Energia25 Luglio 2023 12:10

Italgas, approvati i risultati consolidati al 30 giugno 2023

Il Consiglio di Amministrazione di Italgas, riunitosi oggi sotto la presidenza di Benedetta Navarra, ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2023.

• Ricavi totali: 931,8 milioni di euro (+31,7%)
• Margine Operativo Lordo (EBITDA): 607,0 milioni di euro (+18,3%)
• Utile operativo (EBIT): 358,8 milioni di euro (+21,2%)
• Utile netto adjusted attribuibile al Gruppo: 213,2 milioni di euro (+14,9%)
• Investimenti tecnici: 398,2 milioni di euro
• Flusso di cassa da attività operativa: 319,6 milioni di euro
• Indebitamento finanziario netto (esclusi gli effetti ex IFRS 16)2: 6.230,7 milioni di euro • Indebitamento finanziario netto3: 6.314,8 milioni di euro

Highlight operativi
• Comuni in concessione per il servizio di distribuzione gas: n. 2.045
• Numero di contatori attivi: 7.959.758 milioni
• Rete di distribuzione gas: 81.582 Km

Highlight di sostenibilità
• 59,3 103 tCO2 eq Scope 1 e 2 (+8,4%)
• Consumi netti di energia: 257,2 TJ (-14,7%)
• 53.752 km di rete ispezionata (+12,8%)
• Emissioni fuggitive/km di rete ispezionata: 50,16 smc/km (+2,3%).

Nei primi sei mesi del 2023 sono proseguite le attività operative del Gruppo Italgas volte a raggiungere gli obiettivi di trasformazione digitale del network, principale abilitatore della transizione energetica, e dei target

Italgas – smart, digitali e flessibili – sono pronte ad accogliere gas rinnovabili, come biometano e metano sintetico, e a supportare una transizione ecologica sicura e competitiva sul piano dei costi per industrie e cittadini.

Nei primi sei mesi dell’anno sono stati realizzati 398,2 milioni di euro di investimenti dedicati principalmente all’estensione, alla trasformazione digitale e al repurposing delle reti. Più nello specifico, sono stati 478 i chilometri di nuove condotte posate nel primo semestre del 2023. Significativo il contributo delle attività in Grecia che hanno visto un investimento di circa 50 milioni di euro, per il completamento di 311 chilometri di nuove condotte di cui oltre metà relative al piano di metanizzazione nelle aree di competenza di DEDA.

L’EBITDA dei primi sei mesi dell’anno ammonta a 607,0 milioni di euro (+18,3% rispetto al 30 giugno 2022) e l’utile netto attribuibile al Gruppo è pari a 213,2 milioni di euro (+14,9% rispetto al 30 giugno 2022).

Con riferimento agli obiettivi di sostenibilità, il significativo contributo delle diverse iniziative di innovazione, digitalizzazione ed efficientamento energetico, sia in ambito industriale sia civile, oltre alle attività di formazione rivolte ai dipendenti in merito ai temi dell'efficienza energetica, hanno permesso di proseguire il percorso verso la riduzione dei consumi netti di energia (-14,7%) e delle emissioni a essi correlate (-12,0%), anche a fronte dell’inclusione dei contributi del Gruppo DEPA Infrastructure relativi al 2023.

Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, ha così commentato: “Il primo semestre del 2023 mostra un trend in continuità con gli anni passati, all’insegna della crescita costante e di performance d’eccellenza al servizio dello sviluppo dei Paesi in cui Italgas è presente e opera.
I risultati raggiunti confermano la centralità delle reti del gas - smart, digitali e flessibili - e del Gruppo Italgas per il raggiungimento dei target del REPowerEU e, per il loro tramite, di una transizione ecologica sicura e competitiva. Tutti gli indicatori economici hanno fatto registrare un incremento a doppia cifra con l’EBITDA che ha riportato un aumento del 18,3%, superando i 600 milioni di euro, e un Utile Netto di Gruppo pari a 213,2 milioni di euro, in aumento del 14,9% rispetto al primo semestre dello scorso anno, grazie anche allo sviluppo delle attività in Grecia e a quelle nel campo dell’efficienza energetica. Con quasi 400 milioni di euro investiti nel semestre, la Società si conferma tra le principali realtà industriali per capacità d’investimento e di messa a terra di progetti in grado di contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone. Abbiamo posto le basi per fare la nostra parte anche nella gestione dei servizi idrici: mutuando in essi le tecnologie sviluppate per il gas sarà possibile ottenere risultati immediati in termini di efficienza ed economicità del servizio per i territori e le comunità. L’obiettivo di neutralità carbonica al 2050 è raggiungibile grazie alla progressiva riduzione dei consumi energetici netti e delle emissioni Scope 1, 2 e 3 e i risultati che conseguiamo trimestre dopo trimestre lo dimostrano. Non solo. Per promuovere attivamente l’ulteriore cambiamento, abbiamo introdotto anche nuovi target riferiti a un’equità retributiva di genere e allo sviluppo di competenze e valorizzazione delle risorse: azioni indispensabili per continuare a puntare sull’innovazione e per metterla a valore per l’intero Gruppo”.

Evoluzione prevedibile della gestione e conflitto Russia – Ucraina

Italgas, coerentemente con quanto previsto dal Piano Strategico 2023-2029, continuerà a perseguire i propri obiettivi principalmente volti (i) alla prosecuzione del programma di trasformazione digitale, repurposing ed estensione del network, per dotare il Paese di infrastrutture all’avanguardia in grado di accogliere e distribuire gas rinnovabili come biometano e idrogeno verde; (ii) all’azione di consolidamento nel settore dell’efficienza energetica con l’obiettivo di porsi tra i principali operatori del settore; (iii) alle nuove opportunità di crescita esterna attraverso gare ATEM, M&A nei settori della distribuzione gas, idrico ed efficienza energetica così come, allo sviluppo del mercato greco.

Conflitto Russia – Ucraina

Come noto, nel corso del mese di febbraio 2022 è esploso il conflitto militare russo-ucraino a seguito dell’invasione da parte dell’esercito russo del territorio sovrano ucraino. Lo stato di tensione generatosi sul piano politico-militare e le conseguenti sanzioni economiche adottate da parte della comunità internazionale nei confronti della Russia hanno determinato effetti e turbolenze significative sui mercati globalizzati, sia sul fronte finanziario sia sul fronte dei prezzi e dell’export di materie prime, ciò in considerazione del significativo ruolo che Russia e Ucraina assumono nello scacchiere economico internazionale.

Italgas conferma di non disporre di attività produttive o personale dislocato in Russia, in Ucraina o in paesi geo-politicamente allineati con la Russia, né di intrattenere rapporti commerciali e/o finanziari con tali Paesi. Italgas continua a non rilevare restrizioni materialmente rilevanti nell’esecuzione di transazioni finanziarie per il tramite del sistema bancario, anche a seguito dell’esclusione della Russia dal sistema internazionale di pagamento swift. Tuttavia, in un mercato già caratterizzato da restrizioni e rallentamenti nella catena degli approvvigionamenti soprattutto in relazione alla componentistica, non è escluso che la situazione di tensione politico-economico indotta dal conflitto possa esacerbare tali difficoltà e ripercuotersi, in una forma ad oggi non stimabile né prevedibile, sull’efficacia e tempestività della capacità di approvvigionarsi del Gruppo.

In particolare, a seguito di una survey su una parte rilevante dei propri fornitori effettuata nei mesi successivi all’inizio del conflitto, è emerso che nessuno dei fornitori oggetto del sondaggio ha segnalato impatti con il mercato russo, mentre un solo fornitore ha rilevato sub-forniture di origine ucraina per le quali ha posto in atto iniziative volte alla ricerca di alternative.

Tutti i fornitori interpellati hanno confermato di aver posto in essere misure atte a prevenire effetti derivanti da eventuali attacchi cyber. Il monitoraggio dei mesi successivi non ha evidenziato il verificarsi di criticità conseguenti al conflitto.

Si segnala altresì che la maggior parte dei processi gestiti dai fornitori interpellati possono essere catalogati tra quelli energivori.

Il sondaggio ha confermato, come già precedentemente evidenziato, la crescente criticità sull’approvvigionamento di elettronica e componentistica legata all’acciaio, sia in termini di prezzi sia di tempistiche di consegna e di disponibilità. Con riferimento alle tensioni sui mercati finanziari, Italgas continua ad essere esposta solo marginalmente al rischio di cambio ed in ogni caso solo rispetto alla valuta dollaro USA.

Rispetto alle disponibilità di fonti di finanziamento ed ai relativi costi, si segnala che i) oltre il 90% dell’indebitamento finanziario di Italgas è a tasso fisso ii) il prossimo rimborso di un prestito obbligazionario è previsto per il 2024 iii) il Gruppo dispone in ogni caso di liquidità depositata presso primari istituti di credito per un ammontare, al 30 giugno 2023, pari a 465,9 milioni di euro che, anche alla luce dei piani di investimento in essere e delle operazioni previste nel breve periodo, consentirebbero di gestire, senza effetti significativamente materiali, eventuali restrizioni nell’accesso al credito.

Con riferimento ai rischi indiretti connessi alle società di vendita che utilizzano le reti del Gruppo Italgas, nel caso in cui queste si trovino a soffrire, in uno scenario internazionale deteriorato, di condizioni avverse di approvvigionamento della commodity quali, ad esempio, forti incrementi dei prezzi della materia prima non trasferibili ai clienti finali risultando, per le stesse, in un peggioramento delle condizioni finanziarie e relativa difficoltà ad adempiere regolarmente agli obblighi contrattuali nei confronti del Gruppo Italgas, si ricordi che le regole per l’accesso degli utenti al servizio di distribuzione del gas in Italia sono stabilite dall’ARERA e regolate nel Codice di Rete che definisce peraltro il sistema delle garanzie finanziarie in essere a tutela del distributore.

Con riferimento al rischio di minori volumi di gas immessi nell’infrastruttura nazionale l’attuale regolazione tariffaria non determina, come noto, un’esposizione per i distributori a variazioni di volumi di gas vettoriato. In ogni caso, il rischio di un’interruzione prolungata di immissione del gas naturale nelle infrastrutture di distribuzione, che possa incidere in forma significativamente negativa sulla continuità operativa del Gruppo, sarebbe comunque mitigato dalle azioni già in essere e/o allo studio a livello nazionale ed europeo quali l’ottimizzazione degli stoccaggi, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, l’incremento della produzione nazionale.

Infine, prendendo in esame il servizio di distribuzione del gas naturale in Grecia ed alla luce degli scenari sopra indicati, il Gruppo non ha rilevato e non stima, al momento, rilevanti conseguenze negative sugli incassi attesi dalle società di vendita del gas tali da pregiudicare l’equilibrio finanziario del Gruppo così come sulla regolarità dei pagamenti delle controparti.