Energia28 Dicembre 2022 14:23

La Turchia scommette sul gas del Mar Nero per ridurre la dipendenza dall’import

La Turchia ha annunciato a inizio settimana, una nuova scoperta di ga nel Mar Nero a Caycuma-1 e ha aggiornato le stime per un giacimento già scoperto nel bacino, Sakarya, in quello che potrebbe essere un passo importante per il paese nella riduzione delle importazioni di combustibile e nella diversificazione delle sue fonti energetiche. Le riserve di gas naturale della Turchia nel Mar Nero sono ora aumentate a 710 miliardi di metri cubi, ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

"A seguito dell'analisi dei dati, abbiamo rivisto la riserva precedentemente dichiarata di 540 miliardi di metri cubi a 652 miliardi di metri cubi", ha detto Erdogan a  Reuters. "Con la nuova scoperta a Caycuma-1, la nostra riserva di gas nel Mar Nero è aumentata di 170 miliardi di metri cubi e raggiunge i 710 miliardi di metri cubi", ha affermato Erdogan.

“Questa nuova scoperta aprirà la porta a nuove scoperte. Inizieremo a perforare nuovi pozzi il prima possibile", ha detto Bloomberg citando le parole di Erdogan pronunciate in una conferenza stampa dopo la riunione di gabinetto. Il giacimento di gas di Sakarya è sulla buona strada per produrre il primo gas già dal prossimo anno, aveva dichiarato a novembre il leader turco.

La Turchia si sta anche preparando a ospitare potenzialmente un hub del gas russo e di altro tipo, che, tuttavia, potrebbe non essere politicamente accettabile per l'Ue. Da quando Putin ha suggerito per primo la creazione dell'hub, i due Paesi non hanno perso tempo e hanno  incaricato  in ottobre i rispettivi regolatori dell'energia di iniziare immediatamente i lavori tecnici per trasformare in realtà la proposta russa.

"Attualmente Gazprom sta lavorando attivamente con i colleghi turchi, con altri potenziali partecipanti a questo progetto provenienti da altri paesi - ha detto Novak in un'intervista al canale televisivo Rossiya-24 di venerdì -. Poiché ad oggi sono in corso forniture all'Europa in direzione sud sia dall'Algeria, sia dal Qatar e dall'Azerbaigian, fondamentalmente, la questione della creazione di un hub riguarda il fatto che possono partecipare non solo i fornitori russi, ma anche altri esportatori", ha scritto TASS citando Novak.