Dopo la segnalazione dell’Ufficio Appalti del dicembre scorso, da quanto apprende AGEEI qualche giorno fa l’Anticorruzione ha aperto un fascicolo a carico delle imprese che si erano aggiudicate l’appalto risolto per gravi inadempimenti e ritardi.
La notizia circola da ieri e trova conferme da più parti. Da quanto appreso da AGEEI, l’Ufficio Sanzioni dell’ANAC ha recentemente avviato un procedimento nei confronti delle ditte che a dicembre del 2020 si erano aggiudicate l’appalto per la realizzazione del Cemex, in seguito al dossier sulle vicende della risoluzione contrattuale che l’Ufficio Appalti della Sogin aveva inviato all’Autorità a dicembre scorso a conclusione del procedimento che era stato avviato nel precedente mese di ottobre e dopo il verdetto di inizi dicembre del Collegio consultivo tecnico sfavorevole alla capogruppo, che, dopo avere chiamato in causa l’organo terzo facendo aprire un procedimento, pensava poi di eludere con un proliferare di diffide e comunicazioni varie.
Si tratta del secondo fascicolo aperto dall’Anticorruzione dietro segnalazione della Sogin, dopo quello che si è chiuso a gennaio scorso con le sanzioni scattate ai danni dell’Organismo di attestazione che aveva rilasciato le certificazioni obbligatorie alla mandataria del raggruppamento.
La Sogin ha contestato al Consorzio Teorema, cui è stato comunque riconosciuto il diritto per legge del contraddittorio, di aver raggiunto la massima penale per i ritardi accumulati, che non erano mai partiti i lavori per realizzare sistemi e componenti, l’inadeguatezza delle strutture di ingegneria, ipotesi di violazioni delle norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari e la mancata osservanza del protocollo di legalità e degli obblighi di legge su subappalti e subaffidi.
Il tutto sulla base di quanto accertato e comunicato dai due ingegneri della Sogin incaricati come direttore dei lavori e responsabile del procedimento, in quest’ultimo caso ruolo coincidente con la figura a capo dell’Ufficio denominato Progetto Strategico Cemex, che era stato istituito ad aprile 2021, a diretto rapporto con l’ex AD Fontani.
Sempre da quanto si apprende sotto la lente d’ingrandimento dell’Autorità anche la ditta Penta System che, in qualità di mandante e ausiliaria della capogruppo, risulta, per la legge in materia di appalti pubblici, responsabile in ugual misura di quanto fatto e di quanto non fatto da quest’ultima.
Alquanto ondivaga risulterebbe la condotta tenuta da questa impresa, che addirittura a maggio 2022 era entrata a far parte del Consorzio Teorema, segno di massima identificazione possibile, per poi uscirne nel successivo autunno, passando con facilità dalle lamentele al riaccreditamento dei propri rapporti con la mandataria, come nel caso della sospensione dell’appalto che fu decisa dall’ingegnere a capo dell’Ufficio Progetto Strategico Cemex nel luglio 2022 sulla base di un mancato coinvolgimento dichiarato proprio dalla Penta System contro Teorema, cui dopo circa venti giorni è seguita la decisione di riattivare il contratto sempre sulla base di una lettera sottoscritta sia da Penta System che da Teorema in cui, giurandosi amore eterno, entrambe garantivano a Sogin la ripartenza spedita dei cantieri.
Adesso tutte le imprese avranno modo di fornire all’ANAC una memoria sulla propria posizione e giustificazioni e la stessa Sogin avrà modo di poter produrre ulteriori documenti e elementi. Il procedimento si concluderà entro 180 giorni.
Frattanto, non risulterebbero ancora novità rispetto alle indagini in corso da parte dell’Autorità Giudiziaria dedicate proprio al contratto che la terna commissariale ha risolto a dicembre scorso, come pure in merito agli approfondimenti dell’Autorità Prefettizia interessata dall’Ufficio Appalti della Sogin dopo le varie segnalazioni raccolte dalla filiera di imprese a vario titolo coinvolte nella trafila dell’appalto.
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