"Le polemiche sul rifiuto agli aiuti sono sterili e strumentalizzate, che non fanno onore alle persone che la stanno diffondendo, perché non corrisponde alla realtà e colpisce il dolore di un paese. Non abbiamo mai rifiutato aiuti, abbiamo inviato ringraziamenti ai nostri paesi amici attraverso due comunicati che danno il benvenuto agli aiuto. Qualcuno non ha voluto però ammettere che il Marocco è un paese emergente che ha gli strumenti interni per rispondere alla catastrofe subita, che sappiamo gestire con mezzi propri. Ci sono però delle tappe dell'emergenza: dobbiamo valutare le situazione e coordinare. Abbiamo iniziato con una prima tappa, attraverso la nostra capacità nazionale e anche l'OMS ha confermato che la situazione sanitaria è sotto controllo.
Così ad AGEEI Youssef Balla, ambasciatore del Marocco in Italia in merito al terremoto che ha recentemente colpito il paese.
"Nella seconda tappa abbiamo deciso di fare appello ai paesi che hanno presentato proposte adatte al contesto e ai bisogni del momento e che sono la Spagna, Gli Emirati, il Qatar e il Regno Unito. Ma le valutazioni continuano e se ci sarà bisogno faremo appello anche ad altri paesi. Si tratta di un approccio conforme agli standard internazionali e che cerca di ottimizzare la cooperazione, rafforzare il coordinamento ed evitare problemi che accadono spesso in queste situazioni: troppi aiuti possono causare il fallimento degli interventi".