Politica11 Aprile 2022 10:03

Al via oggi la missione italiana di Draghi in Algeria: più forniture di gas sul piatto

Parte oggi la missione del presidente del Consiglio, Mario Draghi in Algeria, per incontrare il presidente della Repubblica, Abdelmadjid Tebboune. Il focus principale è sulle forniture aggiuntive di gas che il paese nordafricano dovrebbe garantire al nostro paese per sostituire il più rapidamente possibile il combustibile russo.

Per questo Draghi comincerà la sia missione a partire dalle 13.30, orario previsto di arrivo all'aeroporto internazionale Houari Boumédiène di Algeri. Alle 14.10 è in programma la visita al Monumento del Martire e alle 14.30 l’arrivo al Palazzo presidenziale "El Mouradia" per l'incontro con Tebboune. Alle 18.30 Draghi incontra la comunità italiana in Algeria presso l'Ambasciata d'Italia ad Algeri e, alle 19.20, cenerà con Tebboune presso la residenza di Stato del presidente. Ad accompagnarlo ci saranno anche i ministri della Transizione ecologica Roberto Cingolani e degli Esteri Luigi Di Maio

Con la firma degli accordi di oggi l’Italia potrebbe riuscire a importare tra i 9 e gli 11 miliardi di metri cubi in più di gas e tagliare di un terzo le forniture russe rimpiazzando Mosca dal podio dei fornitori. Al momento da Mosca arrivano 29 miliardi di metri cubi l’anno mentre l’Algeria è al secondo posto con 21 miliardi di metri cubi. I volumi aggiuntivi non dovrebbero comportare problemi visto che il nostro paese è collegato all’Algeria dal gasdotto TransMed che si collega alla dorsale italiana a Mazara del Vallo in Sicilia, passando prima in Tunisia e attraversando il Mar Mediterraneo.

Secondo i dati del Mite, già a gennaio l’Algeria è stato il paese da cui abbiamo importato più gas: su 9,7 mld di metri cubi importati solo 1,7 sono arrivati dalla Russia mentre erano stati quasi il doppio nel 2021.

Una prima missione italiana in Algeria c’era stata già a fine febbraio con il ministro Di Maio accompagnato dall’ad Eni Claudio Descalzi. Proprio il gruppo italiano in una nota la scorsa settimana aveva informato della volontà comune con il gruppo pubblico algerino di idrocarburi Sonatrach di accelerare nuovi progetti di petrolio e gas nell'area di Berkine Sud, per una prima produzione a luglio, a soli tre mesi dall'entrata in vigore del contratto, lo scorso 6 marzo. Secondo Eni, le attività quest'anno consentiranno un "aumento significativo" della produzione nazionale di idrocarburi dell'Algeria. Eni lavorerà con Sonatrach anche su progetti di energia rinnovabile, per ridurre l'impronta di carbonio delle proprie attività. Il gruppo italiano è presente in Algeria dal 1981 e vanta una produzione propria di 100.000 barili di petrolio equivalente al giorno.