Energia22 Febbraio 2022 14:45

La Russia rassicura sulle forniture di gas ma l’Europa guarda al Gnl di Usa e Qatar

La Russia continuerà a fornire ininterrottamente gas naturale ai mercati mondiali. Lo ha promesso il presidente Vladimir Putin, nonostante la Germania abbia interrotto la certificazione del Nord Stream 2, il gasdotto che avrebbe dovuto fornire oltre 55 mld di mc di gas all'Europa.

La conferma è arrivata anche dal ministro dell'Energia del Paese Nikolay Shulginov che durante laa conferenza degli esportatori di gas a Doha ha spiegato che i produttori stanno “cercando un equilibrio nei mercati globali del gas".

FIAMMATA DEI PREZZI DEL GAS AVVERTE L'EX PREMIER RUSSO MEDVEDEV

Malagrado ciò si prospetta una nuova fiammata per i prezzi del gas nel Vecchio Continente. “Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha emesso un ordine per interrompere il processo di certificazione del gasdotto Nord Stream 2. Bene. Benvenuti nel nuovo coraggioso mondo in cui gli europei pagheranno molto presto 2.000 euro per 1.000 metri cubi di gas naturale!", ha scritto ll'ex premier russo Dmitry Medvedev su Twitter.

GLI USA PRIMA FONTE DI APPROVVIGIONAMENTO DI GNL PER L'EUROPA

Intanto, nel tentativo di diversificare gli approvvigionamenti, l'Europa è alla ricerca di risorse in altri paesi, in primis gli Stati Uniti ma non solo. Nel 2021, gran parte della fornitura europea di gas naturale liquefatto ha avuto origine infatti proprio negli Usa, in Qatar e in Russia. Insieme, questi tre paesi rappresentavano quasi il 70% delle importazioni totali di Gnl in Europa, secondo i dati di CEDIGAZ diffusi dall'Eia americano. Gli Stati Uniti sono la principale fonte europea di Gnl nel 2021, rappresentando il 26% di tutto il gas liquefatto importato dai paesi membri dell'Unione Europea (UE-27) e dal Regno Unito (Regno Unito), seguiti dal Qatar con il 24% e dalla Russia con il 20% . Nel gennaio 2022, gli Stati Uniti hanno fornito più della metà di tutte le importazioni di Gnl in Europa per il mese.

QATAR PRONTO AD AIUTARE L'UE

E proprio in Qatar si cercano nuove forniture. I buyer europei si sono rivolti al Qatar con richieste di volumi aggiuntivi di Gnl e il ministro dell'Energia Saad al-Kaabi secondo quanto riferito da S&P Global Platts, ha ammesso Doha sta facendo il "massimo" per aiutare a fornire più gas liquefatto in Europa.

"Gli acquirenti europei sono venuti da noi per chiederci volumi aggiuntivi. Quello che abbiamo detto è 'vi sosterremmo con un volume aggiuntivo se disponibile'. La maggior parte del nostro volume è però già vincolata a contratti a lungo termine", ha affermato Kaabi.

PREZZI DEL GAS IN CRESCITA. PRESTO ANCHE IL PETROLIO POTREBBE SEGUIRE

Intanto i prezzi del gas in Europa stanno salendo. Al momento al TTF, il mercato di riferimento europeo, il gas si aggira sopra gli 80 euro con un incremento di quasi il 9%. Ma anche il petrolio potrebbe seguire la stessa strada, almeno secondo le previsioni di Bank of America. Il Brent, secondo l'istituto americano, potrebbe aumentare tra 5 e 20 dollari al barile a seconda di come procederà la crisi Russia-Ucraina, secondo cui i prezzi potrebbero anche scendere di 2-4 dollari se le tensioni dovessero invece diminuire.

La banca, si legge su Reuters, vede il Brent dirigersi a 120 dollari al barile entro la metà del 2022, con i fondamentali che giustificano un picco a breve termine e una domanda che dovrebbe aumentare di 3,6 milioni di barili al giorno per superare i livelli pre-pandemia a quasi 101 milioni di b/g quest'anno.