Energia4 Maggio 2023 12:12

Italgas approva la prima trimestrale 2023. Gallo: Primi tre mesi all’insegna della crescita

Nei primi tre mesi del 2023 continuano le attività operative del Gruppo Italgas per raggiungere gli obiettivi di trasformazione digitale del network e dei target di sostenibilità fissati dal Piano di Creazione di Valore Sostenibile contenuti nel Piano Strategico 2022-2028. Le reti di distribuzione di Italgas – smart, digitali e flessibili – sono pronte ad accogliere gas rinnovabili, come biometano, idrogeno e metano sintetico, e a fare da volano della transizione ecologica garantendo allo stesso tempo sicurezza energetica e costi competitivi per industrie e cittadini. Lo comunica Italgas in una nota dopo il via libera del Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Benedetta Navarra, ai risultati consolidati al 31 marzo 2023.

"Continuano a crescere i principali indicatori economici, grazie agli importanti investimenti per la digitalizzazione di asset, processi e persone che confermano il ruolo pivotale dell’innovazione tecnologica nel percorso di sviluppo del Gruppo. Nel periodo sono stati realizzati 175,1 milioni di euro di investimenti dedicati principalmente all’estensione, alla trasformazione digitale e al repurposing delle reti. Più nello specifico, sono stati 213 i chilometri di nuove condotte posate nel primo trimestre del 2023.
L’EBITDA dei primi tre mesi dell’anno ammonta a 297,2 milioni di euro (+18,9% rispetto al 31 marzo 2022) e l’utile netto attribuibile al Gruppo è pari a 103,6 milioni di euro (+16,5% rispetto al 31 marzo 2022). Con riferimento agli obiettivi di sostenibilità, il significativo contributo delle diverse iniziative di innovazione, digitalizzazione ed efficientamento energetico, sia in ambito industriale sia civile, oltre alla attività di formazione rivolte ai dipendenti in merito ai temi dell'efficienza energetica, hanno permesso di proseguire il percorso verso la riduzione dei consumi netti di energia (-17,3%) e delle emissioni climalteranti Scope 1 e 2 del Gruppo (-6,4%), anche a fronte dell’inclusione dei contributi del Gruppo DEPA Infrastructure relativi al 2023".

Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, ha così commentato: "I risultati ottenuti nel primo trimestre ci permettono di inaugurare anche il 2023 all’insegna della crescita sia sotto il profilo delle performance che dello sviluppo delle attività nei Paesi in cui operiamo. Tutti gli indicatori economici hanno fatto registrare un incremento a doppia cifra con l’EBITDA che ha riportato un aumento del 18,9%, sfiorando i 300 milioni di euro, e un Utile Netto di Gruppo che ha superato i 100 milioni di euro, mettendo a segno un aumento del 16,5% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, grazie anche al contributo delle attività in Grecia e della ESCo. I 175 milioni di euro investiti in questo primo trimestre hanno ulteriormente accelerato il percorso di trasformazione digitale del network che rende le nostre reti pronte ad accogliere i gas rinnovabili. Tali gas sono strategici per una transizione ecologica che garantisca, in coerenza con gli obiettivi UE, la sicurezza energetica e la competitività sul piano dei costi per i cittadini e le imprese. Grazie all’impegno delle donne e degli uomini del Gruppo Italgas lavoriamo per fornire alle comunità un servizio sempre più efficiente con tecnologie all’avanguardia; quelle stesse che abbiamo posto alla base del nostro percorso verso un’economia decarbonizzata".

Più nel dettaglio i numeri di Italgas vedono: Ricavi totali: 479,9 milioni di euro (+35,6%); Margine Operativo Lordo (EBITDA): 297,2 milioni di euro (+18,9%); Utile operativo (EBIT): 172,5 milioni di euro (+21,6%); Utile netto attribuibile al Gruppo: 103,6 milioni di euro (+16,5%); Investimenti tecnici: 175,1 milioni di euro; Flusso di cassa da attività operativa: 107,2 milioni di euro; Indebitamento finanziario netto (esclusi gli effetti ex IFRS 16)1: 6.016,8 milioni di euro; Indebitamento finanziario netto2: 6.089,5 milioni di euro.

Per quanto riguarda l'evoluzione della gestione "Italgas, coerentemente con quanto previsto dal Piano Strategico 2022-2028, continuerà a perseguire i propri obiettivi principalmente volti (i) alla prosecuzione del programma di trasformazione digitale, repurposing ed estensione del network, per dotare il Paese di infrastrutture all’avanguardia in grado di accogliere e distribuire gas rinnovabili come biometano e idrogeno verde; (ii) all’azione di consolidamento nel settore dell’efficienza energetica con l’obiettivo di porsi tra i principali operatori del settore; (iii) alle nuove opportunità di crescita esterna attraverso gare ATEM, M&A nei settori della distribuzione gas, idrico ed efficienza energetica così come, a seguito del perfezionarsi dell’acquisto di DEPA Infrastructure, allo sviluppo del mercato greco".

Sul conflitto Russia – Ucraina "come noto, nel corso del mese di febbraio 2022 è esploso il conflitto militare russo-ucraino a seguito dell’invasione da parte dell’esercito russo del territorio sovrano ucraino. Lo stato di tensione generatosi sul piano politico-militare e le conseguenti sanzioni economiche adottate da parte della comunità internazionale nei confronti della Russia hanno determinato effetti e turbolenze significative sui mercati globalizzati, sia sul fronte finanziario sia sul fronte dei prezzi e dell’export di materie prime, ciò in considerazione del significativo ruolo che Russia e Ucraina assumono nello scacchiere economico internazionale. Italgas conferma di non disporre di attività produttive o personale dislocato in Russia, in Ucraina o in paesi geo-politicamente allineati con la Russia, né di intrattenere rapporti commerciali e/o finanziari con tali Paesi. Italgas continua a non rilevare restrizioni materialmente rilevanti nell’esecuzione di transazioni finanziarie per il tramite del sistema bancario, anche a seguito dell’esclusione della Russia dal sistema internazionale di pagamento swift. Tuttavia, in un mercato già caratterizzato da restrizioni e rallentamenti nella catena degli approvvigionamenti soprattutto in relazione alla componentistica, non è escluso che la situazione di tensione politico-economico indotta dal conflitto possa esacerbare tali difficoltà e ripercuotersi, in una forma ad oggi non stimabile né prevedibile, sull’efficacia e tempestività della capacità di approvvigionarsi del Gruppo.
In particolare, a seguito di una survey su una parte rilevante dei propri fornitori effettuata nei mesi successivi all’inizio del conflitto, è emerso che nessuno dei fornitori oggetto del sondaggio ha segnalato impatti con il mercato russo, mentre un solo fornitore ha rilevato sub-forniture di origine ucraina per le quali ha posto in atto iniziative volte alla ricerca di alternative. Tutti i fornitori interpellati hanno confermato di aver posto in essere misure atte a prevenire effetti derivanti da eventuali attacchi cyber. Il monitoraggio dei mesi successivi non ha evidenziato il verificarsi di criticità conseguenti al conflitto.
Si segnala altresì che la maggior parte dei processi gestiti dai fornitori interpellati possono essere catalogati tra quelli energivori.
Il sondaggio ha confermato, come già precedentemente evidenziato, la crescente criticità sull’approvvigionamento di elettronica e componentistica legata all’acciaio, sia in termini di prezzi sia di tempistiche di consegna e di disponibilità. Con riferimento alle tensioni sui mercati finanziari, Italgas continua ad essere esposta solo marginalmente al rischio di cambio ed in ogni caso solo rispetto alla valuta dollaro US"A.

Rispetto alle disponibilità di fonti di finanziamento ed ai relativi costi, Italgas segnala che "i) oltre il 90% dell’indebitamento finanziario di Italgas è a tasso fisso ii) il prossimo rimborso di un prestito obbligazionario è previsto per il 2024 per cui non sussistono esigenze di rifinanziamento nel breve periodo, iii) il Gruppo dispone in ogni caso di liquidità depositata presso primari istituti di credito per un ammontare, al 31 marzo 2023, pari a 339,3 milioni di euro che, anche alla luce dei piani di investimento in essere e delle operazioni previste nel breve periodo, consentirebbero di gestire, senza effetti significativamente materiali, eventuali restrizioni nell’accesso al credito.
Con riferimento ai rischi indiretti connessi alle società di vendita che utilizzano le reti del Gruppo Italgas, nel caso in cui queste si trovino a soffrire, in uno scenario internazionale deteriorato, di condizioni avverse di approvvigionamento della commodity quali, ad esempio, forti incrementi dei prezzi della materia prima non trasferibili ai clienti finali risultando, per le stesse, in un peggioramento delle condizioni finanziarie e relativa difficoltà ad adempiere regolarmente agli obblighi contrattuali nei confronti del Gruppo Italgas, si ricordi che le regole per l’accesso degli utenti al servizio di distribuzione del gas in Italia sono stabilite dall’ARERA e regolate nel Codice di Rete che definisce peraltro il sistema delle garanzie finanziarie in essere a tutela del distributore".

Con riferimento al rischio di minori volumi di gas immessi nell’infrastruttura nazionale "l’attuale regolazione tariffaria non determina, come noto, un’esposizione per i distributori a variazioni di volumi di gas vettoriato. In ogni caso, il rischio di un’interruzione prolungata di immissione del gas naturale nelle infrastrutture di distribuzione, che possa incidere in forma significativamente negativa sulla continuità operativa del Gruppo, sarebbe comunque mitigato dalle azioni già in essere e/o allo studio a livello nazionale ed europeo quali l’ottimizzazione degli stoccaggi, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, l’incremento della produzione nazionale.
Infine, prendendo in esame il servizio di distribuzione del gas naturale in Grecia ed alla luce degli scenari sopra indicati, il Gruppo non ha rilevato e non stima, al momento, rilevanti conseguenze negative sugli incassi attesi dalle società di vendita del gas tali da pregiudicare l’equilibrio finanziario del Gruppo così come sulla regolarità dei pagamenti delle controparti", conclude Italgas.