Politica4 Aprile 2022 11:43

Cingolani: “Carta siti deposito nucleare è su mio tavolo”. Allo studio misure contro caro-bollette imprese

La Carta nazionale delle aree idonee (Cnai) a ospitare il Deposito nazionale per i rifiuti radioattivi "l'ho ricevuta qualche settimana fa ma con la complicazione di questo periodo ha reso un po' più difficile l'analisi di altre questioni. Ce l'ho sul tavolo a brevissimo tireremo fuori tutto quanto". Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani a 24 Mattino su Radio 24 a proposito del documento ricevuto dalla Sogin, l'azienda di stato che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. Nel corso della chiacchierata in radio, il ministro si è naturalmente soffermato sui temi principali di questo periodo come il caro bollette, il gas e le rinnovabili.

SUL CARO BOLLETTE ALLO STUDIO MISURE PER IMPRESE

Le azioni in campo in aiuto delle imprese "sono costantemente in fase di lavorazione. Aspettiamo a breve, in un paio di settimane la nuova direttiva Repower Eu perché fare prezzo dell'energia e del gas sono situazioni che vanno affrontate a livello europeo perché è un mercato globale. L'Italia si è fatta promotrice del prezzo limitato che potrebbe cambiare tutto, sono allo studio diverse misure e bisogna fare i conti anche con le disponibilità finanziarie. Ci stiamo lavorando", ha detto il ministro della Transizione ecologica.

MADRE TUTTE BATTAGLIE È PRICE CAP INTERNAZIONALE SUL GAS

"La partita si gioca sul fatto che il gas ha dei prezzi elevatissimi in parte per i prezzi mercato e in parte per le speculazioni. Il gas a sua volta determina il prezzo dell'energia elettrica e quando costano molto anche la manifattura costa moltissimo. La madre di tutte battaglie è avere un limite al prezzo del gas che deve essere internazionale, perché se mettessimo un limite, un price cap solo nazionale, gli esportatori direbbero non vendiamo in Italia perché non ci conviene e saremmo fuori dal giro", ha precisato Cingolani a 24 Mattino su Radio 24 ribadendo che "stiamo facendo una battaglia molto forte a livello europeo. Se fosse una cosa europea avrebbe più senso perché l'Europa importa i 3/4 del gas mondiale e ha una tale forza commerciale come acquirente da poter determinare anche i prezzi di mercato". Per Cingolani, "seconda cosa importante è disaccoppiare il prezzo dell'energia elettrica dal prezzo del gas" perché le energie rinnovabili costano meno del gas "perché devono essere quotate a prezzo del gas? Forse questa seconda operazione può essere nazionale ma la prima deve essere internazionale".

SU RINNOVABILI TEMPO DELLE CHIACCHIERE È FINITO

Infine le rinnovabili: "Siamo arrivati a momento clou, non abbiamo in questo momento alternative all'indipendenza energetica e abbiamo una emergenza ecologica altrettanto importante. Tutti parlano delle rinnovabili, il tempo delle chiacchiere è finito", ha chiosato il ministro parlando degli ostacoli burocratici di Regioni e Sovrintendenza alle rinnovabili e rilevando che "se permarranno le situazioni per cui tutto viene bloccato per la 'sindrome nimby' bisognerà intervenire in altro modo, spero di no perché qui si tratta di emergenza nazionale. I processi amministrativi seguono proprie logiche ma non possono ignorare la priorità dello stato che è la sicurezza energetica".

LE PAROLE DI CINGOLANI IN RADIO