“Il caro energia sta creando, oltre ai danni diretti, anche un problema di competitività alle nostre aziende. Le imprese hanno finalmente, dopo anni di crisi, commesse e ordini, ma sono penalizzate da questi rialzi da record. Alcune industrie cosiddette “energivore”, come quelle della ceramica o del vetro, sono state costrette a sospendere le produzioni perché non sostenevano i nuovi costi. La Lega ha chiesto 30 miliardi di scostamento di bilancio da investire per sostenere le aziende: bisogna trovarli non per fare un favore a noi, ma per evitare che siano bruciati migliaia di posti di lavoro. Per evitare che il problema si proponga, è necessario intervenire subito per cambiare il mix energetico nazionale, liberandoci dalla dipendenza dall’estero per il 94%. Bisogna farlo rilanciando innanzitutto - raddoppiandola - la produzione nazionale di gas”.