Roma - Roma - Pnrr, Sangiuliano recupera tempo perduto dalla Sogin di Artizzu e 'salva' Recovery Art grazie a caserme Carabinieri
Il Mic di Gennaro Sangiuliano 'salva' il Recovery art. Ma senza Sogin. Da quanto apprende AGEEI il ministro dei Beni Culturali è riuscito, in corner, nonostante il tempo perduto a causa del comportamento dell'attuale governance della Sogin - come è emerso dalla documentazione interna di cui AGEEI è venuta in possesso - , a riparare non solo le opere d'arte come previsto dalla misura del PNRR, ma anche la misura stessa che rischiava altrimenti di naufragare.
Sempre da quanto si apprende, le opere d'arte originariamente destinate agli stabilimenti della Sogin di Garigliano e di Bosco Marengo - come da accordi già firmati e come era previsto dai decreti di approvazione - troveranno casa in due caserme dei Carabinieri, una al Sud Italia e una al Nord.
La corsa contro il tempo intrapresa dall'Amministrazione Sangiuliano a fronte dei ritardi gestionali della Sogin di Artizzu - che più volte aveva sollecitato la Sogin e al quale inizialmente non era stato detto che nello stabilimento deputato ad ospitare le opere d'arte erano state ritrovate 190 tonnellate di scorie radioattive - ha permesso all'Italia di non rinunciare ai fondi del PNRR stanziati per il ricovero delle opere d'arte.
La Sogin infatti, comunica - come evidenzia il Mic - la non fattibilità del progetto previsto dal PNRR "a distanza di quasi dodici mesi dalla sottoscrizione degli accordi". Ovvero il 14 febbraio 2024 verbalmente e il 19 febbraio formalmente tramite lettera firmata dall'amministratore delegato Gian Luca Artizzu. Ma - dal verbale di cui è venuta in possesso AGEEI datato 6 settembre del 2023 riferito alla riunione del 4 settembre - la governance, già a conoscenza della non fattibilità del progetto, "concordava" la versione da dare al Mic. Ovvero 5 mesi prima di renderlo noto al ministero di Sangiuliano.
In un verbale interno alla Sogin datato 7 settembre 2023, emerge come - a seguito del ritrovamento di scorie radioattive all'interno dello stabilimento di Bosco Marengo - venga "concordata" la versione da dare al Mic in merito alla possibilità della Società del nucleare di adempiere agli accordi presi entro i termini previsti. Ovvero: "a causa di stravolgimenti aziendali portati dal cambio vertice si sta definendo una nuova strategia di azione con i nuovi direttori".
VERBALE RIUNIONE SOGIN 6.9.2023
Ma la lettera inviata al Mic per comunicare l'effettivo stato delle cose e dunque l'impossibilità a procedere, è datata 19 febbraio del 2024: "come anticipato nel nostro incontro del 14 febbraio u.s., a seguito di attività di “due diligence” ed alle analisi conseguenti all’insediamento della presente amministrazione, abbiamo preso visione ed analizzato approfonditamente la partecipazione di Sogin S.p.A al piano di “Recovery Art” MIC|MIC_UDCM_SEG_MINISTRO|21/02/2024|0004652-A - Allegato Utente 2 (A02) finalizzato, nel nostro caso, alla messa a disposizione ed adeguamento di spazi all’interno di due dei nostri siti in smantellamento nucleare, per poter essere adibiti a deposito di opere d’arte in caso di calamità naturale e altri servizi connessi, fra cui laboratori di restauro e altre attività", scrive Artizzu. "Dall’analisi effettuata, tuttavia, emergono una serie di difficoltà che ci corre l’obbligo di segnalare alla Vostra diretta attenzione, a quella del MEF, nostro azionista unico, ed al Ministero responsabile dei nostri indirizzi strategici, il MASE".
LETTERA SOGIN AL MIC 19 02 2024
Il Mic risponde immediatamente - manifestando 'disappunto' - a Sogin mettendo in conoscenza il ministero azionista, il Mef di Giancarlo Giorgetti, e il ministero deputato a vigilare sull'operato della Sogin, ovvero il Mase di Gilberto Pichetto Fratin: "merita puntualizzare che la previsione dei predetti interventi nell'ambito della linea di azione 4 dell'investimento 2.4 ha fatto seguito a una proposta avanzata da codesta società [la Sogin -ndr] in sede di predisposizione del PNRR con la quale si assicurava la disponibilità di edifici liberti e decontaminati e, quindi, idonei a essere destinati all'uso..". E poi ancora, da parte del ministero di Sangiuliano: "La stessa formalizzazione degli accordi del marzo 2023 ha fatto seguito a complesse attività di analisi tecnica, amministrativa e giuridica oltreché a numerosi confronti con i competenti uffici del ministero della Cultura nel corso dei quali codesta società ben consapevole dei target dell'investimento 2.4 ha sempre rappresentato la fattibilità degli interventi nei termini imposti dal quadro normativo e programmatico di riferimento del PNRR".
LETTERA MIC A SOGIN, MEF E MASE 28 03 2024
E infine, scrive sempre il Mic in risposta ad Artizzu e al Mase e al Mef: "in ragione di quanto sopra non può pertanto non esprimersi disappunto in merito alla circostanza che solo con la nota in oggetto, a distanza di quasi dodici mesi dalla sottoscrizione dei citati accordi, codesta società [...] ha rappresentato l'impossibilità di garantirne la realizzazione entro la scadenza del 30 06 2026".
"Ciò considerato, nel prendere necessariamente atto della tardiva rivalutazione della non fattibilità degli interventi, si comunica che questa Amministrazione porrà in essere gli atti consequenziali alla richiesta formalizzata con la nota in oggetto di 'soprassedere alla esecuzione' degli accordi già sottoscritti tra il ministero della Cultura e codesta Società facendo in ogni caso salva la responsabilità di quest'ultima per l'eventuale impossibilità di garantire, tramite l'individuazione e il finanziamento di altri interventi, il raggiungimento dei target dell'investimento 2.4 Linea d'azione 4".