Energia8 Novembre 2023 14:58

Terna, nei primi 9 mesi del 2023 ricavi +12,8% a otre 2,2 mld. Volano utili (+9,3%) ed Ebitda

Il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A. (“Terna”), riunitosi oggi sotto la presidenza di Igor De Biasio, ha esaminato e approvato i risultati al 30 settembre 2023, illustrati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Giuseppina Di Foggia.

Nei primi nove mesi dell’anno lo scenario macroeconomico ha continuato a essere complesso e volatile, con i prezzi delle commodities che si sono mantenuti su livelli ancora alti a seguito delle tensioni internazionali, acuitesi all’inizio del mese di ottobre 2023 con il conflitto in Medio Oriente. Nel periodo, la domanda di energia elettrica in Italia è diminuita del 4% rispetto ai primi nove mesi del 2022.

In tale sfidante contesto, Terna ha incrementato gli investimenti a beneficio della sicurezza energetica del Paese e ha registrato un significativo miglioramento di tutti i principali indicatori economico-finanziari.

Nel terzo trimestre gli investimenti hanno superato i 600 milioni di euro, portando il dato complessivo dei primi nove mesi dell’anno a un nuovo primato per il periodo: 1.433,6 milioni di euro, con un incremento del 38,8% rispetto ai primi nove mesi del 2022. L’EBITDA nei nove mesi per la prima volta nella storia del Gruppo ha superato il miliardo e mezzo di euro.

“In linea con il nostro ruolo di registi della transizione energetica, abbiamo impresso una ulteriore accelerazione agli investimenti a favore di un sistema elettrico sempre più efficiente e affidabile: oltre 600 milioni di euro nel terzo trimestre e 1,4 miliardi di euro dall’inizio del 2023. I nostri investimenti, uniti alla digitalizzazione della rete, sono infatti un fattore cruciale per l’integrazione delle fonti rinnovabili, per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione e per una maggiore sicurezza energetica dell’Italia. Il valore dell’EBITDA, per la prima volta sopra 1,5 miliardi, conferma inoltre la capacità di Terna di conseguire i propri obiettivi economico-finanziari e l’eccellenza del lavoro delle nostre persone”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.

RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI CONSOLIDATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2023

I ricavi dei primi nove mesi del 2023, pari a 2.247,1 milioni di euro, registrano un aumento di 254,7 milioni di euro (+12,8%) rispetto al corrispondente periodo del 2022. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della regulatory asset base (RAB) e agli effetti dei meccanismi incentivanti output based, unita al contributo delle Attività Non Regolate che riflettono, in particolare, l’incremento dei ricavi in ambito industrial del Gruppo Brugg Cables e del Gruppo Tamini e, in ambito Energy Solutions, del Gruppo LT. Nel terzo trimestre dell’anno i ricavi sono cresciuti del 15,1% a 761,8 milioni di euro (661,6 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente).

L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) dei primi nove mesi del 2023 si attesta a 1.556,2 milioni di euro, in crescita di 144,0 milioni di euro (+10,2%) rispetto ai 1.412,2 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022. Tale incremento riflette il miglior risultato delle Attività Regolate. Il dato dell’EBITDA relativo al terzo trimestre del 2023 mostra un incremento del 15,4% a 537,0 milioni di euro (465,3 milioni di euro nello stesso periodo del 2022).

L’EBIT (Risultato Operativo) del periodo, a valle di ammortamenti e svalutazioni, è pari a 979,7 milioni di euro, rispetto agli 896,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022 (+9,3%).

Gli oneri finanziari netti del periodo, pari a 81,2 milioni di euro, rilevano un incremento di 24,9 milioni di euro, rispetto ai 56,3 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022, dovuto essenzialmente alla stipula di nuovi finanziamenti e all’incremento dei tassi d’interesse, parzialmente compensati da una minore inflazione rilevata nel periodo, dai maggiori oneri capitalizzati e dai maggiori proventi derivanti dall’investimento della liquidità per le migliori condizioni del mercato.

Il risultato ante imposte si attesta a 898,5 milioni di euro, in aumento di 58,5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2022 (+7,0%).

Le imposte del periodo sono pari a 261,6 milioni, in aumento di 24,8 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022 (+10,5%), principalmente per effetto del maggior risultato ante imposte e delle maggiori sopravvenienze attive nette sulle imposte rilevate nello stesso periodo del 2022. Il tax rate si attesta pertanto al 29,1%, in aumento rispetto al dato dei primi nove mesi del 2022 (28,2%).

L’utile netto di Gruppo del periodo si attesta a 641,7 milioni di euro, in crescita di 54,8 milioni di euro rispetto ai 586,9 milioni dei primi nove mesi del 2022 (+9,3%). Nel terzo trimestre, l’utile netto di Gruppo ha registrato un incremento del 22,0% a 230,3 milioni di euro (188,8 milioni nello stesso periodo del 2022).

La situazione patrimoniale consolidata al 30 settembre 2023 registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 6.337,3 milioni di euro, a fronte dei 6.142,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

L’indebitamento finanziario netto si attesta a 9.486,2 milioni di euro, rispetto ai 8.576,3 milioni di euro di fine 2022, a supporto della crescita degli investimenti del periodo.

Gli investimenti complessivi realizzati dal Gruppo Terna nel periodo sono pari a 1.433,6 milioni di euro, in crescita del 38,8% rispetto ai 1.033,1 milioni del corrispondente periodo del 2022.

I dipendenti del Gruppo, a fine settembre 2023, sono pari a 5.762, in crescita di 265 unità rispetto al 31 dicembre 2022. Tale incremento è riconducibile alla politica di rafforzamento delle competenze e allo sviluppo del business, coerentemente con il Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy”.

PRINCIPALI ATTIVITÀ DEL PERIODO

Business
Tra i principali progetti del terzo trimestre del 2023 si segnala che, in data 5 settembre, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha emesso il decreto di autorizzazione del progetto definitivo del “Ramo Ovest” del Tyrrhenian Link, quello fra Sicilia e Sardegna. Il MASE, in data 28 settembre, ha anche autorizzato il progetto definitivo del Sa.Co.I.3, il cavo elettrico sottomarino che collegherà la Sardegna, la Corsica e la Toscana. L’opera prevede l’ammodernamento e il potenziamento dell’attuale collegamento elettrico, denominato Sa.Co.I.2, risalente all’inizio degli anni ’90.

Il 7 settembre, Terna ha assegnato a Prysmian, azienda leader nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, il contratto per la fornitura e la posa in opera dei cavi sottomarini e interrati dell’Adriatic Link, il collegamento HVDC (corrente continua ad alta tensione) tra Abruzzo e Marche per cui Terna prevede un investimento complessivo di 1,3 miliardi di euro.

Nel periodo, inoltre, è entrato in esercizio il collegamento elettrico in cavo sottomarino tra l’Isola d’Elba e Piombino (Livorno). L’opera, grazie a un investimento da parte di Terna di 90 milioni di euro, migliora significativamente la sicurezza e l’affidabilità della rete elettrica dell’isola.

In data 8 agosto, Terna e Steg, la società tunisina dell’elettricità e del gas, hanno firmato con la Commissione europea il Grant Agreement che dà il via al finanziamento di 307 milioni di euro destinato all’interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia, il ponte energetico invisibile, denominato “Elmed”, che collegherà l’Europa e il Nord Africa. Per l’opera, il cui procedimento autorizzativo è stato avviato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a fine 2022, è previsto un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro. Di questi, 307 milioni di euro sono stati appunto stanziati dalla Commissione europea tramite Connecting Europe Facility (“CEF”), il fondo dell’Ue destinato allo sviluppo di progetti chiave per il potenziamento delle infrastrutture energetiche comunitarie. Per la prima volta, i fondi CEF sono stati assegnati a un’opera infrastrutturale di uno Stato Membro e uno Stato Terzo.

Nel periodo sono inoltre proseguite le attività propedeutiche all’avvio dei lavori per il “Ramo Est” del Tyrrhenian Link, gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia (collegamento ‘Paternò-Pantano-Priolo’) e fra la Sicilia e la Calabria (collegamento ‘Sorgente-Rizziconi’), nonché le attività realizzative dei collegamenti ‘Colunga-Calenzano’ (fra Emilia-Romagna e Toscana) e delle stazioni elettriche di Cerignola (FG) e di Magenta (MI).

Meritano infine di essere menzionati gli investimenti in apparecchiature statcom, reattori e compensatori sincroni a beneficio della sicurezza della rete per complessivi 158,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2023. In questo periodo sono inoltre proseguite le attività di rinnovo di linee aeree e dei macchinari di stazione con la sostituzione di circa 879 km di terne e 11 macchine, cinque trasformatori e sei reattori, per complessivi 316,4 milioni di euro.

Il 1° settembre, Francesco Beccali, già Responsabile Finanza del Gruppo, ha assunto il ruolo di Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo (Chief Financial Officer) del Gruppo Terna e di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis del D.lgs. n. 58 del 1998.

Finanza sostenibile
In coerenza con la strategia di Gruppo, volta a coniugare investimenti e sostenibilità come volano di crescita e creazione di valore, Terna ambisce a imporsi come uno dei leader nel mercato della finanza sostenibile. Questa strategia è stata confermata anche nel corso del terzo trimestre del 2023. Il 17 luglio è stata lanciata con successo, nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN), una nuova emissione obbligazionaria green, single tranche, in euro, a tasso fisso e per un ammontare nominale pari a 650 milioni di euro. Il green bond prevede una durata di 10 anni, una cedola annuale pari a 3,875% per anno ed è stato emesso con uno spread di 90 punti base rispetto al midswap. Tale emissione, dal 31 luglio, è entrata a far parte del segmento professionale ExtraMOT PRO, organizzato e gestito da Borsa Italiana, Gruppo Euronext, nato per offrire agli investitori la possibilità di identificare strumenti i cui proventi sono destinati al finanziamento di progetti con specifici benefici o impatti di natura ambientale e sociale.

Al 30 settembre 2023, i green bond senior emessi da Terna, nell’ambito del programma Euro Medium Term Notes (EMTN), e non ancora scaduti, sono pari a 2,25 miliardi di euro, in aggiunta all’emissione ibrida green subordinata perpetua, emessa a febbraio 2022 su base standalone, per un importo di 1 miliardo di euro.

Sostenibilità e ESG
Nel periodo, Terna ha confermato la propria inclusione nell’indice STOXX “Global ESG Leaders”, e nei sottostanti indici “Environmental Leaders”, “Social Leaders” e “Governance Leaders”, gestiti dalla società Qontigo, parte del gruppo Deutsche Börse, che seleziona le migliori aziende nel mondo - presenti nell’indice borsistico internazionale STOXX Global 1800 - in base alle best practice adottate in campo ESG.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Nell’ultima parte dell’anno il Gruppo continuerà a essere focalizzato sulla realizzazione di quanto previsto nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 “Driving Energy” pur in presenza di uno scenario macroeconomico molto volatile, caratterizzato da un’elevata inflazione a livello mondiale e da politiche monetarie restrittive da parte delle Banche Centrali con conseguente rialzo dei tassi di riferimento, nonché da una situazione geopolitica critica a seguito del protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina e la possibile estensione di conflitti in altre zone del globo (come, ad esempio, in Medio Oriente), a cui si aggiunge un significativo rialzo del prezzo del petrolio che potrebbe guidare un nuovo ciclo di rialzi delle materie prime, provocando effetti negativi sulle previsioni di crescita economica mondiale.

In particolare, viene confermata la forte accelerazione degli investimenti nelle Attività Regolate finalizzati ad abilitare la transizione energetica, favorendo lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili e contribuendo significativamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Green Deal che mirano a trasformare l’Unione Europea in un’economia carbon-free entro il 2050, con un target intermedio di riduzione delle emissioni rispetto al 1990 di circa il 55% entro il 2030.

Tra i principali progetti di investimento in corso, si evidenzia l’avanzamento del Tyrrhenian Link, con l’avvio sul ramo Est delle attività iniziali di cantierizzazione e l’inizio della realizzazione dei cavidotti terrestri entro la fine dell’anno. Inoltre, tra le principali infrastrutture della Rete di Trasmissione Nazionale, si prevede entro la fine dell’anno l’entrata in esercizio dell’elettrodotto Paternò-Pantano, in Sicilia, e della stazione di Pantano.

Nell’ultimo trimestre dell’anno proseguiranno anche gli interventi per la nuova rete elettrica dei Giochi Olimpici e Paralimpici “Milano-Cortina 2026” con l'obiettivo di incrementare, con opere a ridotto impatto paesaggistico, l’affidabilità energetica nei luoghi interessati dall’evento.

Con riferimento al Piano della Sicurezza, si prevede la prosecuzione delle attività di installazione dei compensatori e degli statcom a supporto della regolazione della tensione e della potenza di corto circuito, di cui si prevede l’entrata in esercizio entro la fine dell’anno di tre nuovi macchinari (uno statcom e due compensatori).

Infine, il Gruppo continuerà lo svolgimento delle attività finalizzate a conseguire gli obiettivi previsti dai meccanismi di regolazione output-based definiti dall’ARERA e relativi in particolare all’aumento della capacità di trasporto tra zone di mercato (incentivi interzonali) nonché alla riduzione dei costi di dispacciamento (incentivi MSD), e le attività di consultazione propedeutiche alla definizione da parte di ARERA dei criteri applicativi della Regolazione per Obiettivi di Spesa e Servizio (ROSS-base) e degli aggiornamenti della Regolazione Infrastrutturale e incentivante per il prossimo periodo di regolazione 2024-2027.

Con riferimento alle Attività Non Regolate, nell’ultima parte dell’anno il Gruppo Terna continuerà a consolidare il suo ruolo sia nell’area connectivity sia nell’area energy solutions, sviluppando servizi ad alto valore aggiunto per le imprese e cogliendo le opportunità di mercato per i clienti tradizionali e rinnovabili anche attraverso il know-how del Gruppo LT.

Relativamente all’area industrial si prevede il consolidamento dei risultati del Gruppo Tamini e, con riferimento al Gruppo Brugg Cables, la piena valorizzazione delle competenze distintive nel settore dei cavi terrestri grazie alle sinergie con i business del Gruppo Terna.

Per quanto riguarda le Attività all’estero, proseguiranno le valutazioni strategiche su ulteriori opportunità attraverso processi di valutazione che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale. Inoltre, per le attività oggetto di vendita, proseguiranno l’iter di cessione degli asset in Perù e i lavori per il completamento della linea brasiliana Linha Verde I.

Nell’ultima parte dell’anno, il Gruppo si concentrerà ancor di più nell’intensificare gli investimenti in innovazione e soluzioni digitali al fine di consolidare il percorso di trasformazione che consentirà anche di gestire l’incremento della complessità del sistema elettrico. Inoltre, le attività del Gruppo saranno focalizzate sulla crescita delle persone e sull’insourcing di competenze strategiche, sul rafforzamento delle strutture e sullo sviluppo di condizioni di lavoro ottimali per la popolazione aziendale.

La gestione del business di Terna continuerà a essere improntata sui valori di sostenibilità e sul rispetto dei principi ESG, garantendo la minimizzazione degli impatti ambientali, il coinvolgimento degli stakeholder territoriali e il rispetto dei principi di integrità, responsabilità e trasparenza.

Anche grazie alle suddette iniziative, tra le quali si segnalano quelle tese a incrementarne ulteriormente l’efficienza del sistema elettrico, per il 2023 si conferma che Terna possa conseguire ricavi per 3,11 miliardi di euro, EBITDA pari a 2,12 miliardi di euro e EPS pari a 0,43 euro. Con specifico riferimento al Piano investimenti, il Gruppo ha un target 2023 pari a circa 2,2 miliardi di euro. Tali obiettivi saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria.

ACCONTO DIVIDENDO 2023 DI 11,46 CENTESIMI DI EURO PER AZIONE

In considerazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria e delle informazioni in merito alle prospettive economiche e alla prevedibile evoluzione della gestione per l’esercizio in corso, il Consiglio di Amministrazione di Terna S.p.A, ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo ordinario dell’esercizio 2023 pari a 11,46 centesimi di euro per azione, in crescita dell’8% rispetto all’esercizio precedente, in linea con la Dividend Policy presentata nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025. A tal proposito, la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato in data odierna il parere previsto dall’art. 2433-bis del codice civile.
Tenuto conto di quanto previsto dall’art.2357-ter comma 2 del Codice Civile, le azioni proprie, acquisite a servizio dei Piani Performance Share 2020-2023, 2021-2025 e 2022-2026, non potranno concorrere alla distribuzione dell’acconto sul dividendo.
L’ammontare complessivo è pari a 230.345.083,20 euro, calcolato su n° 2.009.992.000 azioni ordinarie rappresentative del capitale sociale. A tale acconto non concorrono le azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla “record date” di seguito indicata. L’ammontare dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2023 spettante alle azioni proprie detenute dalla Società alla “record date” e ad oggi pari a 4.213.660 azioni (pari allo 0,210% del capitale sociale), sarà quindi destinato alla riserva denominata “utili portati a nuovo”.
L’acconto sul dividendo, al lordo delle eventuali ritenute di legge, verrà posto in pagamento a decorrere dal 22 novembre 2023 (record date ex art. 83-terdecies del D.Lgs. 58/1998 cd. “TUF”: 21 novembre 2023), previo stacco in data 20 novembre 2023 della cedola n. 39.