“Copernico si specializzo in diritto canonico qui a Ferrara. Il tempo è l’unico bene di cui disponiamo ma è anche quello che tendiamo a perdere di più. Prendiamo allora a modello la vita di chi ha aperto un’era nuova per l’umanità e traduciamola adesso in azioni e parole. Per questo propongo due parole chiave: multidisciplinare e internazionale.”
Così Anna Maria Bernini, ministro università e ricerca in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2022/23 dell'Università degli Studi di Ferrara, il 632° dalla sua fondazione. Anno accademico all’insegna dello studenthousing, per non far scappare i cervelli italiani all’estero e attirare invece le menti più brillanti in Italia fornendo adeguati servizi e strutture accademiche, come altri paesi, Stati Uniti in primis, fanno da tempo.
“L’università di domani è sempre più legata alla multidisciplinarietà: fornire prospettive diverse all’interno di un percorso formativo e aggiungere contributi trasversali alla formazione di base e specialistica.
Il nostro tempo ci impone di sviluppare attività e abilità che sappiano gestire la complessità di un approccio alla conoscenza nuovo e sempre in divenire. L’università è la fabbrica del futuro, non solo luogo di formazione aperto e dinamico ma anche una comunità che favorisce la crescita della persona insieme alla sue competenze. Il nostro compito è aiutare gli studenti a coltivare e sciogliere dubbi.
Internazionalizzazione è l’altra parola chiave. Il viaggio è un elemento fondamentale per la nostra conoscenza. Nell’avvicinarci a culture differenti rafforziamo le nostre consapevolezze, nel confronto aperto e vivo facciamo crescere nuove idee e Ferrara lo sa bene.
Il nostro ministero sostiene attraverso programmi di mobilità la possibilità che studenti e ricercatori completino il loro percorso con una esperienza all’estero e mette in campo azioni per attrarre studenti e docenti da università straniere.
Siamo convinti della necessità di mettere a sistema le nostre solide competenze interne, consentendo agli studenti di trascorrere un periodo della loro formazione in un’altra università del nostro paese. È l’Erasmus declinato nella sua dimensione nazionale.”