Roma - Artizzu nell'anno dell'assunzione in Sogin, acquista una berlina Mercedes e la dà a chi si spese per sua assunzione. Lo stesso fu denunciato nel 2023 dai dipendenti poi puniti. L'Amministratore delegato del tempo aveva fatto una denuncia querela per le pressioni ricevute - per far assumere Artizzu - proprio dal soggetto beneficiario poi della Mercedes acquistata dallo stesso Artizzu.
PREMESSA: NUOVI DETTAGLI SU RAPPORTI ESTERNI A SOGIN DI ARTIZZU
Emergono sempre più dettagli sulla posizione di Gian Luca Artizzu (l’amministratore delegato della Sogin nominato ad agosto 2023 dal Governo Meloni) all’attenzione della polizia giudiziaria da poco più di un anno, fermo il più stretto riserbo mantenuto dagli inquirenti sui vari fronti e filoni d’indagine che risultano ancora non chiusi ad oggi.
Nel precedente articolo (cui si rinviano i lettori) AGEEI, tenuto conto della rilevanza e dell’interesse pubblico generale che qualificano la notizia, ha reso noto che la mattina del 3 aprile 2023, ossia quattro mesi prima della sua nomina al vertice della società del nucleare, Artizzu fu interrogato dalla Guardia di Finanza in merito ai suoi legami esterni all’azienda.
AGEEI ha raccontato che in tale occasione Artizzu diede tra l’altro conto ai finanzieri del suo rapporto di amicizia e frequentazione ventennale con un soggetto (A. C.) che aveva lavorato in Sogin fino agli inizi del 2000 e riferì di essere stato testimone al suo matrimonio.
In un’annotazione di polizia giudiziaria del 14 marzo 2023 quest’ultimo risultava uno dei soggetti in collegamento con Gian Luca Artizzu nelle vicende per cui il dirigente della Sogin - che i Ministri Giorgetti per il MEF e Pichetto Fratin per il MASE hanno successivamente designato alla guida della società pubblica del nucleare - veniva segnalato all’Autorità giudiziaria come “animato dall’interesse ad ostacolare il ruolo e le iniziative all’interno della Sogin SpA” del dirigente che nel 2021 aveva coordinato il team delle verifiche interne sugli appalti affidati e gestiti dal 2010 per l’ambito del deposito nazionale scorie radioattive e oggetto delle censure di Autorità amministrative (ANAC compresa) e Procure.
Le motivazioni sottese agli specifici interrogativi che i finanzieri hanno posto ad Artizzu rimandano, come peraltro intuibile, ad attività di polizia giudiziaria coordinate dall’Autorità giudiziaria.
Nuovi particolari affiorano ora e ruotano anzitutto intorno a una specifica domanda che, tra le altre, è stata rivolta ad Artizzu dagli inquirenti in sede di interrogatorio del 3 aprile 2023.
I finanzieri gli hanno appositamente chiesto: “Per quale motivo l’autovettura Mercedes targata F****G a lei intestata è in uso al sig. A.C.?”.
Nella circostanza Artizzu ha risposto di averla prestata a titolo di amicizia e che l’amico in questione era da lui aiutato economicamente e supportato in iniziative editoriali.
ARTIZZU ACQUISTA UNA BERLINA MERCEDES CHE DA' A CHI SI SPESE PER SUA ASSUNZIONE IN SOGIN GIA' DENUNCIATO DALL'ALLORA AD PER LE PRESSIONI RICEVUTE
Secondo quanto verificato da AGEEI, il “beneficiario” della Mercedes intestata ad Artizzu corrisponde al soggetto che nella denuncia-querela del 31 gennaio 2023 depositata alla Guardia di Finanza di Roma dall’ex amministratore delegato della Sogin per il mandato 2019-2022, Emanuele Fontani, risulta citato come colui che, mentre Fontani era alla guida della società pubblica del ‘decomissioning’, lo avrebbe pressato e reiteratamente sollecitato per riassumere in Sogin tre soggetti: Gian Luca Artizzu, Giuseppe Bono (che aveva militato in Sogin senza incarichi di responsabilità sino al 2014, riassunto e promosso direttore del Regolatorio da Artizzu poco dopo l’insediamento di quest’ultimo al vertice della società) e Vincenzo Ferrazzano (il dirigente che Artizzu ha voluto a capo della Direzione Legale).
Non solo.
DIPENDENTI DELLE VERIFICHE INTERNE SU APPALTI PUNITI DA GESTIONE ARTIZZU AVEVANO DENUNCIATO IL BENEFICIARIO DELLA SUA MERCEDES
Tutti i dipendenti che avevano fatto parte del gruppo di lavoro interno istituito alla fine del 2020 per le verifiche interne sugli appalti affidati e gestiti dal 2010 per l’ambito del deposito nazionale scorie radioattive - i quali sono stati oggetto di contestazione e sanzione disciplinare dall’A.D. Gian Luca Artizzu e dalla responsabile dell’Ufficio Personale Belinda Sepe (nominata dirigente e direttore di una macrostruttura poco tempo dopo l’insediamento di Artizzu) - nel 2023 avevano denunciato, per diffamazione e violazione del segreto d’ufficio, il “beneficiario” della Mercedes intestata ad Artizzu.
E, al momento dell’esercizio del potere disciplinare (gennaio 2024) contro di loro da parte di quest’ultimo e della Sepe, pendeva - come tutt’ora pende - un procedimento penale aperto, proprio a seguito delle denunce di più dipendenti della Sogin, da un’Autorità giudiziaria diversa da quella capitolina.
ANAC AVVIA PROCEDIMENTO SANZIONATORIO PER IPOTESI PLURIME RITORSIONI
Inoltre, la lettera di espulsione dall’azienda del dirigente che aveva coordinato il team di verifiche sugli appalti, una nota a firma del Presidente del CdA Carlo Massagli di inizio aprile 2024, che come noto è intervenuta un mese dopo la notifica ad Artizzu da parte dell’ANAC dell’avvio del procedimento sanzionatorio per ipotesi di plurime ritorsioni nei confronti di quello stesso dipendente qualificato come “whistleblower”, è altresì ricaduta alcune settimane prima dell’udienza che era stata fissata davanti al GIP (maggio 2024) cui avrebbero dovuto prendere parte il medesimo whistleblower come parte lesa e l’amico di Artizzu in qualità di persona indagata.
ATTUALE CDA SOGIN FU ALLERTATO DAL WHISTLEBLOWER, POI ESPULSO CON LETTERA DI MASSAGLI
Stando a quanto trapelato da fonti interne agli uffici di staff alla sede della Società, il whistleblower avrebbe allertato l’attuale consiglio di amministrazione della Sogin formalizzando, anche per il tramite di lettere prodotte da un legale di fiducia, la ricusazione nei confronti dell’A.D. Artizzu motivandola indicando anche tale argomento.
Nonostante egli abbia formalizzato in più occasioni la richiesta di essere audito segnalando la necessità e urgenza del caso, i consiglieri di amministrazione non hanno mai inteso incontrare o ascoltare il dipendente whistleblower.
Da ultimo, AGEEI ha verificato in atti che l’auto comprata e prestata in amicizia da Artizzu nell’anno della propria assunzione in Sogin corrisponde a una Mercedes modello E220 diesel 4Matic 194 cavalli.
AGEEI ha chiesto a Sogin, preventivamente alla stesura e pubblicazione dell'articolo così da poter fornire un'informazione quanto più completa e corretta possibile, di avere notizie in merito agli interrogatori del 2023 e chiarimenti relativi ai legami personali dei dirigenti interessati.
Dalla Sogin Spa nessuna risposta.
AGEEI si è resa disponibile a pubblicare ulteriori chiarimenti, repliche, integrazioni sotto forma di nota scritta e/o intervista anche successivi alla pubblicazione.
AGEEI è impegnata a ricostruire e raccontare fatti e vicende di interesse generale rendendo note modalità di governo e gestione delle risorse pubbliche - anche al fine di superare eventuali fake news diffuse sui temi oggetto di approfondimento - e evidenzia che Sogin SpA - società del nucleare partecipata dal Ministero dell’Economia retto da Giancarlo Giorgetti, vigilata dal Ministero dell’Ambiente retto da Gilberto Pichetto Fratin e sottoposta a rimborso dei costi dietro placet dell’ARERA presieduta da Stefano Besseghini - è soggetto giuridico autonomo rispetto alle persone fisiche che l’amministrano e/o a quelle che compongono la relativa dirigenza.
Continua...