Non solo il gruppo Cairo-La7 ha ricevuto risorse dalla Sogin tramite affidamento diretto senza gara e ritenuto poi illegittimo, ma anche il gruppo RCS-Corriere della Sera.
Proprio la testata dalla quale pochi giorni fa, il 3 luglio, la giornalista Milena Gabanelli ha "attaccato" mediaticamente con un articolo proprio i manager di Sogin che denunciarono alle Autorità le irregolarità delle aggiudicazioni relative alla campagna comunicativa dell’estate 2015.
Articolo poi rilanciato su proprio su La7.
Segnalazioni, quelle da parte del management nell'ambito di un'operazione definita di self-cleaning interna alla Società, da cui sono scaturite poi specifiche indagini della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Roma.
Si tratta di 255.340 euro pagati nel 2015 relativi al contratto (n. C0648S15) affidato senza gara pubblica e datato 20 novembre del 2015, ovvero stipulato in epoca successiva al servizio già fornito durante l’estate dello stesso anno.
Si tratta della campagna avviata su iniziativa dell'allora presidente Giuseppe Zollino e Federico Colosi, ex responsabile dell’Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne, senza il placet dei due ministeri competenti, l'allora Mise e MEF, e ritenuta poi illegittima: tanto che i relativi costi non sono stati riconosciuti da Arera.
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