Energia6 Aprile 2022 16:04

Lo stop all’export russo di gas e petrolio può pesare fino a 1,1 punti sul Pil. La bozza del Def

Con il blocco dell’export di gas e petrolio dalla Russia fino al 2023 i prezzi energetici potrebbero salire con un impatto sul Pil di 0,8 punti percentuali nel 2022 e 1 ,1 punti nel 2023. L'occupazione calerebbe di 0,6 punti quest'anno e 0,7 nel 2023. Ma nel caso in cui l’Italia non riuscisse a diversificare l'impatto sul Pil sarebbe di 2,3 punti nel 2022 e 1,9 nel 2023 a causa della "quota parte di consumi di gas da razionare". In questo caso l’occupazione sarebbe più bassa di 1,3 punti quest'anno e 1,2 nel 2023. Questo in sintesi quanto prevede la bozza del Def visionata da AGEEI che il governo si appresta a esaminare in Consiglio dei ministri alle 17.

Il rapporto deficit/pil si attesterà al 5,6% nel 2022 e il debito al 147%. Previsto anche il ripristino dei fondi di bilancio temporaneamente de-finanziati a parziale copertura del decreto-legge n. 17/2022, pari a 4,5 miliardi. I restanti cinque miliardi saranno destinati a quattro tipoligie di interventi: ulteriori interventi per contenere i prezzi dei carburanti e il costo dell'energia; l'aumento delle risorse necessarie a coprire l'incremento dei prezzi delle opere pubbliche; l'incremento dei fondi per le garanzie sul credito; ulteriori misure che si rendano necessarie per assistere i profughi ucraini e per tagliare l'impatto economico del conflitto in corso in Ucraina sulle aziende italiane. Infine sono in arrivo 19 disegni di legge collegati alla manovra di bilancio 2023-2025.

IL TESTO INTEGRALE

DEF 2022 - Capitolo I

DEF 2022 - Capitolo II

DEF 2022 - Capitolo III

DEF 2022 - Capitolo IV

DEF 2022 - Capitolo V

DEF 2022 - Capitolo VI