AGEEI TV19 Settembre 2023 13:25

Enpaia, Palermo, ACEA: Italia indietro su investimenti, serve regia unica. Pianificazione sia nazionale. VIDEOINTERVISTA

“Credo che in questo forum si sia affrontato un tema importante che è quello della pianificazione, anche di quelli che possono essere gli interventi. Interventi che vanno su molteplici assi. Il primo è sicuramente quello degli investimenti dove l'Italia è molto indietro. Investimenti che devono essere diffusi sul territorio, però coordinati in una regia unica.”

 

Cosi ad AGEEI Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato e Direttore Generale Acea, in occasione del Forum Enpaia in corso a Roma.

“Questo Governo si sta muovendo e ritengo che i passi che sono stati fatti - soprattutto negli ultimi mesi - siano molto incoraggianti. In questo, come Acea, siamo il primo operatore idrico nazionale. Vogliamo dare e stiamo dando il nostro contributo in una logica di pianificazione integrata e soprattutto una pianificazione che superi gli ambiti locali, che abbia una dimensione quanto meno regionale, possibilmente nazionale.

Io credo che anzitutto il problema dell'intelligenza artificiale è sempre più importante a livello globale, e ci sta indicando una cosa, ossia che serve sempre più acqua. Basta vedere quanta acqua consumano i server a livello mondiale e quanto perciò sarà importante gestire questo tema. A sua volta, l'intelligenza artificiale può chiaramente essere molto utile per ottimizzare la gestione del ciclo idrico integrato. Noi la stiamo iniziando a utilizzare. Credo che siamo avanti in questo e i risultati sono sorprendenti.

Il settore agricolo e l'acqua sono strettamente legati da sempre e in questo ambito credo che la sfida sia sempre più il riutilizzare l'acqua. E' meglio ottimizzare quella che cade perché oggi in Italia piove in misura diversa in luoghi diversi, per cui bisogna adeguare le infrastrutture a questo che è una sorta di cambiamento climatico e di distribuzione dell'acqua sul nostro Paese.

L'altro aspetto è quello di incrementare il riuso. Oggi è bassissimo: in Italia l'acqua che esce dai depuratori è un'acqua perfettamente potabile e può aiutare tantissimo a ridurre il bilancio e anzi ad ottimizzare il bilancio idrico nazionale. Oggi le reti sono a livello comunale, a volte provinciale. Questo significa che le possibilità di utilizzo e di ottimizzazione, anche della disponibilità, sono fortemente limitate da questo. Più si sviluppa una rete collegata e più si può gestire al meglio la risorsa dove c'è oggi. Anche quest'anno vi sono state situazioni in cui in alcune regioni si sono dovute aprire le dighe quando mancava acqua altrove invece di trasportarla con le autobotti. Sarebbe bello avere una rete integrata”.

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