Opere irrigue6 Ottobre 2022 13:44

Venezia: riunione istituzionale sul MoSE e sulle politiche per la salvaguardia della città e della laguna

Il sistema MoSE, la salvaguardia di Venezia e della sua laguna sono stati i temi dell’incontro istituzionale che si è svolto oggi presso il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche della città lagunare, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, e il sindaco di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, il Provveditore interregionale per il Triveneto, Tommaso Colabufo, il capo dipartimento delle Opere Pubbliche e Risorse Umane e Strumentali del Mims, Ilaria Bramezza e il Commissario Straordinario per il MoSE Elisabetta Spitz. Durante la riunione è stato condiviso con i rappresentanti delle istituzioni locali e degli enti territoriali lo stato delle attività realizzate e programmate dal Governo Draghi per il completamento dell'infrastruttura MoSE, la gestione del complesso sistema che ruota intorno ad essa, e la protezione di Venezia e della laguna.
In particolare, per quanto riguarda il MoSE, è stato fatto il punto sugli ultimi interventi e i piani futuri per lo sviluppo e la gestione delle barriere che difendono Venezia dal fenomeno dell'acqua alta. Tra gli obiettivi raggiunti, è stata sottolineata la conclusione dell'iter di approvazione degli atti amministrativi che disciplinano il completamento del sistema Mose, reso possibile anche grazie alla destinazione di 538 milioni di euro a tale scopo. Infatti, nel corso degli ultimi 20 mesi: sono stati chiusi i contenziosi con le imprese e il Tribunale Fallimentare di Venezia ha approvato il piano di risanamento del Consorzio Venezia Nuova; sono stati definiti i piani di spesa e le date di inizio e di fine lavori di ogni singolo intervento che resta da eseguire; sono stati effettuati approfonditi monitoraggi sullo stato corrosivo delle barriere e dei tensionatori e sono state individuate soluzioni che non incidono sulla durabilità dell'opera né sui costi preventivati per la sua manutenzione; sono stati implementati gli strumenti per la sicurezza degli impianti in collaborazione con la Questura, la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto; è stata avviata la manutenzione provvisoria alla barriera di Treporti e sono stato avviati gli atti per quella riguardante l’intera infrastruttura; è stata approvata la gara per l'anello di fibra indispensabile per la comunicazione digitale tra i vari siti del Mose; è stata avviata l’attività di rilascio delle aree adibite ad attività di cantiere non più necessarie, a partire da quelle ubicate a Cavallino Treporti. Inoltre, è stato avviato lo studio di fattibilità per la decarbonizzazione del Mose, intervento non previsto dal progetto originario, possibile attraverso la realizzazione di un impianto fotovoltaico per garantire il funzionamento continuo dell’infrastruttura e l’immissione del surplus di energia prodotta nella rete cittadina.
“La tutela di Venezia e della sua laguna sono state al centro dell’azione del Governo Draghi in questi 19 mesi”, ha dichiarato il Ministro Giovannini. “Gli importanti risultati ottenuti sono stati il frutto dell’impegno di tutte le istituzioni, che hanno cercato in modo coordinato e condiviso soluzioni alle varie questioni che interessano Venezia e la sua laguna. Lasciamo al nuovo Governo una situazione finalmente stabilizzata sul piano amministrativo e tecnico, nella speranza che il nuovo Governo dimostri un analogo impegno per garantire alla città un futuro di sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista”.
La riunione di oggi è stata anche l’occasione per fare il punto delle attività connesse ad altri importanti dossier che riguardano Venezia e la sua laguna: la gestione delle grandi navi da crociera, la prossima costituzione dell’Autorità per la laguna di Venezia, il Protocollo fanghi e il piano morfologico. In particolare, sono stati illustrati gli obiettivi raggiunti, nei termini previsti, dal Commissario straordinario Fulvio Di Blasio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, circa la realizzazione degli approdi temporanei nell’area di Marghera e Chioggia, dopo che il Governo è intervenuto per introdurre il divieto di transito delle grandi navi nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca. Gli approdi temporanei verranno ulteriormente potenziati con banchine a Chioggia, Monfalcone e Trieste. È stata poi ricordata l’imminente conclusione dell’iter di approvazione del protocollo fanghi e le semplificazioni intervenute riguardo ai contenuti e le procedure per l’approvazione del Piano morfologico della laguna.
“La piena sinergia tra Governo, Parlamento, Regione Veneto, Città Metropolitana e Comune di Venezia ha consentito di mettere al centro di una serie di azioni il territorio di Venezia, allo scopo di conservare e promuovere la “più antica città del futuro”, ha dichiarato il Ministro Renato Brunetta. In 20 mesi di Governo Draghi molte sono state le disposizioni adottate: dalle misure sulle Grandi Navi e l’esigenza di salvaguardia di Venezia e della sua laguna; al fondo per le imprese operanti nel settore della ceramica artistica e del vetro artistico di Murano; agli interventi a sostegno del servizio di trasporto pubblico locale, alla nuova cornice normativa con la quale il Governo ha fornito uno strumento in grado di garantire non solo un’efficace ed efficiente gestione del MoSE, ma anche, in generale, la salvaguardia della città e della zona lagunare e il mantenimento del regime idraulico lagunare. In particolare, grazie al lavoro del ministro Giovannini, vede finalmente la luce l’“Autorità per la laguna di Venezia-Nuovo Magistrato alle Acque”, che grazie a una governance snella e inclusiva valorizza e rende centrale l’apporto del territorio. Con la Fondazione “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità”, che mi onoro di presiedere su indicazione di Draghi, abbiamo un luogo in più dove accompagnare questo percorso virtuoso di sostenibilità ambientale, sociale e culturale, alla base del rilancio economico della città. Venezia, forte della sua millenaria resilienza, va sostenuta e rafforzata, con i progetti, con la rete e con le nuove tecnologie. Per trasformarsi davvero nella più antica città del futuro, modello per il mondo. Un’azione forte, coordinata, sinergica ha consentito di rimettere Venezia al centro delle politiche nazionali e territoriali. Un’azione che è auspicabile che continui con il nuovo Governo e Parlamento, anche ponendo la massima attenzione al rifinanziamento della legge speciale esistente, per creare crescita, sviluppo e innovazione economica, culturale e sociale su un territorio da sempre fonte di ricchezza per l’intero Paese”.

Per il Ministro Federico D’Incà: “Dopo anni di grandi difficoltà nella gestione della laguna di Venezia e nella lentezza per l’entrata in funzione del Mose gli ultimi Governi hanno dato una svolta virtuosa a questo modello, all'insegna della trasparenza, dell'efficienza e della sostenibilità ambientale. Un cambio di passo decisivo sul quale anche il futuro esecutivo dovrà lavorare e sul quale dovrà continuare una efficace vigilanza. Il lavoro non finisce qui poiché tutelare Venezia e valorizzare il suo enorme patrimonio attraverso politiche attive e sostenibili diventa sempre più necessario in un momento di grande emergenza a causa dei cambiamenti climatici”.