Energia15 Giugno 2022 12:08

Alleanza per il Fotovoltaico: Obiettivo 40GW si raggiunge installando impianti anche su terreni agricoli

“Non è possibile a nostro modo di vedere poter realizzare l’obiettivo” di 40 GW di nuovi impianti fotovoltaici “installando solo impianti sui tetti, una volta esaurita questa possibilità e una volta utilizzate tutte le aree industriali e quelle magari compromesse”. Lo ha dichiarato Alessandro Ceschiat di Alleanza per il Fotovoltaico in Italia all’audizione in Senato sulle Problematiche relative allo sviluppo e alla diffusione degli impianti fotovoltaici nelle aree agricole. “Per raggiungere gli obiettivi è necessario l’utilizzo con criterio di terreni agricoli. E quello che noi rileviamo è che questi terreni potrebbero continuare sia a svolgere la funzione agricola ma anche e insieme quella di produzione di energia con una compresenza di attività. Dal nostro punto di vista non vi è contrasto”, ha aggiunto Ceschiat spiegando di aver previsto investimenti complessivi “per 14 miliardi di euro senza bisogno di alcun incentivo, quindi il primo punto è il livello di investimento che possiamo garantire e quindi anche di posti di lavoro, e oltre 1 miliardo di euro per opere di sostenibilità per il territorio. Operiamo nel quadro di riferimento europeo e della strategia energetica nazionale”.

“Noi non vogliamo in alcun modo toccare terreni dove ci sono produzioni di eccellenza anche perché questi terreni non vengono dati a noi, sarebbero troppo cari – ha precisato Ceschiat -. Noi proponiamo di stabilire un quadro regolatorio in modo chiaro e preciso, ci riferiamo al position paper delle altre associazioni come Anie Rinnovabili, Elettricità Futura e Italia Solare. Bisogna poi distinguere tra agrivoltaico incentivato e non incentivato”, in cui il secondo “può dare un contributo importante grazie alla sua doppia funzione di attività agricole e produzione di energia. Prevediamo dei criteri per quanto riguarda l’agrivoltaico incentivo con la definizione di attività agricola che può essere in senso stretto, pastorale o apicoltura, sia su area agricola utilizzata che inutilizzata. Potremmo riportare l’attività agricola anche su terreni attualmente inutilizzati”, ha precisato Cerschiat.