Logistica22 Maggio 2024 15:50

Giubileo, a giugno un prefetto ‘accompagna’ Gualtieri verso completamento cantieri. Su input Vaticano P. Chigi accelera i tempi

I lavori per il giubileo finiranno quando l'anno santo sarà finito. Il Vaticano chiede un'accelerazione e Palazzo Chigi "commissaria" Gualtieri con un prefetto

Il time out è previsto dopo le elezioni europee, circa a metà giugno, appena in tempo per cercare di recuperare il 70 per cento di ritardo accumulato fin qui sull'andamento dei lavori capitolini per il Giubileo.

Da quanto apprende AGEEI, per dare un'accelerata alla corsa dei cantieri, - molti dei quali stando alle tempistiche riportate dallo stesso sito del Comune romasitrasforma.it  termineranno dopo l'evento - Palazzo Chigi avrebbe deciso di affiancare un prefetto con poteri di delega sul Giubileo all'attuale commissario Roberto Gualtieri. Sindaco di Roma.

L'obiettivo - sempre da quanto si apprende - sarebbe quello di 'accompagnare' il sindaco verso - per quanto possibile - il completamento dei lavori entro la data prevista quando l'arrivo dei fedeli da tutto il mondo per festeggiare l'anno santo si andrà a sommare ai consueti flussi turistici.

D'altronde era già successo con Francesco Paolo Tronca e il buco della 'Gestione Marino'.

Anche perché, un prefetto di nomina governativa potrebbe aiutare - grazie all'aiuto di 'pieni poteri' a superare le intricate pastoie burocratiche che attualmente non aiutano la realizzazione della messa a terra delle opere per l'evento di portata mondiale che renderà Roma e l'Italia una vetrina internazionale.

Secondo le ultime stime, soltanto per l'Anno Santo sono previsti 32 milioni di arrivi contro i 13 milioni del 2023. Genereranno 105 milioni di presenze per una spesa turistica di 16,7 miliardi di euro (nel 2023 è stata di 9,2 miliardi).

A segnalare alle Istituzioni l'esigenza di mettere il turbo ai lavori sarebbe stata direttamente la Santa Sede, preoccupata per come i fedeli potrebbero trovare Roma al momento del Giubileo. Una situazione che rischia di tradursi in imbarazzo per lo Stato del Vaticano e, in sconfitta, per il Governo Meloni.

Sebbene la pratica sia attualmente tutta in mano al sindaco dem.

Lo stesso Alfredo Mantovano - sottosegretario di Stato a Palazzo Chigi - è molto vicino al mondo cattolico. Come lo è anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che - a quanto ha appreso AGEEI - risiede nelle sue notti a Roma in un appartamento che tecnicamente fa parte della Città dello Stato del Vaticano.

A tutti gli effetti come se vivesse dentro il Vaticano.

Forse non è un caso che Papa Francesco, nel corso del Te Deum del 31 gennaio 2023, aveva auspicato davanti ai fedeli tra cui era presente anche il sindaco Gualtieri - al quale aveva stretto entrambe le mani - come fosse necessario che Roma fosse "una città più vivibile".

Le sue prime parole infatti le aveva dedicate proprio a Roma, città difficile: "il fascino del centro storico di Roma è perenne e universale; ma bisogna che possano goderlo anche le persone anziane o con qualche disabilità motoria; e occorre che alla “grande bellezza” corrispondano il semplice decoro e la normale funzionalità nei luoghi e nelle situazioni della vita ordinaria, nella vita feriale. Perché una città più vivibile per i suoi cittadini - aveva concluso - è anche più accogliente per tutti".

Parole che sembravano pesanti come sassi già a dicembre e che facevano presagire un certo disappunto da parte della Santa Sede per come stavano andando le cose. Anche perché i lavori iniziati e in ritardo che hanno sconvolto Roma e la vita dei suoi cittadini, vengono portati avanti dal Comune all'insegna del Giubileo e dell'arrivo dei pellegrini a visitare la capitale mondiale del Cristianesimo.

AGEEI ha contattato, per email e per telefono, gli uffici stampa della Santa Sede per chiedere una smentita (o una conferma) riguardo a eventuali segnalazioni poste in essere alle Istituzioni (nel caso di specie a Palazzo Chigi) evidenziando la necessità di un intervento per accelerare i tempi dei lavori al fine di non far trovare un cantiere aperto ai fedeli in visita.

Ma la Santa Sede ha preferito non commentare senza confermare ne smentire le indiscrezioni.

 

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