Energia23 Dicembre 2022 11:44

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di Iren contro il blocco alle modifiche unilaterali nei rinnovi dei contratti di luce e gas. Consumatori sul piede di guerra

Sospesi i provvedimenti dell’Antitrust, secondo i giudici mettono a rischio la tenuta del sistema

Sono legittime le variazioni unilaterali dei contrii di fornitura di luce e gas alla loro scadenza? Si secondo il Consiglio di Stato che ieri ha sospeso il provvedimento con cui l’Antitrust aveva intimato alla Iren Mercato S.p.a. di non modificare le condizioni economiche dei contratti di fornitura di luce e gas. L’intervento del Garante, spiegano i giudici, rischia addirittura di compromettere la tenuta del mercato. Soddisfatte le associazioni di settore, meno quelle dei consumatori che scendono con sul piede di guerra.

ARTE, PER IL CONSIGLIO DI STATO SONO LEGITTIME LE VARIAZIONI UNILATERALI DEI CONTRATTI DI FORNITURA A SCADENZA

Secondo ARTE, l’associazione dei reseller e trader dell’energia che è intervenuta nel ricorso, si tratta di un importantissimo risultato per i venditori energetici italiani che, da tempo, stanno protestando contro irragionevoli, discriminatorie e insostenibili soluzioni “anticrisi” adottate dal governo.

L’Associazione ricorda che con il decreto Aiuti Bis del 9 agosto scorso, il governo ha vietato ai fornitori di energia e gas di modificare in maniera unilaterale le condizioni economiche dei contratti con gli utenti. Una misura che serviva a proteggere i consumatori dai continui aumenti dei prezzi dei mesi scorsi, ma che ha scaricato tutto il peso della crisi sulle compagnie energetiche. La sola Iren – come evidenziato nel ricorso – ha spiegato che se avesse rispettato le previsioni del decreto Aiuti Bis, avrebbe sofferto un danno di diverse centinaia di milioni. A ottobre tuttavia, l’Antitrust ha intimato alla compagnia – come a numerosi altri fornitori - di sospendere le variazioni contrattuali, paventando pesanti sanzioni.

Con l’ordinanza emessa ieri, il Consiglio di Stato ha rilevato l’indubbio pregiudizio grave ed irreparabile che gli operatori del settore subiranno se non potranno modificare le condizioni economiche dei contratti una volta scaduta l’offerta economica. Un pregiudizio che rischia di compromettere la tenuta del sistema. Secondo i giudici, infatti sussiste “il rischio dell’insolvenza qualora l’operatore, in mancanza della possibilità di adeguare i prezzi dei contratti scaduti, rimanga costretto a continuare a vendere largamente sottocosto”. L’Antitrust oltretutto “su questo aspetto non ha dedotto validi argomenti contrari se non relativi alla emergenza economica in atto”, invece avrebbe dovuto fornire “una anche sommaria valutazione prospettica dell’impatto della misura configurata sulla tenuta del sistema delle imprese elettriche e quindi della sua sostenibilità o quantomeno dell’impatto sulla singola impresa destinataria dell’ordine”.

“Siamo molto soddisfatti della pronuncia del Consiglio di Stato - commentano gli avvocati di ARTE Fabio Ferraro e Alessia Lubrano - . Adesso stiamo valutando le possibili azioni nei confronti dello Stato, dell’AGCM e delle Associazioni di Consumatori querelanti per il risarcimento dei danni patrimoniali e all’immagine patiti dai nostri Associati”.

FEDERCONSUMATORI: SI PROSPETTANO FORTI AUMENTI PER LE FAMIGLIE COINVOLTE. NECESSARIO UN TAVOLO URGENTE CON LE AZIENDE.

“Pessime notizie per molte famiglie, che dovranno far fronte a nuovi aumenti nonostante la situazione economica già estremamente difficile. Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto l’istanza di IREN che chiedeva di sbloccare gli aumenti delle tariffe di gas ed energia elettrica. Tale decisione consentirà ora, alle aziende di applicare gli aumenti che erano stati annunciati ai clienti nei mesi scorsi relativamente ai contratti in scadenza che, invece l’AGCM aveva sospeso”. Lo scrive Federconsumatori secondo cui “si tratterebbe di aumenti a tre cifre, insostenibili per molti utenti. La misura riguarda gli utenti con contratti a libero mercato. L’applicazione degli aumenti è, in ogni caso, una facoltà che le aziende potranno o meno esercitare, mentre la partita non è chiusa perché si attende la sentenza di merito del TAR del Lazio che arriverà a febbraio”.

Federconsumatori auspica “una conferma del pronunciamento di AGCM che blocca tali aumenti, in caso contrario il Decreto Aiuti Bis, che prevedeva la sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti relative alla parte economica, sarebbe svuotato di qualsiasi seria efficacia e ridotto a poco più che carta straccia. Per questo chiediamo che il Governo e il Parlamento pongano attenzione sulla questione, anche prevedendo una modifica normativa che sia in grado di chiarire i numerosi dubbi interpretativi, da inserire in una delle disposizioni collegate alla Legge di Bilancio. In ogni caso, la logica dell’aiuto emergenziale, che è indispensabile anche oggi e che aveva presieduto alla norma impugnata da IREN, purtroppo non ben scritta rispetto alla varia casistica contrattuale, offre comunque spazi importanti di intervento a tutela dei consumatori. Tutela che può essere realizzata con diverse modalità, in una dimensione temporanea, per poi trovare un equo punto di equilibrio degli interessi quando il mercato si sarà stabilizzato”.

Per questo, Federconsumatori, “congiuntamente alle principali Associazioni di tutela, aveva nei giorni scorsi chiesto alle Aziende interessate dai provvedimenti di AGCM di aprire un confronto, a questo punto più che mai urgente, che chiediamo ad Arera di facilitare.
Riteniamo, però, necessario, in questa fase, insistere con lo stop ai distacchi per morosità e con le lunghe rateizzazioni, anche attraverso una garanzia pubblica a prestiti bancari finalizzati, per famiglie e piccole e medie imprese”.

ASSOUTENTI: ORA È CAOS PER CONSUMATORI CON CONTRATTI IN SCADENZA. SUBITO INCONTRO CON ARERA E ANTITRUST PER DARE CHIARIMENTI E CERTEZZE A UTENTI

Assoutenti, che ricorda come “milioni di famiglie hanno firmato nel 2020 e 2021 contratti di forniture a prezzo bloccato che si avviano ora alla loro naturale scadenza, famiglie che potrebbero subire ora un abnorme aumento delle tariffe”.
“Siamo di fronte ad una situazione pericolosissima, perché in assenza di certezze sull’interpretazione della norma contenuta nel decreto Aiuti bis che sospende le modifiche unilaterali dei contratti, le società energetiche si muoveranno in ordine sparso forti della decisione del Consiglio di Stato – spiega il presidente Furio Truzzi – Proprio per evitare questo caos, da settimane chiediamo un incontro ad Arera e Antitrust, volto a fornire chiarimenti e certezze in favore di milioni di famiglie del mercato libero, richiesta rimasta finora lettera morta. E’ gravissimo che le autorità coinvolte in questa situazione di grande incertezza ancora non diano risposte ai consumatori, e ribadiamo la necessità di un tavolo urgente con le associazioni dei consumatori perché, in assenza di certezze sulle disposizioni relative alle modifiche unilaterali dei contratti, si apre la strada ad una valanga di ricorsi sia da parte degli utenti che delle società energetiche”, avvisa Truzzi.