Energia19 Settembre 2022 18:02

Rigassificatore di Piombino, al via la conferenza dei servizi. Per Giani partiti con il piede giusto ma il comune rimane contrario

La conferenza di servizi sul rigassificatore di Piombino è partita con il piede giusto, secondo il presidente della Regione che l’ha presieduta nelle vesti di commissario straordinario nominato dal governo: si percepiva uno spirito di dialogo, spiega, e nel dibattito che si è sviluppato, sono emerse posizioni, anche articolate, ma tutte ispirate ad una dialettica costruttiva. L’unico parere nettamente contrario è stato quello del Comune di Piombino: un parere doppio, dell’ente e del sindaco in quanto responsabile della salute pubblica.

Stamani c’è stata la prima riunione con i trentacinque enti interessati all’opera – metà collegati da remoto e il resto in presenza a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze - che dovranno esprimere il loro parere sull’impianto che per tre anni ormeggerà nel porto di Piombino e per i successivi ventidue su una piattaforma off-shore: molti hannno formulato le loro proposte, integrazioni o osservazioni solo oggi, altri le hanno annunciate per i prossimi giorni (come l’Autorità di sistema portuale). “Snam dovrà rispondere entro le prossime settimane", specifica una nota che ricorda come la conferenza dei servizi tornerà a riunirsi il 7 ottobre, come già programmato, e successivamente il 21 ottobre per esprimere, a quel punto, il parere definitivo. Nel mezzo, il 13 ottobre, a Roma ci sarà la riunione di tutti gli enti statali, che il cui parere sarà espresso attraverso un rappresentante unico

Durante la conferenza, Snam ha ribadito che per rispettare l’impegno a mettere in funzione il rigassifigatore entro la prossima primavera è necessario che abbia il via libera non più tardi della fine di ottobre. Nei mesi di cantiere, è stato spiegato durante l'incontro, lavoreranno all’impianto circa ottocento persone, di cui 336 lavoratori di imprese locali: a regime il personale a bordo della nave sarà composto da una quarantina di persone.

Durante l'incontro, inoltre, sono stati ripercorsi i numeri e alcuni particolari del progetto: dagli otto chilometri di tubature per portare il gas nelle rete nazionale al sistema che utilizzerà l’acqua del mare, più calda, per raffredare i tubi del gas liquefatto (-161 gradi) e farlo tornare gassoso. L’acqua sarà poi riimmessa in mare, raffreddata di sette gradi, ma senza effetti, è stato precisato, per l’ittocoltura o la pesca, esaurendo i suoi effetti all’interno del porto. Ugualmente per l’ipoclorito di sodio usato, nei limiti di legge, per tenere pulito lo scambiatore. Ci si è poi soffermati anche sul colore della nave, che la Soprintendenza ha chiesto che abbia una tinta più omogenea al paesaggio.

Per il presidente della Regione e commissario straordinario, Eugenio Giani, "rimane essenziale il memorandum degli interventi ed opere, alcune attese da anni, da realizzare assieme al rigassigatore da parte del Governo in modo da assicurare al territorio una nuova stagione di sviluppo: bonifiche dunque ma anche infrastrutture, come strade o il parco di energie rinnovabili per l’autonomia energetica del porto, e sconti magari sul prezzo dell’energia per le imprese del posto e i cittadini", ha concluso il comunicato.

Unica nota contraria, il sindaco della cittadina toscana Francesco Ferrari che al termine della riunione ha sottolineato come la documentazione Snam sull’opera abbia “grandi mancanze e contraddizioni, riteniamo sia totalmente inattendibile”, non escludendo un ricorso al Tar per chi dovrebbe dare il via libera che dovrebbe assumersi, in questo caso, le sue responsabilità.