Il 25 marzo il Convegno sull’Autotrasporto Lombardo che l’associazione organizza in provincia di Milano per chiedere un Progetto Autisti e un Piano Regionale per le Aree di Sosta
Le imprese dell’autotrasporto in Lombardia lavorano con tariffe che in media sono del 30-40% più basse di quelle indicate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per questo è fondamentale costituire subito un Tavolo Regionale per la Legalità, che sia promosso e coordinato dalla Regione. È una delle proposte che lancerà Assotir nel corso del Convegno sull’Autotrasporto Lombardo. Al meeting - che si svolgerà sabato 25 marzo all’UnaHotels Malpensa di Cerro Maggiore, in provincia di Milano.
Il settore dell’autotrasporto della Lombardia – ricorda l’associazione - rappresenta quasi il 16% di quello dell’intero Paese, e conta 12.278 imprese, per la maggior parte di piccole e medie dimensioni, che complessivamente danno lavoro a oltre 160.000 addetti. Questo settore riveste un’importanza strategica che va preservata, in modo che possa affrontare le sfide che si prospettano, a iniziare dalla transizione ecologica.
"La costante sotto tariffazione del trasporto - spiega Claudio Donati, segretario nazionale dell’associazione - è un’anomalia che va analizzata con attenzione, perché indica che ci sono dei rischi per la sicurezza del mercato. Inoltre, in alcuni casi è legata a fenomeni di illegalità, come sembrano confermare anche una serie di fatti di cronaca che avvengono con cadenza quasi quotidiana".
L’associazione chiede inoltre alla Regione - in quanto ente preposto alla formazione e alle politiche del lavoro - di costituire una cabina di regia per dar vita a un vero e proprio Progetto Autisti. "Il settore sconta una mancanza ormai endemica di autisti in tutta Italia - prosegue Donati. - Nella sola Lombardia mancano almeno 2mila addetti, ed è necessario intervenire con una molteplicità di azioni per raggiungere l’obiettivo entro questa legislatura".
Assotir chiede infine di varare un Piano Regionale per le Aree di Sosta per l’Autotrasporto. "Anche quello della carenza di aree di sosta dedicate è un problema che riguarda l’intero Paese - spiega Donati. "Al di là delle sporadiche e meritorie iniziative, l’Italia purtroppo è il fanalino di coda dell’Europa. Notiamo in generale un ritardo da parte delle singole Regioni. Quello che serve è definire un quadro regionale che, in coerenza con le indicazioni europee e nazionali sul tema, e grazie al coinvolgimento degli Enti Locali, individui le aree idonee nell’ambito del territorio regionale" conclude il Segretario Nazionale di Assotir.