Energia11 Gennaio 2023 14:52

Sogin, interrogazione di Azione-Italia Viva: Nessuna traccia di rinnovamento dopo il commissariamento

"Da poco è stata pubblicata l'ordinanza del giudice del lavoro a conclusione del primo dei 4 ricorsi, con la condanna di Sogin al risarcimento di circa 700 mila euro; il dirigente che ha coordinato la procedura di licenziamento è oggi uno dei più stretti collaboratori della commissaria"

Nessuna traccia di rinnovamento in Sogin dopo il commissariamento: "Sono stati confermati tutti i direttori, addirittura designando come coordinatore del gruppo di lavoro per l'accelerazione del decommissioning il dirigente che al momento del commissariamento era l'amministratore delegato di Sogin". È quanto sottolinea un'interrogazione presentata da Azione - Italia Viva alla Camera per chiedere al governo e in particolare al ministro del'Ambiente e della Sicurezza energetica, come intende procedere nei confronti di Sogin visto che, si legge nell'interrogazione la commissaria non ha chiarito "la vicenda del licenziamento a febbraio 2022 di 4 dirigenti, tra cui proprio il responsabile della redazione della Carta nazionale delle aree idonee che aveva guidato il Seminario nazionale, compromettendo la fiducia delle popolazioni interessate".

 

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00090

presentato da

RUFFINO Daniela

testo di

Martedì 10 gennaio 2023, seduta n. 32

RUFFINO, RICHETTI, ENRICO COSTA, GADDA, PASTORELLA, DEL BARBA e SOTTANELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

nel marzo 2022 la Sogin ha trasmesso al Ministero della transizione ecologica la proposta di Carta nazionale delle aree idonee (Cnai); l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione ha richiesto a Sogin alcune integrazioni documentali, inviate a giugno 2022;

l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione avrebbe dovuto formulare il parere tecnico di competenza entro agosto 2022, ma non risulta che ciò sia avvenuto; la proposta è rimasta intanto «secretata»;

proprio a causa delle criticità nell'operato di Sogin, il decreto-legge 21 giugno 2022, n. 73, ne ha disposto il commissariamento per la «necessità e urgenza di accelerare lo smantellamento degli impianti nucleari italiani, la gestione dei rifiuti radioattivi e la realizzazione del deposito nazionale»;

dopo 5 mesi dall'insediamento della commissaria, non s'è vista traccia di rinnovamento; sono stati confermati tutti i direttori, addirittura designando come coordinatore del gruppo di lavoro per l'accelerazione del decommissioning il dirigente che al momento del commissariamento era l'amministratore delegato di Sogin;

né la commissaria ha chiarito la vicenda del licenziamento a febbraio 2022 di 4 dirigenti, tra cui proprio il responsabile della redazione della Carta nazionale delle aree idonee che aveva guidato il Seminario nazionale, compromettendo la fiducia delle popolazioni interessate; da poco è stata pubblicata l'ordinanza del giudice del lavoro a conclusione del primo dei 4 ricorsi, con la condanna di Sogin al risarcimento di circa 700 mila euro; il dirigente che ha coordinato la procedura di licenziamento è oggi uno dei più stretti collaboratori della commissaria;

nulla è stato fatto per sbloccare il progetto per mettere in sicurezza i rifiuti liquidi radioattivi dell'Eurex a Saluggia, fermo dal commissariamento, visto che il consorzio Cemex 2023, cui era stato improvvidamente affidato nel 2021 il progetto, in 3 anni ha svolto poco più dell'1 per cento dei lavori, che andavano completati in 4 anni; è al momento in corso una disputa sugli oltre 30 milioni di euro di anticipo già incassati da Cemex;

nel deposito Avogadro a Saluggia ci sono ancora 13 tonnellate di combustibile radioattivo che dovrebbero essere trasferite in Francia per essere trattate; tuttavia, scrive l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, non si hanno elementi in merito a una ripresa delle spedizioni a completamento dall'accordo intergovernativo con la Francia per tale trasferimento, a causa dei tempi ancora incerti di realizzazione del deposito nazionale –:

come intenda procedere in ordine alle problematiche esposte in premessa, in particolare in merito alla definitiva soluzione delle croniche criticità della gestione di Sogin e alla pubblicazione della proposta di Carta nazionale delle aree idonee.
(3-00090)

Abbiamo scritto: 

Il caso Sogin: è caos