“In Italia i fondi di previdenza guardano con sempre più interesse alle operazioni in infrastrutture e agli investimenti alternativi in generale. Le energie rinnovabili sono diventate un trend setter, di lungo termine e di indubbia necessità, non solo per il climatechange su cui tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. La sostenibilità fin dalla nascita di Green Arrow Capital, undici anni fa, è al centro della nostra mission e di tutte le nostre strategie. Tra gli strumenti di private capital, il private equity resta, nonostante un rallentamento, l’asset class più costante nei portafogli degli investitori istituzionali”.
Così ad AGEEI Eugenio de Blasio, fondatore e CEO del Gruppo Green Arrow Capital, uno dei principali operatori italiani indipendenti nel panorama degli investimenti alternativi.
“La nostra generazione sta vivendo una crisi dopo l'altra. Siamo stati travolti prima dalla Pandemia e poi dalle guerre in Ucraina e Medio Oriente. Si tratta di eventi terribili e non prevedibili, difronte ai quali le aziende italiane hanno dimostrato una forte resilienza. E sicuramente un aiuto arriverà dalle risorse del PNRR, anche in chiave PIL e occupazione. Ma il ruolo del private capital e degli operatori come noi, resta strategico per supportare le aziende e il rilancio del nostro Paese. Siamo uno dei principali operatori, leader negli investimenti alternativi, con circa 2 miliardi di euro di asset in gestione. GAC è una piattaforma di investimento indipendente, multi strategy, che mira a collegare il sistema finanziario con l’economia reale investendo in tre macro aree: infrastrutture energetiche e digitali, private debt e private equity”, prosegue.
“Poche settimane fa abbiamo organizzato un convegno a Bologna insieme ad Antares e con il patrocinio del MEF e dell’Associazione tra Fondazioni di Origine Bancaria dell’Emilia-Romagna proprio per dibattere circa gli strumenti per rilanciare le imprese italiane, un incontro che ha visto una forte adesione lato istituzioni e investitori, con l’obiettivo comune di sostenere il tessuto economico del nostro Paese, continuare a creare valore tutelando il know-how italiano e i livelli occupazionali. E lo facciamo concretamente: con i nostri fondi sosteniamo economia reale e occupazione, contribuendo a generare lavoro a oltre dieci mila persone. Sosteniamo le aziende con strategie di investimento in grado di garantire un ritorno agli investitori e un beneficio per tutti gli stakeholder”, precisa ancora.
De Blasio sottolinea poi l’importanza assunta dagli investitori istituzionali come volano economico: “I nostri investitori sono principalmente fondazioni bancarie, fondi pensione, compagnie di assicurazioni, e casse di previdenze e hanno iniziato a guardare al private capital con un occhio diverso: c'è sempre più consapevolezza relativamente all'importanza di investire nell'economia reale, anche sulla spinta data dai maggiori benefici fiscali. E dei rendimenti interessanti”.
“In generale è stato un anno buono per il nostro Gruppo, continuiamo a crescere. Anche se quest’anno è stato osservato un rallentamento generale del private equity che, dopo anni di crescita costante, ha iniziato a fare i conti con il rallentamento economico e le incertezze dei mercati, inflazione e aumento dei tassi di interesse. Sicuramente in questo scenario sono mancate le grandi operazioni e sul business pesano le valutazioni elevate, per cui è sempre più complesso portare a termine delle acquisizioni con una leva così onerosa”.
Nel nostro Paese, anche grazie al PNRR, stiamo assistendo a cambiamenti degli investimenti dei grandi player, anche nei fondi alternativi: “Oggi in Italia mancano degli specialisti nelle operazioni straordinarie in infrastrutture, settore in cui stanno prendendo piede i fondi di previdenza. Il rendimento di quest’asset class è interessante ed attrae i grandi investitori. L’andamento dei FIA è stato comunque positivo, perché tutte le nostre aziende partecipate dal nostro fondo di private equity hanno performato bene quest'anno, in linea con le nostre aspettative e nonostante l'inflazione. Le strategie e le scelte di investimento sono risultate vincenti, contribuendo a ottenere rendimenti interessanti per gli investitori. Siamo “inflation linked”, un prodotto “sexy” per gli enti di previdenza, che hanno una necessità sempre crescente di flussi”, conclude.