“È importante sottolineare il provvedimento che l'allora Governo ha di fatto certificato in merito al cosiddetto whistleblowing, (i suonatori di fischietto) ovvero l'operato di coloro che, attraverso delle segnalazioni che devono restare anonime, vanno ad evidenziare i casi di corruzione o eventuali cattive pratiche che, all'interno di alcune aziende, possono essere perpetrate.
Così ad AGEEI Walter Rizzetto, presidente della Commissione lavoro della Camera, sulla necessità di tutelare i Whisterblower nelle aziende Partecipate e della Pubblica amministrazione.
"Ritengo che sia evidente la necessità di tutelare queste persone, e questa non è una valutazione da Presidente della Commissione Lavoro della Camera, è la stessa legge a dirlo. Questi soggetti forniscono segnalazioni che devono, necessariamente, nei canoni della legge, restare anonime. E' questo il cuore del provvedimento”, prosegue.
“Tutto questo è stato certificato con una direttiva europea che indicava agli Stati membri di procedere in questo in questo senso. Se e qualora, pur non conoscendo tutti i casi nello specifico, questo tipo di impalcatura e di architrave venisse meno, sarebbe evidentemente molto grave. E a livello normativo ci possono essere delle conseguenze anche pesanti".
"Il whistleblowing e i whistleblower - conclude Rizzetto - devono essere tutelati. Anche perché non è sulla base di una segnalazione - che deve restare anonima - che si aprono dei fascicoli. In quanto ci sarà chi è deputato a poterlo fare correttamente”.
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