Sostenibilità7 Febbraio 2022 09:39

Tasse ambientali in calo in Europa: cosa dice il report Aea

Il Green Deal europeo riconosce il ruolo cruciale della tassazione nella transizione verso la sostenibilità dell'Europa. Tuttavia, un nuovo report dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), pubblicato oggi, mostra che le entrate derivanti dalle tasse ambientali possono sostenere gli investimenti nella transizione, ma i futuri flussi di entrate derivanti da queste imposte si eroderanno man mano che gli obiettivi della politica ambientale e climatica dell'Unione europea saranno raggiunti. Senza considerare che anche la quota relativa delle tasse ambientali rispetto al gettito fiscale totale è diminuita negli ultimi due decenni.

Secondo Aea, il passaggio dalle tasse sul lavoro alle attività fiscali che danneggiano l'ambiente o il clima ha ricevuto a lungo il sostegno di economisti e politici. Ma, come con l'eliminazione graduale delle sovvenzioni dannose per l'ambiente, in gran parte dei paesi tali politiche non hanno realizzato aumenti sostanziali delle entrate fiscali ambientali.

Secondo l'Agenzia europea per l'ambiente, nell'Ue, le entrate derivanti dalle tasse ambientali sono state di 330 miliardi di euro nel 2019. La quota delle tasse ambientali sul totale delle entrate fiscali è scesa dal 6,6% nel 2002 al 5,9% nel 2019. La tendenza varia in tutta Europa ma, secondo quanto emerge dal report, la quota è diminuita nei paesi all'avanguardia che implementano tasse ambientali, come Danimarca, Norvegia e Svezia.

Insomma, ha concluso Aea nel report, "il problema è che tasse ambientali efficaci finiscono per erodere la base imponibile sul lungo termine. Pertanto, l'obiettivo principale delle tasse ambientali deve spostarsi dalla generazione di entrate per sostenere il raggiungimento degli obiettivi ambientali e climatici".