“Importante è l’attenzione alla dimensione internazionale e la vocazione dell’Università a trasmettere conoscenza e sviluppare coscienza critica e civile.
Centrale è l’idea di un Erasmus interno, di una circolarità e uno scambio di esperienze tra studenti dei nostri atenei. Sarebbe singolare che di fronte al successo crescente dell’Erasmus in sede europea vi fosse una chiusura dei nostri atenei. Importante per i nostri atenei è anche la circolarità e il movimento dei docenti per la crescita delle nostre università.”
Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2022/23 dell'Università degli Studi di Ferrara, il 632° dalla sua fondazione. Anno accademico all’insegna dello studenthousing, per non far scappare i cervelli italiani all’estero e attirare invece le menti più brillanti in Italia fornendo adeguati servizi e strutture accademiche, come altri paesi, Stati Uniti in primis, fanno da tempo.
“Il mondo oggi è totalmente differente rispetto a quaranta o cinquant’anni fa e questo richiede riflessioni. Ci sono elementi di profonda diversità nelle varie zone del mondo e queste differenze un tempo venivano assorbite all’interno dei territori locali, separatamente in ogni continente. Oggi non è più così, il mondo è diventato una unica comunità, sempre più interconnessa.
L’Onu ha esortato a riformulare l’educazione e l’istruzione per rendere il mondo adeguato alle sue condizioni attuali, per questo vi è una esigenza di approfondimento che compete alla dimensione scientifica ed educativa. L’università deve farsi carico di questo approfondimento.
All’epoca di Copernico c’era già questa comunanza di approfondimento e di studio. Qui a Ferrara abbiamo avuto ad esempio Copernico, polacco, e Paracelso, svizzero. Questo ruolo dell’Università è una esigenza globale. In tutto il mondo le università sono chiamate a elaborare riflessioni adeguate alle condizioni che abbiamo e agli scenari nuovi” conclude il presidente Mattarella.
Secondo gli ultimi dati Inps pubblicati a Novembre 2022, l'Emilia Romagna si trova al primo posto tra le regioni con il maggior numero di operai agricoli dipendenti: sono 13.036 le aziende agricole dell'Emilia Romagna che occupano operai agricoli dipendenti. Al secondo posto la Lombardia con 10.123. Emilia Romagna sul podio anche come numero di operai agricoli dipendenti dove sono 94.780. Al secondo posto il Veneto con 69.300.