Politica29 Aprile 2022 09:29

Fontana (Mite): EastMed diversificherebbe rotte gas ma non ci sono tempi certi di realizzazione

In merito al quesito posto concernente la posizione del Governo riguardo il progetto di gasdotto EastMed, si rappresenta quanto segue. Per quanto concerne la possibile interruzione dei flussi di gas russi, causato dal conflitto Russia-Ucraina, occorre rappresentare che il Governo ha già intrapreso, molteplici iniziative, fra cui l'incremento dei volumi di importazione tramite gasdotti che hanno il punto di approdo nelle regioni meridionali. Nell'ambito delle diverse valutazioni condotte per incrementare la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali è certamente presa in considerazione anche l'eventuale realizzazione dell'interconnessione EastMed-Poseidon”. È quanto ha detto la sottosegretaria al Mite Ilaria Fontana rispondendo ieri a un’interrogazione in commissione Attività produttive alla Camera. “Il gasdotto in oggetto, di cui sono promotori Edison e la società greca DEPA, trasporterebbe gas naturale dai bacini del Levante, che incidono nei territori di Israele, Cipro e in prospettiva Egitto, verso la Grecia, e da qui si collegherebbe al gasdotto Poseidon, anch'esso da realizzare, con approdo in Italia – ha aggiunto -. Il progetto avrebbe una capacità iniziale di 10-12 miliardi di metri cubi l'anno, con la possibilità di essere incrementata sino a 20. Al riguardo, si fa presente che il tratto italiano del gasdotto è già stato autorizzato il 2 maggio del 2011 con decreto del Ministro dello sviluppo economico, allora competente in materia, previa pronuncia di compatibilità ambientale positiva del 2 agosto 2010. Attualmente, tale tratto italiano non è stato realizzato e, con decreto del 26 marzo 2021, è stata disposta la proroga del termine per l'avvio dei lavori al 1° ottobre 2023”.

Sul progetto inoltre, “è ancora in corso una seconda fase di studi relativa alle attività ingegneristiche, di indagine marina, autorizzative e regolatorio-commerciali, necessarie per l'avvio della fase realizzativa dell'opera vera e propria. La conclusione di questa fase di studio è prevista per la fine del 2022 ed è finalizzata, appunto, a verificare la fattibilità tecnica, economica e commerciale dell'iniziativa – ha aggiunto Fontana -. Si rappresenta che le esplorazioni sono in fase di stallo, sia a causa della pandemia COVID-19, sia soprattutto a causa delle tensioni geopolitiche nell'area. Al netto delle criticità di carattere politico ed economico, il progetto EastMed si porrebbe in linea con la strategia di diversificazione delle rotte del gas, con la azione di rafforzamento verso i Paesi già fornitori, come Algeria e Libia, e con l'ipotesi di fare dell'Italia un vero hub europeo dell'energia, valorizzando il bacino mediterraneo e, in particolare, la sua sponda meridionale. Atteso ciò, occorre tenere presente che la realizzazione dell'infrastruttura richiede l'accordo di tutti i paesi sui quali insiste l'infrastruttura e, pertanto, non si possono prevedere i tempi certi di realizzazione”, ha concluso la sottosegretaria al Mite.