Politica10 Aprile 2024 15:28

Carburanti, Urso: Progetto di riforma del settore in arrivo nelle prossime settimane

“Nelle prossime settimane insieme al ministro Pichetto presenteremo il progetto di riforma strutturale del settore dei carburanti”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso durante il Question Time alla Camera. “Abbiamo ascoltato tutte le associazioni sulla base anche delle loro esigenze e predisposto un disegno di legge che prevede appunto quello che da almeno 10 anni i cittadini consumatori e soprattutto i gestori dei rifornimenti attendevano, il riordino organico del settore – ha precisato il ministro -. Il riordino prevede tre linee direttrici: la prima linea riguarda la regolamentazione in maniera puntale del regime di autorizzazione per l’attività di distribuzione dei carburanti in modo da assicurare la necessaria qualificazione soggettiva dei gestori sul piano tecnico e morale – ha detto il ministro -. Secondo obiettivo l’esigenza di elevare i livelli di tutela e protezione delle condizioni lavorative e dell’esercizio di impresa al fine di evitare situazioni di potenziale abuso di dipendenza economica nel rapporto tra i titolari degli impianti fornitori e i gestori degli impianti – ha spiegato Urso -. La terza direttrice, altrettanto e forse ancora più importante, che risponde alle esigenze della transizione ecologica, prevede l’esigenza di incentivare la bonifica e la riconversione degli impianti verso l’elettrico – ha affermato il ministro -. In Italia abbiamo circa 20 mila rivenditori di carburante a fronte per esempio della Germania che ne ha circa la metà. Ebbene, prevederemo la bonifica e la riconversione di una parte degli impianti verso l’elettrico favorendo la chiusura dei punti vendita obsoleti e inefficienti, insomma daremo finalmente quella legge di riordino del settore che i gestori attendevano da tanto tempo”, ha evidenziato Urso.

Per quanto riguarda il prezzo della benzina “è stato su livelli molto bassi per sei mesi, variando da 1,80 per la benzina e 1.75 per il gasolio, a 1,91 per la benzina e 1,81 per il gasolio. Quindi ben diverso dal livello dei prezzi che ci siamo ritrovati noi quando il governo Draghi fu costretto, essendosi lì sfondato il tetto dei 2,30 euro, un taglio delle accise che costò 1 miliardo al mese. Oggi siamo a un prezzo della benzina di 1,91 e a un tasso di inflazione di marzo dell’1,3%. Quando arrivammo al governo il tasso era dell’11,8%, il più alto d’Europa, oggi è il più basso tra i grandi paesi Ue, ben inferiore al tasso di inflazione della media europea”, ha concluso Urso.