Energia16 Marzo 2022 14:34

Aie: rischio shock petrolifero globale di approvvigionamento a causa del conflitto tra Russia e Ucraina

Saranno almeno 3 i milioni di barili di petrolio e di prodotti petroliferi russi che le sanzioni e la diffidenza degli acquirenti che verranno ritirati dal mercato. È quanto ha sottolineato l’Agenzia internazionale per l’energia. In questo modo, la produzione mondiale di petrolio, che era già in difficoltà a causa del forte rimbalzo dell'attività economica sulla scia della pandemia di Covid e poi del conflitto tra Russia e Ucraina vede vanificare le speranze di un raffreddamento dei prezzi delle materie prime che hanno portato l'inflazione ai massimi da diversi decenni, secondo Aie.

"La prospettiva di interruzioni su larga scala della produzione russa a causa di sanzioni ad ampio raggio e le decisioni delle aziende di evitare le esportazioni dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, minacciano di creare uno shock globale per l'approvvigionamento petrolifero", ha affermato l'Aie.

L'agenzia con sede a Parigi ha previsto nel suo ultimo rapporto mensile sul mercato petrolifero prima dell'invasione di Mosca he l'offerta di petrolio avrebbe superato la domanda globale totale nel primo trimestre di quest'anno, la prima volta dal secondo trimestre del 2020.

Ora, invece, vede il mondo affrontare un deficit di offerta di 700.000 barili al giorno nel secondo trimestre e una domanda di 100,1 milioni di barili al giorno che non sarà compensata dall'offerta fino al quarto trimestre.

Non solo. L’Aie ha rivisto al ribasso anche le stime sulla produttività globale delle raffinerie: in particolare quella russa registrerà, secondo le previsioni, una riduzione di 1,1 mln di barili al giorno “che non dovrebbe essere completamente compensata altrove”.