“Questo summit è un appuntamento prezioso per fare il punto sull’eolico offshore che rappresenta una tecnologia strategica per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e rafforzamento della sicurezza energetica a livello europeo.”
Così in videomessaggio il ministro Mimit nel corso dell’evento Anev sul settore eolico.
“L’Italia sconta un ritardo fisiologico rispetto altri paesi a causa della scarsa ventosità e della morfologia del territorio, un limite oggi in parte superabile con le turbine galleggianti capaci di sbloccare il potenziale marino. Lo sviluppo di questo settore rispetto l’eolico tradizionale può vedere l’Italia protagonista nella creazione e rafforzamento della filiera delle piattaforme galleggianti, nella cantieristica e nelle infrastrutture portuali.
Per l’Italia il mare è un elemento essenziale che fa parte della nostra storia ed economia. Il settore del mare contribuisce con 65 mld euro al Pil nazionale e lo sviluppo dell’eolico offshore aprirebbe nuove opportunità alla crescita dei porti italiani, in particolare del meridione. Siamo tuttavia consapevoli che le aziende faticano ad impegnarsi su progetti a lungo termine senza adeguate garanzie, specie su semplificazione e certezze del quadro regolatorio del settore.
Il governo è fortemente impegnato in ambito nazionale ed europeo nel sostegno alla filiera. L’Ue ha pubblicato a fine ottobre un piano d’azione dedicato nello specifico all’eolico dando priorità all’accelerazione delle autorizzazioni e alla fornitura dalla banca europea degli investimenti di garanzie per il settore.”