire e raccontare fatti e vicende di interesse generale rendendo note modalità di governo e gestione delle risorse pubbliche tramite documentazione anche al fine di smentire eventuali fake news e evidenzia che la Società del Nucleare, SOGIN SpA è soggetto giuridico autonomo rispetto alle persone fisiche che l’amministrano o compongono la sua dirigenza.
AGEEI ha chiesto alla Sogin, in maniera preventiva alla redazione di questo articolo, di avere conferma che la Società attivò per le opere previste l'appaltatore del contratto C0372S21 e si chiede se tale impresa sia stata pagata.
Sogin ha preferito non rispondere.
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