In Parlamento15 Maggio 2024 11:43

Balneari, interrogazione De Luca (Pd): su iniziative per evitare procedura infrazione Ue

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01197

presentato da

DE LUCA Piero

testo di

Lunedì 13 maggio 2024, seduta n. 291

DE LUCA, GNASSI, UBALDO PAGANO, SIMIANI, BAKKALI e STEFANAZZI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. — Per sapere – premesso che:

il Consiglio di Stato, con sentenza n. 3940 pubblicata il 30 aprile 2024, è nuovamente intervenuto in materia di concessioni demaniali marittime, confermando come termine ultimo di durata delle concessioni in essere il 31 dicembre 2023, individuato dallo stesso Consiglio di Stato nel 2021 (Adunanza plenaria, sentenza n. 17 del 2021, passata in giudicato) e poi recepito dalla legge per la concorrenza 2021 (articolo 3 della legge n. 118 del 2022), prorogabile al 31 dicembre 2024 in presenza di ragioni oggettive che impediscono la conclusione della procedura selettiva. L'ulteriore proroga al 31 dicembre 2024, ovvero al 31 dicembre 2025, in caso di impedimenti alla conclusione delle procedure selettive, disposta dal Governo con il decreto-legge «Milleproroghe» (decreto-legge n. 198 del 2022, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 14 del 2023), dovrebbe essere disapplicata, in quanto contrastante con il diritto dell'Unione europea, per dare corso – rilevata la scarsità delle risorse disponibili – alle procedure selettive di assegnazione delle concessioni in un contesto realmente concorrenziale, in applicazione della sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 20 aprile 2023 (causa C-348/22);

gran parte degli enti locali sta proseguendo, tuttavia, con l'ulteriore proroga delle concessioni, stante il divieto, posto dall'articolo 1, comma 8, lettera b), dalla citata legge n. 14 del 2023, di procedere all'emanazione di bandi di assegnazione delle concessioni prima dell'adozione dei decreti legislativi relativi alla delega in materia di mappatura delle concessioni di beni demaniali, prevista dalla legge per la concorrenza 2021. Il termine di esercizio di tale delega, a sua volta prorogato, è peraltro scaduto;

il 16 novembre 2023, nell'ambito della procedura di infrazione (INFR (2020)4118) relativa alle concessioni balneari, la Commissione europea ha deciso di procedere ulteriormente, con un parere motivato ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea: la Commissione ha ritenuto gli interventi legislativi adottati dall'Italia successivamente alla lettera di costituzione in mora del 3 dicembre 2020, non risolutivi dell'incompatibilità della legislazione italiana con l'articolo 12 della direttiva sui servizi («Bolkestein») e con l'articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in quanto volti a riprodurre misure precedenti e a mantenere la validità delle concessioni balneari;

secondo la Commissione, anche i risultati del tavolo tecnico istituito dal Governo italiano per la mappatura delle spiagge – secondo cui la quota di aree occupate dalle concessioni demaniali corrisponderebbe attualmente solo al 33 per cento delle aree disponibili – non risultano idonei a dimostrare l'insussistenza della scarsità delle risorse naturali oggetto di concessioni (e di conseguenza l'assenza dell'obbligo di procedure selettive come richiede la citata direttiva);

a giudizio degli interroganti le azioni messe in campo dal Governo non hanno fornito nessuna soluzione ed hanno creato solo una situazione di grave incertezza normativa, che ricade sulle amministrazioni concedenti e penalizza fortemente gli operatori del settore, mettendo peraltro il nostro Paese al rischio di incorrere in una gravosa sanzione pecuniaria da parte dell'Unione europea –:

quali iniziative urgenti il Governo intenda promuovere per adottare immediatamente i necessari atti, anche di carattere normativo, che consentano agli enti concedenti di procedere all'emanazione dei bandi di assegnazione delle concessioni demaniali marittime, sulla base di criteri di ragionevolezza e trasparenza che tengano conto in particolare della storicità delle attività in essere, dei livelli occupazionali assicurati, degli impegni ambientali assunti, riconoscendo altresì un equo ed adeguato indennizzo per gli investimenti realizzati dai concessionari uscenti;

quali iniziative urgenti intenda adottare il Governo al fine di scongiurare l'irrogazione di eventuali sanzioni all'Italia nell'ambito della procedura di infrazione citata in premessa.
(3-01197)