News9 Novembre 2022 10:28

Caro Energia, Arera nega 2 volte accesso agli atti: “lede buon andamento amministrazione”. Ma dopo esposto prezzi sono crollati. USB va avanti: mancata trasparenza ingiustificata

Il prezzo dell'energia sale, e l'Unione sindacale di base presenta denuncia alle Procure e chiede accesso agli atti, Arera, l'autorità di regolamentazione deputata a garantire "consapevolezza e l'informazione ai consumatori" lo nega due volte, prima in forma anonima e poi a nome di Massimo Ricci, e il prezzo scende. Mentre il Direttore della Comunicazione Specialistica e MassMedia dichiara di non saperne nulla.

E l'Usb annuncia che non si fermerà e insisterà in tutte le sedi legali in quanto "la mancanza di trasparenza di Arera è ingiustificata".

L'Arera, l'Autorità di Regolamentazione per Energia Reti e Ambiente, è stata istituita nel 1995 per "garantire la promozione della concorrenza e dell'efficienza nei servizi di pubblica utilità e tutelare gli interessi di utenti e consumatori", un ruolo delicato e strategico in un momento, come quello attuale, di compressione dei prezzi internazionali. Tra le sue competenze rientra quella di aggiornare - ora su base mensile - "le condizioni economiche di riferimento per i clienti che non hanno scelto il mercato libero nei settori energetici" e accrescere "i livelli di tutela, di consapevolezza e l'informazione ai consumatori". In particolare i livelli di tutela sono particolarmente delicati, perché riguardano una fascia fragile della cittadinanza, quella che ha scelto di rimanere nel mercato tutelato e che spesso raccoglie la porzione più anziana di popolazione. Non solo: altra competenza di Arera è l'attività di monitoraggio sulle tariffe, inclusa la possibilità di imporre sanzioni.

In questo quadro si inserisce la "tempesta perfetta" dei costi energetici che ha travolto l'Europa e in particolare l'Italia, che ha subito un'impennata del prezzo del gas, legato all'indice Ttf: l'aumento esponenziale delle bollette ha messo in difficoltà non solo le famiglie italiane, ma tutto il sistema di piccole, medie e grandi imprese che compongono il tessuto produttivo del paese, dal primario fino al terziario.

Proprio alla luce di una situazione apparentemente incontrollabile, solo parzialmente compensata dai decreti Aiuti emanati nel corso del 2022, diverse associazioni si sono mosse per comprendere le ragioni di queste impennate - a settembre 2022, come riportato da Tariffe.it, è stata raggiunta la cifra record di 2,482083 €/Smc - e USB, l'Unione Sindacale di Base, come abbiamo già scritto qui, ha presentato diverse denunce in tutte le procure italiane, presentando contemporaneamente un istanza di accesso agli atti ad Arera, in particolare per la seguente documentazione:

•     alla documentazione relativa agli scaglioni di consumo applicati ad imprese e famiglie;

•     alla documentazione relativa ai sistemi di regolarizzazione dell’andamento dei prezzi applicati;

•     alla documentazione relativa ai costi di rete;

•     alla documentazione relativa ai servizi di vendita;

•     alla documentazione alle accise regionali applicate nel territorio italiano;

•     alla documentazione relativa all’IVA applicata sul territorio italiano;

•     alla documentazione relativa al valore dell’indice TFF applicato in Italia dal mese di gennaio 2021 ad oggi;

•     della documentazione relativa alle attività compiute dall’Amministrazioni competenti per arginare il problema dell’aumento dei prezzi di gas ed energia elettrica;

•     ad ogni documentazione presupposta, connessa e/o consequenziale ai suddetti documenti.

L'Autorità, come ha spiegato ad AGEEI l'avvocato di USB Vincenzo Perticaro, ha però rigettato la richiesta senza indicare il responsabile del procedimento amministrativo, affermando che "tutta la documentazione ostensibile è pubblicata sul sito dell'Ente". Anche AGEEI ha contattato l'ufficio comunicazione di Arera, ponendo queste domande:

In quale parte del portale è possibile verificare i dati richiesti?
Per quale motivo, di fatto, non è stato concesso l'accesso agli atti?

A fronte della nostra richiesta ci sono stati inviati i collegamenti digitali agli atti disponibili e all'aggiornamento condizioni di tutela elettrico e oneri, mentre Gian Luca Spitella, Direttore della Comunicazione Specialistica e MassMedia, ha dichiarato che "personalmente non ho avuto occasione di vedere il comunicato stampa USB" se non dopo averci contattato (28 ottobre, mentre il comunicato è del 12 ottobre) e che "la richiesta di accesso agli atti ha una procedura formale che non ha nulla a che vedere con i comunicati stampa né con la Direzione Comunicazione", che quindi non era informata e sapeva nulla di quanto uscito sulla stampa circa la vicenda, concludendo con: “Immagino che le motivazioni di rigetto di ARERA siano chiaramente espresse nella lettera di risposta citata nel comunicato di USB”.

Ma le motivazioni presentate da Arera "sono in burocratese", come afferma l'avvocato Perticaro ad AGEEI. "Mentre la nostra prima richiesta del 24 ottobre 2022 è stata rigettata da una risposta anonima, da parte della Direzione Generale, a fronte del forte interesse mediatico USB ha ricevuto una ulteriore risposta, questa volta firmata da Massimo Ricci, Direttore della Divisione Energia e Direttore ad interim della Direzione Mercati Energia all'Ingrosso e Sostenibilità Ambientale" spiega Perticaro.

Ricci ha ribadito il rigetto con le stesse giustificazioni, affermando che "Non sono concesse istanze generiche che possono ledere il principio del buon andamento dell'amministrazione". Per Perticaro questa è "una risposta burocratica alla nostra richiesta di trasparenza, necessaria a comprendere come si sia mossa l'Autorità a fronte dell'aumento dei costi energetici, ma colpisce un fatto: sono stati sufficienti un sindacato attento al sociale ed un avvocato, che hanno presentato a settembre denunce in tutte le procure italiane, per riuscire a fare quello che la politica non è riuscita ad ottenere: il crollo del prezzo del gas".

Quali saranno le prossime mosse di USB? "A fronte del rigetto della nostra istanza ci stiamo muovendo per integrare le denunce che abbiamo già presentato, la mancanza di trasparenza di Arera è ingiustificata".

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