News13 Settembre 2023 16:14

Meloni: avere cura ambiente si traduce in attenzione in coloro che lo vivono

La premier nel libro-intervista con il direttore de 'Il Giornale', Alessandro Sallusti: "È stupido che noi spingiamo follemente all’insù solo i nostri standard facendo finta che il resto del mondo non esista, perché piano piano rischiamo di portarci fuori dal mercato".

"La prima regola per salvare l’ambiente è viverci, e curarlo ventiquattr’ore al giorno per trecentosessantacinque giorni all’anno, il che però è bello a dirsi e meno facile a farsi. Quindi avere a cuore l’ambiente significa innanzitutto avere attenzione per gli uomini e le donne che con grandi sacrifici in quell’ambiente hanno deciso di starci come sentinelle della civiltà progredita e per scongiurare spopolamento e abbandono". Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel libro-intervista con il direttore de 'Il Giornale', Alessandro Sallusti, dal titolo 'La versione di Giorgia', edito da Rizzoli.

"Non salveremo una sola pianta né un solo animale selvatico se non mettiamo economicamente e socialmente al sicuro gli agricoltori, gli allevatori, i pastori, gli abitanti dei borghi, i piccoli imprenditori dell’economia rurale e turistica. In altre parole, sono loro i veri difensori dell’ambiente, e un governo conservatore ha il dovere di essere al loro fianco. Roger Scruton lo ha spiegato molto meglio di quanto possa fare io: 'L’ambientalismo è la quintessenza della causa conservatrice, l’esempio più vivo nel mondo, così come lo conosciamo, di quel partenariato fra i morti, i vivi e i non ancora nati'. È uno dei tuoi slogan più famosi e ripetuti: 'Siamo per la natura con l’uomo dentro'. E come tutte le cose scontate, di questi tempi sembra un concetto rivoluzionario. Ma non mi stupisce, perché un altro concetto che mi è capitato di ripetere spesso è: 'In un’epoca come questa, l’unico modo di essere ribelli è essere conservatori, ovvero preservare ciò che siamo'. Quindi, siccome noi siamo il nostro pianeta, è impossibile che un conservatore non si adoperi per consegnare ai suoi figli la terra in condizioni quantomeno non peggiori di come l’ha ricevuta", ha sottolineato Meloni.

La presidente del Consiglio si è poi soffermata sull'ambientalismo: "Non c’è necessità di una lotta e di catastrofismi ne vedo di un solo genere: Greta Thunberg, per fare un esempio, in un post su Twitter del 2018 di recente cancellato, aveva ipotizzato la fine del mondo nel 2023. Milioni di giovani e non le avevano creduto, penso in assoluta e ingenua buonafede".

"Io ho in mente un’Europa forte e sana. Al nostro interno ce la possiamo giocare tra di noi sui vari argomenti, come sta succedendo sui motori a scoppio e sui biocarburanti, e mi sembra una cosa del tutto normale, ma verso l’esterno dobbiamo cercare un compromesso insieme, con buon senso e pazienza, ma dobbiamo essere granitici. È stupido che noi spingiamo follemente all’insù solo i nostri standard facendo finta che il resto del mondo non esista, perché piano piano rischiamo di portarci fuori dal mercato. Lavoriamo alle giuste regole che corrispondano a obiettivi reali raggiungibili in orizzonti temporali credibili da tutti gli interessati al commercio globale. Questo significherebbe guidare il cambiamento, la famosa transizione energetica con l’uomo dentro. Il resto, nella migliore delle ipotesi, è ideologia, nella peggiore il tentativo di colonizzarci", ha concluso la Meloni.