News29 Gennaio 2024 11:53

Italia-Africa, Meloni: destino Europa connesso a quello africano. Con Piano Mattei tutto sistema Italia coinvolto

“Questo vertice è il primo appuntamento internazionale che l'Italia ospita da quando ha assunto la presidenza del G7. Ed è frutto di una scelta politica estera estremamente precisa che porterà a riservare all'Africa un posto d'onore nell'agenda della nostra presidenza del Gruppo dei sette.”

Così il premier Giorgia Meloni nel corso del Vertice internazionale "Italia – Africa. Un ponte per una crescita comune” presso il Senato.

“Abbiamo fatto questa scelta perché l'obiettivo di medio e lungo periodo che ci siamo dati è quello di dimostrare che siamo consapevoli di quanto il destino dei nostri due continenti, Europa e Africa, sia interconnesso e pensiamo che sia possibile immaginare e scrivere una pagina nuova nella storia delle nostre relazioni. Una cooperazione da pari a pari, lontana da qualsiasi tentazione predatoria, ma anche da quell'impostazione caritatevole nell'approccio con l'Africa che mal si concilia con le sue straordinarie potenzialità di sviluppo.

Come vedete ho voluto parlare di progetti e iniziative concreti, capaci di generare un impatto significativo e immediato nelle nazioni nelle quali verranno attuati e che potranno espandersi non solo in termini di dimensione, ma anche in termini di settori di intervento. E sono progetti la cui realizzazione, i cui sviluppi intendo seguire personalmente.

Ma chiaramente questo è solo l'avvio del piano, perché puntiamo a replicare i modelli di successo in tutti i paesi africani che saranno interessati. Ma è ovvio che un piano così ambizioso non potrà prescindere dal pieno coinvolgimento di tutto il sistema Italia complessivamente inteso, a partire dalla cooperazione allo sviluppo, dal settore privato, che è fondamentale coinvolgere nella nostra strategia, dato l'enorme patrimonio di conoscenza, tecnologia e soluzioni innovative che può vantare.

Un piano di interventi con il quale vogliamo dare il nostro contributo a liberare le energie africane anche per garantire alle giovani generazioni un diritto che finora è stato negato. Perché qui in Europa noi abbiamo parlato spesso del diritto a emigrare, ma non abbiamo parlato quasi mai di come garantire il diritto a non dover essere costretti a emigrare, a non dover così recidere le proprie radici in cerca di una vita migliore, sempre più difficile da raggiungere in Europa. L'immigrazione illegale di massa non sarà mai fermata, i trafficanti di vite umane non saranno mai sconfitti se non si affrontano a monte le cause che spingono una persona ad abbandonare la propria casa. È esattamente quello che intendiamo fare. Da una parte dichiarando guerra agli scafisti del terzo millennio e dall'altra lavorando per offrire ai popoli africani un'alternativa fatta di opportunità, lavoro, formazione e percorsi di migrazione legale.

Il Piano Mattei risponde anche a questa esigenza e può contare su una dotazione iniziale di oltre 5,5 miliardi di euro, tra crediti, operazioni a dono e garanzie dei quali circa 3 miliardi verranno destinati dal Fondo italiano per il clima e circa 2 miliardi e mezzo dalle risorse della cooperazione allo sviluppo.

Certo non basta. Per questo vogliamo coinvolgere le istituzioni finanziarie internazionali, le banche multilaterali di sviluppo, l'Unione europea e altri Stati donatori che hanno già dichiarato la loro disponibilità a sostenere progetti comuni. Così come abbiamo intenzione di creare entro l'anno un nuovo strumento finanziario assieme a Cassa depositi e Prestiti, per agevolare gli investimenti del settore privato nei progetti del Piano Mattei.

Insomma, e concludo, l'Africa che vediamo noi è soprattutto un continente che può e deve stupire, ma per farlo ha bisogno di essere messo alla prova e di poter competere ad armi pari nel contesto globale. Come è stato detto fin dall'antichità, dall'Africa sorge sempre qualcosa di nuovo. Ecco l'augurio che faccio a ognuno di noi e che da questo vertice possa davvero nascere qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno si aspetta, perfino qualcosa che in molti non avrebbero creduto possibile. Perché smentire i pronostici, come sempre, è scrivere la propria pagina nella storia.

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