“Strategico per il futuro del nostro paese è il tema delle riforme istituzionali. Dobbiamo avere il coraggio di riformare in termini di semplificazione burocratica, altrimenti continueremo ad avere costi aggiuntivi rispetto ai paesi che ci sono concorrenti” dichiara Ettore Prandini, presidente Coldiretti, nel corso del convegno sul Made in Italy alimentare organizzato da Federalimentare a Cibus 2021.
“Occorre avere una scuola costante per i funzionari pubblici, perché paesi come Francia, Spagna e Germania mandano in Europa il livello più alto delle loro istituzioni pubbliche nel rappresentare gli interessi e le strategie delle loro imprese.
Fondamentale è anche la formazione. Abbiamo istituti tecnici obsoleti rispetto i bisogni delle imprese. Ragionano con una logica vecchia di trent’anni, occorre valorizzare invece il percorso alternanza scuola lavoro, dove sia l’imprenditore a fare le linee guida rispetto alla formazione” prosegue sottolineando la necessità di una giusta ripartizione di responsabilità, ruoli e doveri tra datore di lavoro e dipendenti all'interno delle attività produttive".
“Oggi chiediamo una discontinuità rispetto al passato quando parliamo di infrastrutture, non vogliamo parlare di autostrade per come le abbiamo conosciute negli ultimi trent’anni. Le risorse devono essere utilizzate sulla portualità, sulla logistica, su tutto il tema del retro porto e degli scali ferroviari. Significativo così come il tema cargo.”
Prandini poi dice 'no' alla frammentazione tra le istituzioni per quanto riguardano le politiche di esportazione del Made in Italy all'estero. "Va ripensato il ruolo delle ambasciate perché siano l'avamposto per penetrare i mercati che rappresentano possibilità di crescita delle esportazioni".
Poi le rinnovabili: "sono una grande opportunità per il tema del biogas e biometano ma in un ottica in cui il food diventa sempre più importante, riteniamo che sia paradossale andare a sottrarre suolo fertile per i pannelli fotovoltaici a terra".
Infne una provocazione: trasformare il reddito di cittadinanza in reddito di maternità per svecchiare la popolazione. A beneficiarne sarebbero anche i consumi.