Energia6 Ottobre 2022 12:18

Terna: partnership con l’università di stanford per accelerare la transizione energetica

Terna è la prima società italiana a partecipare al programma ‘Stanford Energy Corporate Affiliates’ (SECA), che include anche l’iniziativa Bits&Watts, promosso dal ‘Precourt Institute for Energy’, il dipartimento dell’Università di Stanford per la ricerca, l’istruzione e la sensibilizzazione sui temi dell'energia.

La nuova partnership siglata oggi dal gestore della rete elettrica italiana in alta tensione e dal ‘Precourt Institute’ dell’Università di Stanford si pone l’obiettivo di unire competenze e conoscenze di università e industria per analizzare le principali sfide legate al mondo dell’energia e individuare soluzioni innovative per favorire l’evoluzione del settore elettrico e accelerare il passaggio a un “affordable, low carbon energy system”.

Stanford è uno tra i più prestigiosi atenei al mondo con un budget per la ricerca che, nel 2022, ha raccolto donazioni pari a 1,69 miliardi di dollari, in particolare per fondare una nuova facoltà dedicata allo studio delle principali sfide relative al cambiamento climatico e alla sostenibilità. In base alla nuova intesa quinquennale con l’università statunitense, Terna, aderendo al programma ‘SECA’ in qualità di ‘Elite Member’, parteciperà all’Advisory Council dell’iniziativa e potrà contribuire alla definizione delle linee guida strategiche e alla pianificazione delle attività del programma.

Tra i principali vantaggi del progetto vi è anche la possibilità, per alcune persone di Terna, di partecipare alla realizzazione di specifici studi e progetti di ricerca, su temi di interesse per l’azienda, nell’ambito del programma di Visiting Scholarship. Un’opportunità di collaborare attivamente con docenti e ricercatori dell’ateneo californiano e, soprattutto, un’occasione di crescita e di valorizzazione per selezionati giovani lavoratori di Terna che possano fare anche da ‘ponte’ nella collaborazione fra Terna e Stanford.

La società guidata da Stefano Donnarumma, che gestisce in Italia circa 75.000 km di rete elettrica ad alta tensione, beneficerà inoltre della partecipazione a workshop e a numerosi eventi di settore, organizzati dal ‘Precourt Institute for Energy’, che assicureranno, oltre a un ampliamento di conoscenze sui temi dell’energia e della decarbonizzazione, anche un importante momento di networking e di confronto tra tutti gli stakeholder coinvolti nei progetti di ricerca.