Politica8 Giugno 2022 16:21

Cingolani: Per rinnovabili servono anche rete e batterie. Bene quota carburanti sintetici

Le rinnovabili non bastano. Parola del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani intervenuto al convegno "Tecnologia e nuovo umanesimo" di PwC e Gedi. Installare 60 GW, ha ribadito il ministro “non è credibile” perché sole e vento “sono solo un terzo della soluzione”. Il resto, ha detto Cingolani, è rappresentato dalle batterie chimiche o idriche per accumulare l’energia prodotta (“Fotovoltaico ed eolico producono 1.500 ore all'anno, ma in un anno ci sono 8.600 ore. Bisogna mettere gli accumulatori, ma questi costano 300 euro al kilowattora”), tra l’altro, prevalentemente al Sud e necessaria al Nord, e per creare una rete in grado di gestire questi flussi di energia. “Ho ricevuto 2 o 3 volte il presidente dell'associazione”, ha detto il ministro riferendosi ad Elettricità futura e “la loro richiesta era fare un commissario, cosa che non ha nessun senso, saltando tutti i processi autorizzativi, tranne quelli che possono avere impatto penale. E questa cosa non si può fare".

Sul fronte del gas il ministro ha ricordato che l’Italia ha firmato contratti con sei paesi africani e grazie ad essi sarà possibile sostituire tutto il gas russo entro il secondo semestre del 2024: “Si tratta di 25 mld di metri cubi” di cui 13 Gnl e 12 di gas naturale “che arriveranno 5 nel secondo semestre di quest'anno, 18 l'anno prossimo e 25 a regime nel 2024”. Dagli stoccaggi dipende invece l’inverno: "Se dovessimo interrompere oggi le forniture di gas russo non avremmo alternative, dovremmo fermare le aziende".

Discorso a parte merita il settore auto: se per le accise bisognerà vedere in tempo reale quale sarà la situazione e non è possibile fare previsioni sul caro-carburanti, sulle auto elettriche “penso che i carburanti sintetici possono essere una soluzione buona. Nella transizione ecologica, se ho un'auto vecchia e non posso cambiarla perché non ho i soldi, non è male se posso avere un carburante sintetico che taglia le emissioni, senza dover cambiare auto e adattare la rete di rifornimento", ha specificato Cingolani giudicando positivamente la proposta del Ppe al Parlamento europeo di prevedere una quota del 10% di nuove auto a biocarburanti al 2035.