Energia1 Febbraio 2022 09:44

Elettricità, Arera: azzerati gli oneri generali in bolletta per le medie-grandi imprese

Attuatele misure previste dal dl sostegni ter per le utenzeoltre i 16,5 kW di potenza, incluse le industrie connesse in media o alta tensione

L’ARERA, per limitare l’impatto in bolletta degli straordinari rialzidei prezzi dei prodotti energetici all'ingrosso, ha azzerato per il primo trimestre 2022 gli oneri generali di sistema per tutte le medie-grandi imprese con potenza pari o superiore a 16,5 kW.

Il provvedimento dell’Autorità applica quanto previsto dal Governo con il decreto sostegni-ter, approvato lo scorso 21 gennaio, che ha individuato comebeneficiari della misura tutte le utenzeoltre questa soglia di potenza,in media, altae altissima tensione, o quelle degli usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.

Analoga misuradiazzeramento degli oneri generali di sistema nel primo trimestre 2022 per i clienti domestici e le piccole imprese in bassa tensione (sotto i 16,5 kW di potenza)era stata già prevista dall’Autorità in occasione dell’aggiornamento trimestrale delle condizioni di tutela dello scorso fine dicembre, attuando quanto previsto dalla legge bilancio 2022.

Nel dettaglio, se alla data di entrata in vigore delprovvedimento di azzeramento degli oneri per le imprese oltre i 16,5 kW di potenza fossero stategià emesse fatture relativealla fornitura di elettricità riferite al periodo 1°gennaio-31 marzo 2022, i conguagli spettanti dovranno essere effettuati entro la seconda bolletta successiva. Inoltre,se l’offerta commerciale sottoscritta dal cliente non prevedesse l’applicazione diretta delle componenti degli oneri generali (ASOS e ARIM), ciascun venditoredovrà garantire al cliente una riduzione della spesa pari alla differenza tra i valori delle aliquote degli oneri senza e con azzeramento.

Secondo quanto previsto dal decreto sostegni-ter alla copertura economica necessaria per quest’ultima misuradi annullamento degli oneri (1,2 miliardi euro)si provvede attraverso l’utilizzo di parte dei proventi delle aste delle quote di emissione di CO2.