Energia27 Giugno 2022 11:40

Dal Consiglio dell’UE via libera alle nuove norme sullo stoccaggio minimo di gas

Le scorte dell'UE sono attualmente al 55,7% della capacità. I prezzi del gas in Europa rimangono ai massimi storici

Le nuove regole dell'Ue sugli obblighi minimi di stoccaggio del gas, che richiederanno agli Stati membri di riempire i siti di immagazzinamento almeno all'80% della capacità entro il 1° novembre di quest'anno, entreranno in vigore a breve dopo il via libera del Consiglio dell'Ue della scorsa settimana e in vista della pubblicazione a breve sulla Gazzetta Ufficiale europea. È quanto si legge su S&P Global.

Proprio oggi, infatti, il Consiglio ha dichiarato di aver adottato definitivamente il regolamento, che mira a garantire che i siti di stoccaggio del gas nell'UE siano riempiti prima della stagione invernale e che le scorte possano essere condivise tra gli Stati membri "in uno spirito di solidarietà".

Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe (GIE), nell'ottobre 2021 le scorte dell'UE erano pari ad appena il 77% della capacità e si sono ridotte al 25% a marzo. Mentre al 25 giugno i siti di stoccaggio sono risultati pieni al 55,7%. Le preoccupazioni per il riempimento dei siti di stoccaggio quest'estate hanno contribuito a far lievitare i prezzi in tutta Europa negli ultimi mesi. Il prezzo TTF month-ahead ha raggiunto il record di 212,15 euro/MWh l'8 marzo, secondo le valutazioni Platts di S&P Global Commodity Insights. L'ultima valutazione è stata effettuata il 24 giugno a 129 euro/MWh, con un aumento del 56% dall'inizio del mese e del 310% su base annua, secondo i dati di S&P Global. Oggi i prezzi si attestano invece sopra i 136 euro.

Il nuovo regolamento prevede che i siti di stoccaggio del gas debbano essere riempiti almeno all'80% della loro capacità entro il 1° novembre 2022 e al 90% entro il 1° novembre degli anni successivi. Complessivamente, l'UE cercherà di riempire l'85% della capacità totale di stoccaggio sotterraneo di gas nell'UE nel 2022, ha dichiarato il Consiglio.

Poiché le capacità di stoccaggio del gas e le situazioni nazionali variano notevolmente, a seconda della loro situazione, gli Stati membri potranno raggiungere parzialmente l'obiettivo di stoccaggio contando le scorte di GNL o di combustibili alternativi. Inoltre, per riflettere la situazione degli Stati membri con capacità di stoccaggio molto elevate rispetto al loro consumo interno di gas, l'obbligo di riempimento degli stock sotterranei sarà limitato a un volume corrispondente al 35% del consumo medio annuo di gas degli Stati membri negli ultimi cinque anni.

Alcuni Stati membri non dispongono di strutture di stoccaggio, pertanto il regolamento prevede che essi debbano stoccare il 15% del loro consumo interno annuale di gas in depositi situati in altri Stati membri. "Questo meccanismo rafforzerà la sicurezza del loro approvvigionamento di gas, condividendo al contempo l'onere finanziario legato al riempimento delle capacità di stoccaggio dell'UE", ha dichiarato il Consiglio.

Il regolamento prevede anche la certificazione obbligatoria di tutti gli operatori dei siti di stoccaggio sotterraneo di gas. "L'obiettivo di questa certificazione è evitare i potenziali rischi di influenza esterna sulle infrastrutture critiche di stoccaggio, che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'UE", ha dichiarato il Consiglio.

Una procedura di certificazione accelerata si applicherà ai siti di stoccaggio con capacità superiore a 3,5 TWh che sono stati riempiti a livelli inferiori alla media UE nel 2020 e nel 2021. Gli obblighi di riempimento della capacità di stoccaggio termineranno il 31 dicembre 2025, ma gli obblighi di certificazione degli operatori di stoccaggio continueranno ad applicarsi oltre tale data, ha dichiarato il Consiglio. È prevista una deroga per Cipro, Malta e Irlanda, a condizione che non siano direttamente interconnessi con il sistema del gas di altri Stati membri.