"Questa è una città che ha gravissimi problemi sul ciclo dei rifiuti, frutto di mancate politiche degli ultimi 20 anni, dove hanno governato tutti, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Non condividiamo la scelta del termovalorizzatore perché fa passare la città dalla dittatura della discarica di Malagrotta a quella di un inceneritore che gestirebbe per 20 anni 600mila tonnellate di rifiuti, bruciandoli".
Così ad AGEEI Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione della manifestazione organizzata da Legambiente a Roma contro la costruzione del termovalorizzatore proposto dalla giunta Gualtieri.
"Legambiente Lazio, insieme a Cigl Roma e Lazio, hanno presentato un piano industriale alternativo che prevede 6 impianti industriali di economia circolare da realizzare in alternativa al termovalorizzatore, per riciclare i rifiuti che finiscono nei cassonetti dell'indifferenziata che sarebbero in grado di riciclare le plastiche miste, i prodotti assorbenti per le persone, le terre da spazzamento, i rifiuti da costruzione. Tutti rifiuti che andrebbero ad alimentare l'impianto di termovalorizzazione per produrre energia e che secondo noi che andrebbero portati negli impianti industriali, che gli darebbero nuova vita come vuole l'Europa, che nei PNRR non finanziava ne discariche, ne impianti di trattamento meccanico ne inceneritori, ma solo quelli di economia circolare, quelli vorremmo si realizzassero in questa città".
SUL TERMOVALORIZZATORE: