Opere irrigue9 Luglio 2021 13:53

Anbi: Ocse riconosce le buone pratiche irrigue lombarde come modello internazionale

Le attività di ANBI Lombardia nel campo del monitoraggio delle risorse irrigue sono annoverate dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) tra le principali “best practice” nel campo della conoscenza a livello internazionale.

Il significativo riconoscimento è pubblicato nel “paper” n. 158 dal titolo “Costruendo la resilienza del settore agricolo italiano alla siccità”, a cura di Katherine Baldwin e Francesca Casalini.

La pubblicazione offre un’ampia analisi del contesto italiano, dove siccità sempre più frequenti  stanno minacciando il settore agricolo, che si trova quindi a dover costruire un percorso di resilienza a lungo termine.

Fra le attività individuate come fondamentali vi è soprattutto la conoscenza dettagliata dei sistemi di approvvigionamento irriguo e delle loro modalità di gestione.

Il “paper” evidenzia come le attività svolte con il Progetto ISIL - Indagine sui Sistemi Irrigui della Lombardia, promosso da ANBI Lombardia in collaborazione con l’Università Statale di Milano e con il sostegno della Regione, abbiano permesso di colmare grosse lacune conoscitive, ponendo le basi per una più oculata e mirata gestione della risorsa idrica in agricoltura. Anche il continuo monitoraggio delle derivazioni tramite la piattaforma regionale, progettata e gestita dal CeDATeR - Centro Dati Acqua e Territorio Rurale di ANBI Lombardia, è indicato come un determinante ausilio per la conoscenza e la quantificazione degli usi dell’acqua in agricoltura, nonché per supportare lo sviluppo di sistemi modellistici avanzati per le stime dei fabbisogni irrigui e per il supporto alle decisioni nella gestione della risorsa idrica.

E’ un riconoscimento internazionale, che certifica il nostro, costante impegno, ad ogni livello, per ottimizzare l’uso dell’acqua in agricoltura – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI) - Il futuro della risorsa idrica non può prescindere, nel rispetto delle priorità di legge, dalla mediazione fra i molteplici interessi, che ne sono coinvolti. Per riuscirci è necessaria la conoscenza.”

“Per ciò, accanto al Piano di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese, puntiamo alla realizzazione di una piattaforma, con cui costantemente monitorare i circa 131.000 chilometri di corsi d’acqua, gestiti da Consorzi di bonifica ed irrigazione, vale a dire un’infrastruttura strategica per lo sviluppo agricolo e l’equilibrio ambientale dell’Italia – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI - Per far questo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’opportunità irripetibile, perché il futuro sia già presente. Noi abbiamo progetti e visione per un nuovo modello di sviluppo, che abbia il territorio al centro.”