Energia20 Giugno 2022 15:32

Arte: un pay-as-bid con un cap per tipologia di fonte e garanzie Sace per il settore

Un pay-as-bid con un cap per tipologia di fonte e garanzie Sace per il settore. È quanto chiedono i rappresentati di Arte ascoltati oggi in audizione in Commissione Industria del Senato in merito alla comunicazione europea sulla sicurezza degli approvvigionamenti e i prezzi dell’energia. “Sugli extra-profitti c’è un grosso problema che va risolto ed è quello della competenza – ha detto Diego Pellegrino portavoce di Arte -. Nel mondo dell’energia lavoriamo per competenza e non è stato previsto all’interno della norma scaricando a valle sui nostri operatori. Abbiamo detto subito di cambiare il meccanismo di formazione del prezzo in borsa. Perché ormai l’apparato produttivo nazionale è cambiato non è più quello di 15 anni fa. Molti parlando di pay-as-bid ma non è la soluzione serve invece un pay-as-bid con un cap per tipologia di fonte”. A questo sistema “c’è un’alternativa, almeno leviamo l’onere di Co2 dalle fonti energetiche soprattutto dalle fonti rinnovabili lasciando insomma un marginal price leggermente modificato”.

Altro problema è quello delle garanzie per il settore, “visto che il sistema bancario si è tirato fuori dal nostro settore sarebbe fondamentale” “un supporto di Sace”. “Il distributore scarica il 100% delle sue inefficienze sul consumatore finale e su di noi e questo non viene mai detto. E ci mette 2 anni a rettificare i valori di energia in eccesso. È un sistema che va modificato, per fortuna la conciliazione ci sta dando una mano”.

Il presidente di Arte Marco Ferraresi ha invece richiamato l’importanza del carico di base per “evitare i pericoli di immissione spregiudicata di energia rinnovabili nella rete” dal quale ci si difende “con il mix di approvvigionamento da fonti fossili ma anche con sistemi di accumulo. In questo senso le comunità energetiche rappresentano una grande novità e una svolta epocale per la riduzione dei consumi Consigliamo di inserire un obbligo per le comunità di installare anche sistemi di accumulo”. Mentre sugli incentivi “ Occorre una politica nuova orientata dal diversificare le tecnologie in base alle caratteristiche morfologiche del territorio”. Infine il superbonus: “La situazione è vicina al collasso. In tal senso Arte propone una misura di urgenza per evitare di mettere fine alla misura attraverso una detraibilità triennale. Una seconda soluzione a lungo termine è di cassa in cui Arte propone la riduzione volontaria delle emissioni di CO2 degli edifici traslando gli interventi del superbonus all'interno di meccanismo autofinanziabile di emission trading”,