"Dopo i primi giorni di emergenza, per salvare le vite e curare i primi feriti, siamo arrivati alla seconda tappa, quella della ricostruzione, partita 2 giorni fa dopo la riunione presieduta da sua Maestà il Re. Stiamo parlando di gravi danni subiti nelle zone colpite, con oltre 500 scuole inutilizzabili, abitazioni danneggiate e con quasi 300mila persone colpite direttamente dal sisma".
Così, in una intervista ad AGEEI, l'ambasciatore del Marocco Youssef Balla, sullo stato degli interventi nelle zone colpite dal sisma di 6.8 di magnitudo dello scorso 8 settembre.
"Il Marocco ha già avviato degli aiuti diretti alle popolazioni, come prime misure: quasi 300 dollari a famiglia per la durata di un anno per le prime necessità, mentre per la ricostruzione abbiamo messo a disposizione 14mila dollari per ogni casa danneggiata. Certamente la prima misura è la ripresa della scuola, che rappresenta anche la determinazione del paese a riprendere il prima possibile la vita sociale ed economica. Ci sono diverse iniziative messe sul campo, come lo spostamento di studenti, insegnanti e amministrativi a Marrakesh, per proseguire l'anno scolastico. Ma abbiamo creato scuole alternative anche sul posto, con oltre 200 grandi tende, con tutte le comodità. Inoltre abbiamo attivato "scuole mobili" su camion che si spostano in tutti i paesi: per noi i bambini e la scuola sono il futuro".
Terremoto, Balla: Marocco mai rifiutato aiuti. Qualcuno strumentalizza. VIDEOINTERVISTA