Politica9 Giugno 2022 12:54

Draghi rilancia il tetto al prezzo del gas e il Sure per aiutare i paesi più vulnerabili

“L’invasione russa dell’Ucraina ha comportato un significativo peggioramento delle prospettive di crescita e un forte aumento delle aspettative di inflazione”. Ha esordito così il premier Mario Draghi durante il suo intervento al vertice dell’Ocse. “Affinché i nostri sforzi siano pienamente efficaci devono essere sostenibili nel tempo e coinvolgere le economie emergenti e in via di sviluppo”, ha aggiunto parlando delle sanzioni alla Russia.

"Lo sforzo per evitare la crisi alimentare deve iniziare dallo sblocco dei porti e delle migliaia di cereali che sono lì. Lo sforzo di mediazione delle Nazioni unite è un notevole passo in avanti, sfortunatamente è l'unico", ha ribadito Draghi che poi è tornato nuovamente sulla questione energetica e sul tetto al prezzo delle importazioni di gas russo a livello Ue che limiterebbe "l'aumento del tasso di inflazione, sosterrebbe i redditi disponibili riducendo i nostri flussi finanziari verso Mosca. Naturalmente, le discussioni sono ancora in corso e la strada da percorrere potrebbe essere lunga”. Secondo il premier “la risposta alle crisi derivanti dall'invasione dell'Ucraina non deve distrarci dalle politiche a lungo termine che andranno a beneficio delle generazioni future", come “gli obiettivi sul clima".

Contro il caro energia la Ue deve valutare di replicare strumenti come il Sure, ha infine concluso Draghi "che ci hanno aiutato a riprenderci rapidamente dalla pandemia. Uno strumento simile, questa volta mirato all'energia potrebbe garantire ai paesi vulnerabili più spazio per aiutare i propri cittadini in un momento di crisi, rafforzerebbe il sostegno popolare al nostro sforzo sanzionatorio congiunto e contribuirebbe a preservare la stabilità finanziaria in tutta l'area dell'euro".