Botta e risposta, a suon di ordinanze e delibere, tra il Comune di Roma e la Regione Lazio. Se il 27 marzo la giunta di Gualtieri ottemperava (parzialmente) la sentenza del Tar sulle auto d'epoca escludendo dalla possibilità di circolare a quelle iscritte ai registri storici solo prima del novembre del 2023, il 28 marzo la giunta consiliare della regione Lazio sconfessava il Comune di Roma chiedendo di ottemperare quanto deciso dal Tar.
Ovvero di "di ottemperare alla sentenza n. 15408/2023, pubblicata il 18/10/2023 e notificata in data 23 novembre 2023": le limitazioni alla circolazione di cui al presente articolo non si applicano ai veicoli di interesse storico e collezionistico di cui all’art. 60 del D.lgs. n. 285/1992 e ss.mm.ii. (Nuovo codice della strada).”
Il giorno dopo dunque che il Comune vietava alle auto storiche di circolare se non iscritte prima del novembre 2023, la Regione lo consentiva richiamando l'attenzione del Comune di Roma sull'ottemperanza ad una sentenza del TAR del Lazio che stabiliva chiaramente la libertà di circolazione delle vetture di interesse storico.
Una libertà che era stata limitata dalle decisioni comunali senza stabilire però il criterio con il quale veniva deciso di porre un limite ai soli veicoli registrati come storici prima del 1 novembre 2023, trascurando il particolare che spesso il restauro richiede anni di lavoro e dedizione oltre che fortuna nella reperibilità delle parti di ricambio che spesso risalgono ad oltre 30 anni prima. Arrecando inevitabilmente un danno in termini di iscrizioni ai registri storici come l'ASI.
I cittadini di Roma sembrano destinati a procedere sempre di più al buio.
Qui di seguito AGEEI pubblica la delibera della Regione Lazio.
Qui di seguito AGEEI pubblica l'ordinanza del Comune di Roma
DELIBERA 28 MARZO REGIONE LAZIO
Per saperne di più: