Energia21 Aprile 2022 09:36

Come è andata la trimestrale di Saipem

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem, presieduto da Silvia Merlo, ha approvato ieri il resoconto intermedio di gestione del Gruppo chiuso al 31 marzo 2022.

RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2022

Ricavi: 1.942 milioni di euro (1.618 milioni di euro nel primo trimestre del 2021)
EBITDA: 132 milioni di euro (73 milioni di euro nel primo trimestre del 2021)
EBITDA adjusted: 145 milioni di euro (88 milioni di euro nel primo trimestre del 2021)
Risultato operativo (EBIT): utile di 1 milione di euro (perdita di 49 milioni di euro nel primo trimestre del 2021)

Risultato operativo (EBIT) adjusted: utile di 14 milioni di euro (perdita di 34 milioni di euro nel primo trimestre del 2021)

Risultato netto: perdita di 98 milioni di euro (perdita di 120 milioni di euro nel primo trimestre del 2021)
Risultato netto adjusted: perdita di 85 milioni di euro (perdita di 105 milioni di euro nel primo trimestre del 2021)
Investimenti tecnici: 45 milioni di euro (67 milioni di euro nel primo trimestre del 2021)

Indebitamento finanziario netto comprensivo di lease liability IFRS16: 1.251 milioni di euro (1.541 milioni di euro al 31 dicembre 2021)

Indebitamento finanziario netto ante IFRS16 al 31 marzo 2022: 956 milioni di euro (1.223 milioni di euro al 31 dicembre 2021)

Acquisizione nuovi ordini: 2.356 milioni di euro (1.594 milioni di euro nel primo trimestre del 2021)

Portafoglio ordini residuo: 22.179 milioni di euro (22.733 milioni di euro al 31 dicembre 2021) che aumenta a 23.934 milioni di euro includendo il portafoglio ordini delle società non consolidate (24.682 milioni di euro al 31 dicembre 2021)

RIORGANIZZAZIONE: IMPATTI SUL REPORTING

La Società da gennaio 2022 si è dotata di una nuova organizzazione per 4 linee di business: Asset based services, Energy carriers, Robotics and Industrialized solutions e Sustainable infrastructures.

La nuova organizzazione supera quella divisionale, con l’obiettivo di una maggiore efficienza, di un controllo del rischio centralizzato e di uno sviluppo di modelli esecutivi innovativi e flessibili, in linea con le esigenze della transizione energetica.

Ai fini di facilitare la comprensione da parte del mercato finanziario dell’evoluzione della performance economico/finanziaria nel corso del 2022, anche nel contesto dell’operazione di aumento di capitale proposta all’Assemblea degli Azionisti dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022, la Società mantiene, in continuità con gli esercizi precedenti, la struttura di reporting basata su Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore e Drilling Onshore.

AGGIORNAMENTO SULLA GESTIONE 2022

I ricavi ammontano a 1.942 milioni di euro (1.618 milioni di euro nel primo trimestre del 2021) e l'EBITDA adjusted ammonta a 145 milioni di euro (88 milioni di euro nel primo trimestre del 2021). Il miglioramento si registra principalmente nel settore Engineering & Construction Offshore e nel Drilling sia Offshore che Onshore come commentato di seguito nel paragrafo “Analisi per settori di attività”.

I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto e i corrispettivi aggiuntivi relativi a varianti nei lavori di commessa e revisioni di prezzo richieste. Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente.

I corrispettivi aggiuntivi sono inclusi nell’ammontare dei ricavi quando hanno un’alta probabilità di riconoscimento nell’oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione con le relative controparti.

L’importo cumulato, prodotto in relazione allo stato di avanzamento dei progetti anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change orders e claim “pending revenues”), del settore Engineering & Construction al 31 marzo 2022 è pari a 171 milioni di euro, in diminuzione di 4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (175 milioni di euro).

Il risultato netto adjusted ammonta ad una perdita di 85 milioni di euro (perdita di 105 milioni di euro nel primo trimestre del 2021), in miglioramento di 20 milioni di euro. La variazione positiva registrata nel risultato operativo adjusted, 48 milioni di euro, e nel saldo della gestione finanziaria, 8 milioni di euro, è in parte compensata dal peggioramento nella gestione fiscale per circa 3 milioni di euro e delle partecipazioni per 33 milioni di euro. In particolare, il risultato delle partecipazioni risente principalmente delle variazioni contrattuali per un progetto in Estremo Oriente che determinano la rilevazione di certe attività direttamente dai partner della JV, e delle differenze cambio per progetti in Russia.

Il risultato netto registra una perdita di 98 milioni di euro (perdita di 120 milioni di euro nel primo trimestre del 2021) e sconta rispetto al risultato netto adjusted costi per l'emergenza sanitaria Covid-19 di 13 milioni di euro.

Nel corrispondente periodo del 2021 il risultato netto registrava una perdita di 105 milioni di euro e scontava rispetto al risultato netto adjusted costi per l'emergenza sanitaria Covid-19 di 15 milioni di euro.
Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo trimestre del 2022, principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading, ammontano a 45 milioni di euro (67 milioni di euro nel primo trimestre del 2021), e sono così ripartiti:

per l’Engineering & Construction Offshore 29 milioni di euro;
per l’Engineering & Construction Onshore 4 milioni di euro;
per il Drilling Offshore 4 milioni di euro;
per il Drilling Onshore 8 milioni di euro.

L’Indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2022 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 956 milioni di euro, che al netto del versamento effettuato dal socio Eni per 458 milioni di euro, registra un incremento di 191 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.223 milioni di euro), principalmente dovuto al rallentamento di alcuni progetti in esecuzione e allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione. L’Indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS16, pari a 295 milioni di euro, ammonta a 1.251 milioni di euro.

Il debito lordo, ante versamenti dei soci Eni e CDP Industria, al 31 marzo 2022 ammonta a 3.521 milioni di euro, la liquidità a 2.107 milioni di euro mentre la cassa disponibile ammonta a 752 milioni di euro.

MANOVRA FINANZIARIA - AGGIORNAMENTO

Nell’ambito della manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale di Saipem, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 24 marzo 2022, si riporta di seguito un aggiornamento degli interventi per sostenere il fabbisogno finanziario di breve termine della Società sino alla realizzazione dell’aumento di capitale di 2 miliardi di euro, prevista entro la fine dell’anno. In particolare:

in data 30 marzo 2022 il socio CDP Industria ha versato 188 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale;
in data 31 marzo 2022, il socio Eni ha versato 458 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale;
in data 31 marzo 2022 è stato sottoscritto il contratto di finanziamento relativo alla Liquidity Facility, garantita da Eni, e, a seguito del verificarsi delle condizioni sospensive al primo utilizzo della stessa, in data 4 aprile 2022 è stata erogata in favore della Società l’intera tranche A del relativo finanziamento, per un importo pari a 680 milioni di euro;
in data 31 marzo 2022 il Consiglio di Amministrazione di SACE SpA ha approvato la garanzia sulla SACE Facility nell’ambito di ‘Garanzia Italia’ per la quale sono state richieste e sono attese specifiche approvazioni ministeriali; tale facility sostituirà la Liquidity Facility garantita da Eni;
il socio Eni ha autorizzato la conversione dell’importo di 458 milioni di euro versato in conto futuro aumento di capitale in versamento a patrimonio netto - “riserva targata”.

In seguito ai versamenti di cui sopra, il debito lordo, al 31 marzo 2022 ammonta a 3.709 milioni di euro, la liquidità a 2.753 milioni di euro mentre la cassa disponibile ammonta a 1.398 milioni di euro.

Nel contesto della manovra finanziaria, in data 31 marzo 2022 la Società ha provveduto alla cancellazione della Revolving Credit Facility da 1 miliardo di euro.

In data 1 aprile 2022, S&P Global ha comunicato l’upgrade del rating creditizio di Saipem da BB- (CreditWatch Neg) a BB (Outlook positivo).

In data 5 aprile 2022 la Società ha effettuato il rimborso di un prestito obbligazionario in scadenza per un ammontare pari a 500 milioni di euro.

Infine, in vista dell’assemblea straordinaria del 17 maggio 2022 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la relazione illustrativa della situazione patrimoniale e finanziaria di Saipem SpA ai sensi dell’art. 2446 del Codice Civile e dell’articolo 74 del regolamento emittenti.

L’assemblea straordinaria del 17 maggio 2022 sarà chiamata a deliberare la riduzione del capitale sociale per perdite attraverso la riduzione del numero di azioni ordinarie con il raggruppamento delle stesse nel rapporto di 21 azioni ordinarie per ogni 100 azioni ordinarie, previo annullamento di n. 41 azioni proprie detenute dalla Società, e l’attribuzione al Consiglio di Amministrazione della delega, da esercitarsi entro il 31 marzo 2023, ad aumentare, in via inscindibile, il capitale sociale per 2 miliardi di euro da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio a pagamento.

PORTAFOGLIO ORDINI

Nel corso del primo trimestre del 2022, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 2.356 milioni di euro (1.594 milioni di euro nel primo trimestre del 2021). Il portafoglio ordini al 31 marzo 2022 ammonta a 22.179 milioni di euro (7.916 milioni di euro nell’Engineering & Construction Offshore, 11.919 milioni di euro nell’Engineering & Construction Onshore, 892 milioni di euro nel Drilling Offshore e 1.452 nel Drilling Onshore), di cui 6.596 milioni di euro da realizzarsi nel 2022.

La riduzione di backlog nell'Engineering & Construction Onshore rispetto al dato del 31 Dicembre 2021, comunicato il 25 Marzo 2022, è dovuta anche alla risoluzione di alcuni contratti soggetti a condizioni sospensive che non si sono concretizzate. Il piano strategico 2022-25 presentato il 25 marzo 2022 non prevedeva alcun contributo di questi progetti negli obiettivi economico-finanziari.

Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate al 31 marzo 2022 ammonta a 23.934 milioni di euro (7.954 milioni di euro nell’Engineering & Construction Offshore, 13.636 milioni di euro nell’Engineering & Construction Onshore, 892 milioni di euro nel Drilling Offshore e 1.452 nel Drilling Onshore), di cui 7.449 milioni di euro da realizzarsi nel 2022.

ACQUISIZIONI DOPO LA CHIUSURA

Come annunciato nel comunicato stampa del 6 aprile 2022, Saipem si è aggiudicata un contratto Engineering & Construction Onshore per conto Coral FLNG SA, per servizi di manutenzione dell’unità galleggiante Coral Sul FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) per la liquefazione del gas naturale nell'offshore del Mozambico.

CRISI RUSSIA – UCRAINA

La Società continua ad operare nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di sanzioni internazionali. La Società sta monitorando il continuo evolversi della situazione per valutarne gli impatti e ha attivato e continuerà ad attivare in funzione dell’evoluzione della situazione le opportune clausole contrattuali a protezione dei suoi diritti e interessi, verificando con clienti e partners le modalità con le quali agire in conformità con l’evoluzione delle sanzioni introdotte.

Sui progetti in Russia, il backlog complessivo al 31 marzo 2022 è pari a 1.777 milioni di euro, di cui 217 milioni di euro per progetti inclusi nel campo di consolidamento di Saipem.

AGGIORNAMENTO SULL’INCIDENTE RELATIVO ALLA GRU DELLA SAIPEM 7000

Nella mattina del 14 aprile 2022, come comunicato al mercato nella stessa data, al largo di Amoyfjorden (Norvegia), si è verificato un incidente che ha coinvolto la nave Saipem 7000. Dopo aver completato i test di posizionamento dinamico, la Saipem 7000 stava conducendo il test quinquennale di sollevamento della gru n.1, supervisionato dall’ente di classificazione RINA. L’incidente non ha coinvolto persone. Sulla base delle investigazioni preliminari condotte, il cavo di sollevamento principale della gru n.1 si è spezzato durante il test per cause ancora da determinare, rilasciando in mare il carico (2 bettoline) e il gancio principale della stessa gru. La nave, inizialmente inclinatasi a causa del rilascio, è tornata prontamente in posizione stabile e in sicurezza.

Le verifiche finora condotte non hanno evidenziato danni strutturali significativi oltre a quelli alla gru n.1. In particolare, è confermata l’integrità dello scafo della nave. La gru n.2, che non era coinvolta nelle operazioni di test, potrà essere messa in servizio al termine delle verifiche precauzionali in corso.

Sulla base delle informazioni disponibili è ragionevole prevedere che la nave Saipem 7000 possa tornare ad essere operativa a partire dal mese di giugno, anche se con un utilizzo parziale della capacità di sollevamento.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Tenendo conto di quanto sopra indicato, la Società non ha elementi che possano modificare i target economico-finanziari comunicati al mercato il 25 marzo 2022.