Fondi di investimento31 Ottobre 2023 15:34

Fia, i preferiti di Enti e Fondazioni. Ma il valore del Fondo dipende da periti indipendenti pagati dal Fondo stesso. Come chiedere all’oste se il suo vino è buono

Chiedere all'oste se è buono il suo vino? la risposta è quasi sempre certa e a guadagnarci è sempre l'oste. Un po come accade per il meccanismo dei Fondi di investimento alternativi, i cosiddetti Fia, andati molto di "moda" - soprattutto tra i neofiti - grazie agli alti guadagni 'promessi'.
Ma poi occorre vedere quando - dopo 10 o 12 anni - termina la vita del fondo e i nodi vengono al pettine. E anche gli euro rimasti, che a volte rischiano di essere pochi rispetto a quelli investiti.

Un fondo di investimento alternativo è un investimento collettivo in attività tangibili e non tangibili cosiddette "non standard", in cui sia il capitale degli investitori che i rendimenti vengono messi in comune.
Il Nav indica gli asset che compongono il fondo. Ma chi determina il valore degli asset? Per i legge i gestori dei FIA debbono affidare questo incarico a “Periti indipendenti”, persone fisiche o giuridiche iscritte in un albo professionale da almeno 5 anni e non in conflitto di interessi.
Sulla carta tutto bene, resta tuttavia il fatto che l’esperto è “indipendente” ma ad incaricarlo e pagarlo è lo stesso fondo che viene valutato.
In sostanza, pur utilizzando un perito indipendente e terzo, il perito viene comunque pagato dallo stesso committente che è chiamato a valutare.

Quando gli investitori investono in prodotti che non rientrano nell'etichetta "tradizionale" di azioni, obbligazioni e contanti, il mercato degli investimenti alternativi può offrire un’opportunità diversa - o appunto, 'alternativa' - a un fondo OIVCM (organismo di investimento collettivo in valori mobiliari).
I fondi di investimento alternativi comportano un grado di rischio maggiore rispetto ai fondi d'investimento tradizionali, ma sono interessanti per alcuni investitori grazie al potenziale di maggiore remunerazione, in genere investitori professionali o individui con un patrimonio elevato.

Tra i vantaggi dei FIA figura la flessibilità rispetto ai fondi d'investimento tradizionali, dato che possono includere sia beni non tangibili come hedge fund e private equity che beni tangibili come vino, orologi e oggetti artistici, francobolli e persino whisky, come legiferato in ambito comunitario dall'AIFMD, Alternative Investment Fund Managers Directive entrata in vigore nel 2013 con il decreto 231.

Tra gli svantaggi, invece figura un alto coefficiente VaR (value at risk), commissioni più alte e maggiore illiquidità. Tuttavia, sul tema “liquidità” esistono le cosiddette “liquid alts”, ovvero una categoria di investimenti alternativi concepiti per fornire una maggiore liquidità agli investitori, consentendo loro di utilizzare una strategia di investimento alternativa all'interno del proprio portafoglio.

Sono molti gli enti, le Fondazioni, e gli istituti previdenziali che hanno investito, negli ultimi anni, anche centinaia di milioni di euro.

Centinaia di milioni di euro il cui valore è stabilito da un valutatore pagato da colui che deve essere valutato.
In caso di mercato 'dopato' non aderente all'economia reale legata a chi lavora e produce di cui si è già sentito parlare tanto in passato, i contribuenti, i pensionati e gli investitori piu in generale potrebbero rischiare - si può ipotizzare - perdite importanti. Anche 50 o 60 milioni su una ipotetica cifra di 230 milioni di euro.

Ma per saperlo, occorre aspettare la fine del Fondo. Sperando che il meccanismo del controllato che paga il suo controllore funzioni sempre e non dia origine a meccanismi fuorvianti.

segue..